Bari, via alla 'Commissione antimafia, anticorruzione e legalità'

Leccese: “Un passo in avanti condiviso per rafforzare i presidi di legalità. Commissione importante atto di responsabilità tra maggioranza e minoranza”.

PugliaItalia

Presentata a Palazzo di Città a Bari la proposta di delibera per la modifica dell’art. 16 dello Statuto della Città di Bari, ai fini dell’istituzione della “Commissione consiliare Antimafia, Anticorruzione e Legalità”.

A illustrare gli obiettivi del provvedimento il sindaco Vito Leccese, l’assessore alla Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale Nicola Grasso, il presidente del Consiglio comunale Romeo Ranieri e i capigruppo dei partiti che compongono il Consiglio comunale. 


 

“Il provvedimento illustrato seguirà l’iter previsto per le proposte di modifica dello Statuto della Città di Bari, esso è stato condiviso dall’intero Consiglio comunale - ha esordito Vito Leccese - come annunciato all’atto della mia proclamazione, con questa iniziativa intendiamo dar vita a una commissione che sarà incaricata di verificare eventuali fenomeni di infiltrazione o pressione da parte delle organizzazioni criminali nel tessuto economico, produttivo e istituzionale della città".

"Siamo allo scadere della prima fase della procedura, quella che prevede i 30 giorni di pubblicazione della proposta di modifica statutaria al fine di informare la città, e ringrazio sin d’ora i consiglieri comunali per le valutazioni che formuleranno a valle di questo tempo. Ricordo che questa iniziativa è nata, tra le altre, per rispondere al dibattito che da un anno a questa parte ha alimentato la cronaca, politica e giudiziaria, in relazione alla necessità di potenziare la trasparenza e i controlli volti a rafforzare tutti i presidi di legalità necessari a contrastare qualsiasi tentativo di infiltrazione mafiosa all’interno dell’ente e delle sue società partecipate".

"La proposta di istituire una commissione dedicata risponde anche a quel richiamo alla responsabilità pronunciato lo scorso anno dal Procuratore Generale, Leonardo Leone De Castris, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario e diventa ancora più attuale alla luce di alcuni passaggi della relazione tenuta sabato scorso dal presidente della Corte d’Appello Francesco Cassano".

"Nel suo intervento egli ha definito Bari una città splendente, capace di dispiegare un appeal straordinario sul piano dell’attrazione degli investimenti e dell’attrattività turistica, cresciuta molto rispetto agli anni ’90 anche grazie alle attività di bonifica svolta dagli investigatori e dagli inquirenti in tutti questi anni. Ma non ha nascosto una certa preoccupazione, dati alla mano, sulle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico e produttivo cittadino, ricordando la presenza di una sorta di “zona grigia” che favorisce un incremento del livello di penetrazione delle mafie pugliesi in vari settori economici".

"Questa amministrazione comunale intende, perciò, valutare, analizzare e studiare per dispiegare le azioni più efficaci e incisive a contrasto dei rischi di infiltrazione. La nostra è un’amministrazione sana, che non intende fare alcun passo indietro rispetto a questo obiettivo ma che anzi vuole continuare a lavorare per la crescita della città esorcizzando qualsiasi tipo di condizionamento da parte delle organizzazioni criminali, tuttora presenti e attive sul territorio cittadino e metropolitano".

"Mi permetterete di sottolineare - ha proseguito il Sindaco - l’importanza del dato che vede insieme maggioranza e minoranza perché, se è vero che l’unione fa la forza, dobbiamo avere la forza e la volontà condivisa di respingere qualsiasi tentativo di infiltrazione o condizionamento. Per questo ringrazio in particolar modo le forze di minoranza che oggi sono qui con noi, e sento di poter affermare che questa non sarà assolutamente un’iniziativa di facciata ma di sostanza”.


 

“La spinta propulsiva per questo provvedimento viene dal sindaco - ha spiegato Romeo Ranieri - ma la delibera è prerogativa del Consiglio comunale, che ha lavorato per questo obiettivo. A tal fine abbiamo già predisposto gli atti per la modifica dell’art. 16 dello Statuto  che prevede la possibilità di istituire una commissione consiliare di controllo, cosiddetta commissione antimafia sociale  con tutte le ulteriori denominazioni".

"Dopo l’approvazione, a brevissimo, della modifica statutaria, predisporremo con i consiglieri di minoranza la delibera di istituzione della commissione per raggiungere l’obiettivo. La nuova commissione si occuperà dei temi già indicati dal sindaco secondo modalità di lavoro condivise tra maggioranza e opposizione sia in termini di composizione numerica sia di frequenza di convocazione. La presidenza sarà in capo alle opposizioni”.

