Bari Giunta Leccese, Laforgia denuncia: accordi disattesi
Alla vigilia del varo della Giunta Leccese a Bari, Laforgia lamenta il cambio di rotta rispetto agli accordi unitari.
La nota diffusa da Michele Laforgia alla vigilia del varo della giunta Leccese a Bari, lamenta il cambio di rotta rispetto agli accordi unitari: "In questi giorni - scrive Laforgia - ho preso atto della decisione del Sindaco di non dare corso agli accordi intervenuti prima del voto di ballottaggio. Non è mai ripreso, infatti, il lavoro sul programma comune e non vi è stata alcuna condivisione sui primi atti di governo, in ordine ai quali ho espresso pubblicamente le mie e le nostre perplessità, di metodo e di merito, non avendo mai potuto interloquire prima e in altri modi".
"Sbaglia, quindi, chi sostiene che non si è raggiunta l’intesa sulla composizione della Giunta, ovvero sulle “poltrone”. In disparte il lessico poco appropriato – fare l’Assessore è, o almeno dovrebbe essere, un impegno duro e gravoso nei confronti della collettività, non un comodo privilegio – la verità è che non è stata neppure avviata una trattativa, né si è mai discusso delle deleghe e dei criteri di formazione della squadra di governo. Tantomeno dei nomi, concordati altrove e con altri".
"È anche evidente che si debba ritenere egualmente superata, salvo clamorose smentite, l’ipotesi, più volte avanzata dal Sindaco, di farmi assumere la Presidenza del prossimo Consiglio Comunale, visto il contesto e il mancato gradimento, in qualche caso l’esplicito dissenso, manifestato dalle altre forze politiche. Ricordo infatti ancora una volta che il Presidente viene eletto in Consiglio Comunale, a scrutinio segreto".
"L’auspicata unità, faticosamente raggiunta al secondo turno, è stata osteggiata da molti e, alla fine, messa da parte, evidentemente ritenendo che il cosiddetto “campo largo” si possa costituire ignorando la volontà degli elettori, di tutti gli elettori di centrosinistra. Lo ritengo un grave errore, ma ho ribadito al Sindaco che l’esclusione dalla Giunta non comporta il mio e il nostro automatico passaggio all’opposizione".
"Valuteremo la squadra di governo e le linee programmatiche quando saranno annunciate - ribadisce Laforgia - e non faremo mancare il nostro contributo critico alla realizzazione degli obiettivi che ci siamo prefissati in campagna elettorale, nel rispetto del nostro programma e delle oltre 33.000 persone che ci hanno votato al primo turno, e, soprattutto, nell’interesse primario della città e di tutte e tutti coloro che la abitano e la frequentano".
Dall'entourage di Michele Laforgia altra nota, i cui toni critici risultano più netti, è quella di Giuliano Volpe: "Brutta vicenda. Un gran brutta vicenda. Non si può costituire il governo di una città come Bari senza tener conto con lealtà e pari dignità di tutte le componenti che hanno contribuito al (straordinario) risultato elettorale. E non si può ignorare che il gruppo di liste che avevano come candidato sindaco Michele Laforgia abbia dato un contributo notevole, in termini numerici e politici e abbiano consentito al sindaco Leccese di essere eletto con il 70% dei consensi, cosa che avrebbe dovuto attribuirgli una forza in grado di non subire alcuna ingerenza. Stamattina si insedierà il Consiglio Comunale e si formerà la nuova Giunta".
"Non conosco ancora i nomi ma dalle prime indiscrezioni sembra una giunta in forte continuità con il passato, senza quel salto che proprio l’apporto del fronte di sinistra delle liste Laforgia Sindaco avrebbero potuto/potrebbero garantire. E che sarebbero utilissime a Leccese, se non vuole passare per la scialba immagine del suo sponsor. Il Pd fa giochi da vecchia DC (senza averne purtroppo lo spessore politico e la visione strategica), con giochi di correnti, sgambetti, fuochi incrociati di divieti e pregiudiziali, mero esercizio di potere. I 5S, secondo la loro natura indefinibile e inaffidabile, si sono sono già accordati per uno strapuntino. SI, che non è riuscita nemmeno a presentare una sua lista, ha già recuperato lo strappo con i Verdi e si accomoda in qualche modo. Chi resta fuori è tutto quel mondo di impegno civile e politico che ha dato vita a una esperienza inedita e che ha portato la sinistra a Bari per la prima volta al 22% e molta gente a tornare a fare politica o a farla per la prima volta. Con idee, progetti, programmi nuovi per Bari (e non solo)".
"Ma tutto questo pare contare poco. In questo modo il Pd in particolare dimostra di avere scarsissima capacità di visione. Questa è soprattutto per il Pd (di Elly Schlein?) una enorme occasione persa. Quello che poteva essere il “modello Bari” è già stato gettato alle ortiche tra giochi di potere al ribasso, mancanza di visione strategica, promesse e cambiali da pagare, necessità di dare un posto a gente che non ha altro da fare nelle vita, debolezze personali e personalismi esasperati".
"Che destino avrà questo patrimonio di sinistra emerso con le elezioni municipali? Difficile dirlo. La prospettiva più inquietante è che vada ad alimentare la fascia dei delusi e del non voto. Altri per insopprimibile senso di responsabilità continueranno a votare il meno peggio tappandosi naso. Una parte tenterà ancora forme di rappresentanza civica di sinistra che, pur ammirevole e importante, non potrà che essere comunque minoritaria e più o meno marginale".
