Bitonto, 'Di Voce in Voce' musica popolare e d'autore
A Bitonto il Festival dedicato alla Musica Popolare e d’Autore organizzato dall’Associazione Culturale Radicanto.
Terzo e ultimo fine settimana per il festival Di Voce in Voce, la rassegna dedicata alle produzioni musicali originali, organizzata dall'Associazione Culturale Radicanto con il contributo a sostegno della Regione Puglia, dei Comuni di Bari e Bitonto, della Camera di Commercio di Bari e di Puglia Sounds. Una manifestazione che, dopo essere stata ospitata per due weekend consecutivi dal Teatro Abeliano di Bari, da venerdì 4 a domenica 6 ottobre si sposta nella Chiesa di San Francesco d’Assisi della Scarpa di Bitonto (via Ferrante Aporti), dove i concerti saranno gratuiti, fino ad esaurimento posti.
Si parte venerdì 4 ottobre alle ore 20.30 con Vito Signorile e il Gruppo Abeliano e lo spettacolo La Ballata dell’Amore: un vero e proprio percorso poetico-musicale, dove i versi di Luigi Tenco abbracciano quelli di Majakovskij, Cohen incontra Neruda, Pino Daniele si unisce a un girotondo con Alda Merini e Jacques Prévert, mentre Rino Gaetano balla con Jacques Brel e Gino Paoli. A seguire, alle ore 21.30 sarà la volta, sul palco, dei Radicanto con un omaggio a Domenico Modugno dal titolo Trapunto di stelle: un viaggio emozionante attraverso la poetica frizzante e carica di pathos di Domenico Modugno, capace di rievocare un pezzo importante della storia e del costume dell’Italia dal dopoguerra ai giorni nostri.
Si prosegue sabato 5 ottobre, negli stessi orari, con dell’Ensemble di Maria Moramarco e del suo Cantar di Murgia, spettacolo musicale che racconta attraverso il canto di tradizione dell’Alta Murgia Barese le ancestrali storie del popolo delle pietre. Un affresco di memoria che evidenzia le miserie così come le nobiltà della civiltà contadina pugliese. Alle 21.30 sarà la volta della voce intensa e malinconica della attrice-cantante italoargentina Sarita, accompagnata da Giuseppe De Trizio, Adolfo La Volpe per uno spettacolo dal titolo A flor de piel: un itinerario tra musica e parole in grado di raccontare il Sud del mondo e in particolar modo tra l’Italia e la tradizione del Tango e del Sud America.
Gran finale, domenica 6 ottobre alle ore 19, con lo spettacolo di teatro-canzone dal titolo Ma che colpa abbiamo noi - 68 motivi per raccontarci del Chiara Casarico Duo: uno show che guarda il ’68 a partire dalle canzoni uscite in Italia in quello storico anno e racconta, attraverso canzoni, storia e biografia, le vicende emblematiche del ’68 italiano. A chiudere il festival sarà poi la musica dell’Ensemble del fiorentino Enrico Fink, una delle voci principali del mondo ebraico italiano, interprete originale e amatissimo della tradizione mediterranea, che proporrà in una veste trascinante e coinvolgente i canti italiani per le feste ebraiche, canti che raccontano una lunga storia di interazione e scambio con le tradizioni popolari e colte italiane ma che mantengono una identità e un carattere tutto loro. Sono i “canti di Scola”, dove Scola è la sinagoga, ma soprattutto il luogo della comunità, il centro della vita ebraica.
IL FESTIVAL - Da quindici anni il festival “Di Voce in Voce”, organizzato e diretto dall’associazione culturale Radicanto, punta a riscoprire i contatti e i confini che si snodano attraverso le regioni pan-mediterranee in un percorso affascinante e diacronico, unite da un vento che sa parlarci di tradizione e innovazione, di continuità e modernità, dalla musica antica alla tradizione meridionale, dal canto a distesa alla polifonia pugliese, dai ritmi cadenzati agli spigoli dei tempi balcanici.