Banca d'Italia: rallenta la crescita, ma imprese stabili e dinamiche in Puglia

Presentato a Bari il rapporto annuale sull’economia regionale pugliese della Banca d’Italia. I commenti di Sergio Fontana e Luciana di Bisceglie.

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Presentato a Bari il rapporto sull’economia regionale pugliese della Banca d’Italia.

Tra i primi a commentare il Rapporto Bankitalia, Sergio fontana presidente Confindustria Puglia: “La crescita dell’economia pugliese rallenta.  Al trend negativo hanno inciso, insieme al contesto economico, le tensioni geopolitiche, l'aumento dei tassi di interesse e le più restrittive condizioni di accesso al credito che hanno fortemente contratto gli investimenti delle nostre imprese. A questo si aggiunge il depauperamento demografico e il crescente divario economico con il Nord".

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"Tuttavia l’indagine sulla congiuntura economica annuale di Banca d’Italia - ha sottileato Fontana -evidenzia la stabilità del sistema delle nostre imprese che nonostante le difficoltà degli ultimi anni ha saputo conservare una sua vivacità e un suo dinamismo. Sul credito è necessario un intervento urgente, rafforzando gli strumenti di garanzia dello Stato per l’accesso al credito di piccole e medie imprese con l’obiettivo di raggiungere risultati prioritari quali: incremento del fatturato industriale, un maggior grado di utilizzo della capacità produttiva e l’espansione degli investimenti.”

“In questo scenario, oggi siamo molto soddisfatti per la proroga fino a dicembre della decontribuzione Sud, annunciata dal Ministro Raffaele Fitto. Una misura strategica per il lavoro non solo nel Mezzogiorno. Abbiamo chiesto in più occasioni al Governo possa diventare una misura stabile e strutturale perché serve alle nostre imprese per competere ad armi pari con il resto d‘Italia”.

Altro commento arriva dalla presidente della Camera di Commercio di Bari e di Unioncamere Puglia Luciana Di Bisceglie: "Nel Rapporto 2023 sulla Puglia della Banca d’Italia, nonostante il rallentamento della crescita in atto, emerge la solidità patrimoniale e finanziaria delle nostre imprese, grazie al minore indebitamento e alla maggiore redditività e ad una maggiore liquidità disponibile. Ѐ un dato molto importante. Le nostre imprese meritano maggiore fiducia da parte degli istituti di credito per poter continuare a investire e quindi aumentare la produttività e contribuire così anche alla crescita occupazionale". 

"Dal rapporto emerge come, in questi anni, si è rafforzata l’impresa di qualità, capace di innovare, di guardare anche al di là dei confini locali e nazionali, di saper utilizzare risorse e opportunità, capace di attrarre investimenti e capitale umano. Sicuramente c’è tanta strada da fare, ma deve essere percorsa in modo sinergico dal sistema Puglia e dunque con la piena collaborazione del sistema creditizio e finanziario, insieme alla Regione Puglia che in questi anni ha avuto un ruolo determinante nel processo di sviluppo del territorio e che ancor di più dovrà avere anche per fronteggiare una preoccupante crisi demografica ma anche il mismatch tra domanda e offerta di lavoro".

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"Strategiche restano la formazione e le politiche attive per il lavoro, per dare risposte alla domanda che viene soprattutto dai giovani e dalle donne e che ancora affrontano un gap lontano dall’essere pienamente risolto".

"Del resto - ha concluso Di Bisceglie - stando al rapporto Bankitalia uno studente pugliese su tre iscritti all'università si trasferisce in atenei fuori regione. La Puglia può, e probabilmente deve, rappresentare sempre più uno snodo fondamentale del rilancio del Mezzogiorno, forte anche di un export particolarmente dinamico, rilancio  indispensabile per una nuova fase di sviluppo di tutto il Paese in Europa e  nel mondo". 

(gelormini@gmail.com)