“Ringrazio il sindaco per il garbo e la sensibilità istituzionale con cui si è approcciato alla predisposizione di questo provvedimento - ha proseguito il consigliere Fabio Romito, coordinatore delle opposizioni - che per noi non può costituire in alcun modo un elemento su cui far propaganda, anche dato quanto accaduto Siamo qui perché crediamo molto nel lavoro che può svolgere questa commissione. Intervengo a nome di tutti i gruppi consiliari di opposizione: offriremo al sindaco una serie di elementi di riflessione ad esempio in merito alla composizione, convinti che più ristretta riusciremo a tenerla in termini numerici, più si riuscirà a lavorare speditamente e in maniera proficua".

"Come ha detto il sindaco, la commissione non avrà poteri né ispettivi né giurisdizionali, ma finalmente il Comune di Bari si doterà di un organismo, già presente sia in Consiglio regionale sia nel Parlamento italiano, che ci consentirà di accendere un faro quotidiano su un fenomeno che rischia di soffocare la nostra città, quello della criminalità organizzata, e di cui dobbiamo occuparci  coadiuvando il lavoro straordinario del capo della Procura della Repubblica e del presidente della Cote d’Appello e delle altre istituzioni”.


 

 “Questo è un atto molto significativo - ha sottolineato Nicola Grasso - perché segna un momento nel quale l'integrazione dello Statuto sta a indicare che tra i suoi elementi fondativi il Comune vuole inserire questa Commissione, per renderla uno strumento di perpetua vigilanza e attenzione su tutti quei fenomeni criminali che tendono a insinuarsi, sia nella macchina amministrativa sia nell'attività imprenditoriale della nostra città, ora in grande espansione. Come in tutte le città che vivono momenti di forte crescita commerciale e imprenditoriale, vi è il rischio che fenomeni di questo genere possano aumentare".

"Strumenti come la commissione che ci accingiamo a istituire servono a garantire che tali situazioni vengano monitorate, e vi si faccia fronte con l'ausilio importantissimo del Consiglio comunale, espressione di tutti i cittadini, e all'interno di esso delle forze di opposizione, che devono avere un ruolo di controllo, di impulso e di verifica. Avere istituito una ripartizione e un assessorato con focus specifici su questi temi è una scelta che va nella stessa direzione".

"Si tratta, d'altronde, di realizzare i principi costituzionali: l'articolo 97, secondo cui i pubblici uffici devono essere organizzati in modo da garantire il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione, ed è fondamentale che imparzialità e buon andamento siano resi palpabili e percepiti da tutta la cittadinanza. E poi l'articolo 54,  che dice che chi svolge funzioni pubbliche ha il dovere di farlo con disciplina e onore".

"La commissione avrà anche un importantissimo ruolo culturale, perché dovrà analizzare e favorire la consapevolezza di questi temi a tutti i livelli, dall'amministrazione alla società civile, dalle scuole a tutti i luoghi nei quali è necessario rendere tutti consapevoli che il fenomeno mafioso tende a insinuarsi anche laddove non ci si aspetta. Questo momento segna un punto di contatto tra la funzione normativa del Consiglio comunale e quella amministrativa ed esecutiva della giunta, per l'interesse comune, per migliorare la nostra città, affinché sia al passo coi tempi e più impermeabile alle infiltrazioni, rispettosa dei principi costituzionali e dalla legalità".

"Infine un’ultima considerazione: la presidenza della Commissione parlamentare antimafia è affidata a un parlamentare della stessa maggioranza di governo: l'amministrazione di Bari ha voluto dimostrare attenzione nei confronti delle opposizioni, affidando loro la presidenza della Commissione, perché siano ancora di più di controllo e di pungolo”.

“Credo che questa sia una bella giornata - ha concluso a nome della maggioranza Micheleangelo Cavone - a dimostrazione di una condivisione forte rispetto a un tema importante, che nell’ultimo anno ha visto la nostra città alla ribalta della cronaca per alcune vicende poi divenute oggetto di indagini e che ha segnato la campagna elettorale, durante la quale tutti i candidati sindaco hanno preso impegni per la legalità e contro ogni tentativo di condizionamento criminale. Un fenomeno, come ricordava il coordinatore delle opposizioni, che riguarda non solo l’amministrazione comunale ma l’intera città, che negli ultimi anni ha conosciuto una forte crescita e ha ottenuto una serie di finanziamenti, comunitari e nazionali, che hanno inevitabilmente aumentato il rischio di infiltrazioni criminali".

"Abbiamo deciso di affrontare questo tema in maniera sinergica con le opposizioni, e credo che l’impegno della città e dell’amministrazione possa essere rappresentato plasticamente sia dall’intesa con i consiglieri di opposizione sia dalla nutrita presenza, questa mattina, di consiglieri di ogni gruppo, il che testimonia quanto sia prioritario per noi il tema della trasparenza e del contrasto alle mafie in città".

"Nel ringraziare il sindaco, i colleghi consiglieri e l’assessore Grasso, che individuerà insieme a noi i principi che dovranno caratterizzare il regolamento, desidero sottolineare che stiamo scrivendo, tutti insieme, una bella pagina per la città”.

(gelormini@gmail.com)

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