"Michele Laforgia ha annunciato che tale esclusione (che, ammettiamolo, rappresenta una brutta, cocente, sconfitta per tutti, anche e in primis per gli esclusi ovviamente) non si trasformerà in opposizione ma in una presenza critica nella maggioranza. Bene, è una ulteriore prova di serietà, di generosità, di amore per la città. E così siamo tornati alla “non-sfiducia” da prima repubblica! Che tristezza".
(gelormini@gmail.com)
a Bari per la ricostruzione post Xylella1"Sbaglia, quindi, chi sostiene che non si è raggiunta l’intesa sulla composizione della Giunta, ovvero sulle “poltrone”. In disparte il lessico poco appropriato – fare l’Assessore è, o almeno dovrebbe essere, un impegno duro e gravoso nei confronti della collettività, non un comodo privilegio – la verità è che non è stata neppure avviata una trattativa, né si è mai discusso delle deleghe e dei criteri di formazione della squadra di governo. Tantomeno dei nomi, concordati altrove e con altri".
"È anche evidente che si debba ritenere egualmente superata, salvo clamorose smentite, l’ipotesi, più volte avanzata dal Sindaco, di farmi assumere la Presidenza del prossimo Consiglio Comunale, visto il contesto e il mancato gradimento, in qualche caso l’esplicito dissenso, manifestato dalle altre forze politiche. Ricordo infatti ancora una volta che il Presidente viene eletto in Consiglio Comunale, a scrutinio segreto".
"L’auspicata unità, faticosamente raggiunta al secondo turno, è stata osteggiata da molti e, alla fine, messa da parte, evidentemente ritenendo che il cosiddetto “campo largo” si possa costituire ignorando la volontà degli elettori, di tutti gli elettori di centrosinistra. Lo ritengo un grave errore, ma ho ribadito al Sindaco che l’esclusione dalla Giunta non comporta il mio e il nostro automatico passaggio all’opposizione".
"Valuteremo la squadra di governo e le linee programmatiche quando saranno annunciate - ribadisce Laforgia - e non faremo mancare il nostro contributo critico alla realizzazione degli obiettivi che ci siamo prefissati in campagna elettorale, nel rispetto del nostro programma e delle oltre 33.000 persone che ci hanno votato al primo turno, e, soprattutto, nell’interesse primario della città e di tutte e tutti coloro che la abitano e la frequentano".
Dall'entourage di Michele Laforgia altra nota, i cui toni critici risultano più netti, è quella di Giuliano Volpe: "Brutta vicenda. Un gran brutta vicenda. Non si può costituire il governo di una città come Bari senza tener conto con lealtà e pari dignità di tutte le componenti che hanno contribuito al (straordinario) risultato elettorale. E non si può ignorare che il gruppo di liste che avevano come candidato sindaco Michele Laforgia abbia dato un contributo notevole, in termini numerici e politici e abbiano consentito al sindaco Leccese di essere eletto con il 70% dei consensi, cosa che avrebbe dovuto attribuirgli una forza in grado di non subire alcuna ingerenza. Stamattina si insedierà il Consiglio Comunale e si formerà la nuova Giunta".
"Non conosco ancora i nomi ma dalle prime indiscrezioni sembra una giunta in forte continuità con il passato, senza quel salto che proprio l’apporto del fronte di sinistra delle liste Laforgia Sindaco avrebbero potuto/potrebbero garantire. E che sarebbero utilissime a Leccese, se non vuole passare per la scialba immagine del suo sponsor. Il Pd fa giochi da vecchia DC (senza averne purtroppo lo spessore politico e la visione strategica), con giochi di correnti, sgambetti, fuochi incrociati di divieti e pregiudiziali, mero esercizio di potere. I 5S, secondo la loro natura indefinibile e inaffidabile, si sono sono già accordati per uno strapuntino. SI, che non è riuscita nemmeno a presentare una sua lista, ha già recuperato lo strappo con i Verdi e si accomoda in qualche modo. Chi resta fuori è tutto quel mondo di impegno civile e politico che ha dato vita a una esperienza inedita e che ha portato la sinistra a Bari per la prima volta al 22% e molta gente a tornare a fare politica o a farla per la prima volta. Con idee, progetti, programmi nuovi per Bari (e non solo)".
"Ma tutto questo pare contare poco. In questo modo il Pd in particolare dimostra di avere scarsissima capacità di visione. Questa è soprattutto per il Pd (di Elly Schlein?) una enorme occasione persa. Quello che poteva essere il “modello Bari” è già stato gettato alle ortiche tra giochi di potere al ribasso, mancanza di visione strategica, promesse e cambiali da pagare, necessità di dare un posto a gente che non ha altro da fare nelle vita, debolezze personali e personalismi esasperati".
"Che destino avrà questo patrimonio di sinistra emerso con le elezioni municipali? Difficile dirlo. La prospettiva più inquietante è che vada ad alimentare la fascia dei delusi e del non voto. Altri per insopprimibile senso di responsabilità continueranno a votare il meno peggio tappandosi naso. Una parte tenterà ancora forme di rappresentanza civica di sinistra che, pur ammirevole e importante, non potrà che essere comunque minoritaria e più o meno marginale".
"Michele Laforgia ha annunciato che tale esclusione (che, ammettiamolo, rappresenta una brutta, cocente, sconfitta per tutti, anche e in primis per gli esclusi ovviamente) non si trasformerà in opposizione ma in una presenza critica nella maggioranza. Bene, è una ulteriore prova di serietà, di generosità, di amore per la città. E così siamo tornati alla “non-sfiducia” da prima repubblica! Che tristezza".
(gelormini@gmail.com)