Autonomia differenziata, Puglia: 'Approvate delibere per referendum abrogativo'
Regione Puglia, sono state approvate le delibere con cui si chiede alla Corte Costituzionale di indire il referendum abrogativo sull’autonomia differenziata.
Nota del capogruppo del M5S Marco Galante e dei consiglieri Rosa Barone e Cristian Casili
Sono state approvate le delibere con cui si chiede alla Corte Costituzionale di indire il referendum abrogativo sull’autonomia differenziata, "Una riforma che, per come è concepita - si legge in una nota del capogruppo del M5S Marco Galante e dei consiglieri Rosa Barone e Cristian Casili - produrrà solo danni, aggravando le disuguaglianze tra Nord e Sud. Una battaglia che ha visto il M5S in prima linea, con la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde a coordinare il tavolo delle Regioni che si oppongono allo Spacca Italia".
"Un no che in questi mesi abbiamo sentito arrivare forte anche dai cittadini, che ci hanno chiesto di fermare questo scempio. Siamo orgogliosi che la consigliera delegata effettiva per la presentazione a Roma della richiesta del referendum per l’abrogazione totale della legge sia Grazia Di Bari, un riconoscimento all’impegno portato avanti in questi mesi. Non è percorribile alcuna autonomia senza prima aver definito i LEP, i livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi su materie come sanità, trasporti, istruzione, assistenza sociale, solo per citarne alcune. Ancora una volta a pagare saranno i cittadini più deboli, per cui ci saranno meno trasporti, meno sanità, meno istruzione".
A tal proposito, la consigliera del M5S Grazia Di Bari ha dichiarato: "È per me una grande responsabilità essere stata delegata dal Consiglio regionale pugliese per depositare la richiesta del referendum popolare per l’abrogazione totale della riforma per l’autonomia e ringrazio i colleghi che mi hanno votata. Un impegno che come M5S stiamo portando avanti a tutti i livelli, con numerose iniziative su tutto il territorio regionale, perché riteniamo l’autonomia differenziata, cosi come concepita da questo governo, una sciagura per il Paese. Dobbiamo fermare questa riforma: ce lo chiedono le migliaia di persone che hanno firmato per il referendum. Conta solo questo, non le sterili polemiche fatte per distrarre l’attenzione sugli effetti nefasti dello ‘Spacca Italia’."
Di tono diverso la nota dei consiglieri regionali di Forza Italia Paride Mazzotta, Napoleone Cera, Paolo Dell’Erba, Massimiliano Di Cuia e Giuseppe Tupputi: “Così, con un colpo a sorpresa in aula, apprendiamo del ritorno alla corte di Emiliano del M5S, con l’elezione, in quota della maggioranza, del delegato per il referendum sull’Autonomia Differenziata (la collega Grazia Di Bari). Un ripensamento scontato, prevedibile e previsto, ma ancora timido: non volevano dare nell’occhio con l’ingresso in Giunta, ma il percorso è palesemente tracciato. Che dire: buon per loro, meno per i pugliesi che ormai assistono ad un costante e sbiadito valzer delle poltrone senza alcun risultato concreto per la comunità”.
Mentre il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al termine della seduta del Consiglio regionale in cui sono anche state indicate le due consigliere regionali (Grazia Di Bari e Lucia Parchitelli) delegate dal Consiglio a depositare in Corte costituzionale la richiesta di referendum popolare ex articolo 75 della Costituzione per l'abrogazione totale e parziale della legge Calderoli, ha sottolineato: “Come avevo promesso il Consiglio regionale ha votato sui due quesiti referendari contro l'autonomia differenziata di Calderoli".
"Sono stati approvati con trenta voti di maggioranza, dimostrando forza, compattezza e soprattutto determinazione contro il disegno della Lega di spaccare l'Italia e di togliere poteri al Presidente della Repubblica attraverso l'elezione diretta del premier. Una consultazione referendaria che a questo punto le Regioni di centrosinistra del fronte progressista consentiranno di effettuare al più presto".
"La Puglia è al fianco di chi in Italia combatte contro la legge Calderoli, la Puglia è stata anche la prima Regione a impugnarla davanti alla Corte Costituzionale nella convinzione che questa legge renda diseguali i cittadini delle regioni italiane. Siamo in campo e ci batteremo fino all'ultimo”.
Anche la consigliera regionale e vicesegretaria del PD Puglia, Lucia Parchitelli, ha commentato il varo delle delibere: “In queste settimane, i cittadini pugliesi che abbiamo incontrato nella nostra Estate militante, hanno espresso la loro preoccupazione riguardo al possibile impatto che l’Autonomia Differenziata potrà avere sull'equità nella distribuzione delle risorse economiche tra le Regioni".
"Noi siamo convinti che queste preoccupazioni siano reali, e con l’approvazione in Consiglio regionale della richiesta di indizione del Referendum contro l'Autonomia, che mi vede nel gruppo dei consiglieri delegati al deposito, abbiamo manifestato ancora una volta la nostra contrarietà alla Legge Calderoli e la ferma volontà di mantenere l'unitarietà e soprattutto la coesione del sistema nazionale, secondo quelli che sono i dettami della nostra Costituzione".
"Ora, compatti, assieme a Sardegna, Campania, Emilia Romagna e Toscana, daremo la possibilità agli italiani di dire la propria su un tema fondamentale come il futuro delle politiche territoriali. La Puglia e i pugliesi daranno certamente voce al desiderio di garantire pari opportunità a tutte le Regioni italiane, da Nord a Sud. Sanità e istruzione hanno bisogno di sostegno e non di nuovi tagli da parte del Governo delle Destre che, accentuando le disuguaglianze, creerebbero danni enormi al futuro del Paese".
"Oggi è un buon giorno per quanti credono nei valori e nei principi della Costituzione e sono decisi a contrastare la frammentazione del Paese voluta da Meloni e dalla Lega", ha chiosato in grppo PD in Consiglio regionale.
"Con l’approvazione in Consiglio regionale della richiesta di indizione dei referendum abrogativi delle leggi che istituiscono l’autonomia differenziata si è dato uno sbocco istituzionale all’impegno di decine di migliaia di pugliesi che hanno partecipato attivamente alla campagna referendaria".
"Il Partito Democratico, in Puglia e nel resto dell’Italia, è stato protagonista di questo fermento politico ed oggi può gioire dell’esito della discussione in Aula che pure il centrodestra ha cercato di affossare presentando centinaia di emendamenti".
"Il Governo e la Lega non riusciranno mai a convincerci che la creazione di venti staterelli regionali sia la soluzione agli squilibri sociali ed economici di cui l’Italia soffre ed a cui bisogna mettere mano con autentico spirito democratico e nel pieno rispetto del dettato costituzionale.
(gelormini@gmail.com)