Agriturismo, bollicine di Puglia e prodotti a Km. 0 per un Natale più autoctono
Il monitoraggio di Coldiretti Puglia e Confagricoltura Puglia sulle tendenze alimentari e turistiche delle festività 2024.
Gli agriturismi della Puglia si confermano una scelta privilegiata per trascorrere le festività natalizie e il Capodanno. La domanda per soggiorni in queste strutture ha registrato buoni risultati, con un’affluenza particolarmente marcata nei giorni di Natale, Capodanno e nella notte di San Silvestro. A trainare questo successo sono soprattutto i turisti italiani, mentre rimane contenuta la presenza di ospiti stranieri.
Con circa 900 strutture attive in Puglia, l’agriturismo rappresenta un esempio virtuoso di integrazione tra produzione agricola e turismo esperienziale. “Le nostre strutture - evidenziano Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia e Giovanni Scianatico presidente di Agriturist Puglia - non si limitano all’accoglienza o alla ristorazione, ma offrono attività che valorizzano il territorio, come le fattorie didattiche e la vendita diretta dei prodotti tipici. Questo è ciò che rende l’agriturismo unico nel panorama mondiale".
"La regione, con la sua offerta enogastronomica di alta qualità e un patrimonio naturalistico e culturale unico, si distingue per la capacità di attrarre viaggiatori in cerca di esperienze autentiche. Gli agriturismi pugliesi non si limitano a offrire alloggio e ristorazione, ma propongono degustazioni di prodotti locali, percorsi naturalistici e attività legate alla tradizione agricola. Questo modello di ospitalità rappresenta un pilastro del turismo sostenibile, contribuendo alla promozione e alla conservazione del territorio”.
Secondo gli ultimi dati Istat, il settore agrituristico italiano ha mostrato una ripresa robusta nel 2022, con un aumento del 35% degli arrivi rispetto al 2021. Nonostante la prevalenza di turisti italiani, la componente straniera ha registrato una crescita significativa. Tuttavia, in Puglia, il rapporto è fortemente sbilanciato a favore degli italiani, che scelgono l’agriturismo per vivere momenti di relax immersi nella natura e nella tradizione.
Le donne alla guida delle aziende agrituristiche in Italia sono oltre 8.800 (34,1%). La quota maggiore di conduttrici è al Sud (46,6%). L’età media dei conduttori è di poco inferiore a 50 anni (era di 55,6 anni nel 2004). “Un elemento che caratterizza gli agriturismi pugliesi è l’attenzione alla sostenibilità: molte strutture utilizzano energie rinnovabili, promuovono il riciclo e propongono esperienze che sensibilizzano gli ospiti sul rispetto dell’ambiente. Gli agriturismi sono un modello sostenibile e diffuso, ma per crescere abbiamo bisogno di un maggiore sostegno da parte delle istituzioni, soprattutto per semplificare le normative e ridurre gli ostacoli burocratici”, sottolineano Confagricoltura Puglia e Agriturist Puglia.
Le circa 900 strutture agrituristiche presenti in Puglia sono un esempio concreto di multifunzionalità: molte aziende combinano alloggio e ristorazione con attività ricreative, didattiche e sportive. Il trekking, l’equitazione e i corsi di cucina tradizionale sono solo alcune delle proposte che arricchiscono l’offerta.
Con una permanenza media di 3,1 giorni per i turisti italiani, gli agriturismi rappresentano la soluzione ideale per chi desidera un soggiorno breve ma intenso, immerso nella cultura e nella bellezza del territorio pugliese.
Brindisi tutto pugliese e a Km0 quello delle festività di Natale e fine anno in Puglia, dalla Malvasia al Negroamaro, dal Bombino bianco e nero al Castel del Monte, dalla Daunia al Minutolo della Valle d’Itria, con oltre 900mila bottiglie di spumante imbottigliate in media l’anno che conquistano le tavole. E’ quanto emerge da una stima della Coldiretti Puglia, dalla quale si evidenzia che, nonostante il calo dei consumi, sarà irrinunciabile per i pugliesi lo spumante per il classico brindisi di Natale e Capodanno.
Se in Puglia lo spumante si classifica tra gli acquisti irrinunciabili nello shopping delle feste, anche in Italia e all’estero - sottolinea la Coldiretti regionale - le bollicine pugliesi si stanno facendo largo con un consolidamento generale delle esportazioni.
Sul successo delle bollicine tricolori nel mondo pesano però - sottolinea la Coldiretti regionale - la contrazione generalizzata dei volumi di vendita sia sul mercato interno che su quello estero, le fluttuazioni dei prezzi di mercato in un’annata già critica per l’andamento climatico sfavorevole con la peronposra che ha tagliato la produzione pugliese, a fronte del considerevole incremento dei costi di produzione, sta riducendo considerevolmente i margini aziendali, con il serio rischio non solo di mettere in difficoltà le imprese ma di avere una negativa forte ripercussione sui produttori, con l’’impennata del costo del vetro cavo per le bottiglie, con un aumento che ha raggiunto il +58% negli ultimi due anni, si aggiunge al pesante gap logistico nazionale e frena l’export del vino Made in Italy nel mondo.
La Puglia si sta imponendo con gli spumanti, dove grande è la capacità di innovazione dei produttori pugliesi che hanno puntato, soprattutto, sulla distintività e sul legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale, facendo concorrenza a territori storicamente imbattibili. “La popolarità internazionale di eccellenze varietali dei vigneti quali Primitivo, Negroamaro, Susumaniello e Nero di Troia, con il successo di vini DOP quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese - afferma Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia - il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio, innovazione e grande propensione all’internazionalizzazione”.
“Proprio rispetto al calo dei consumi del vino, vanno sensibilizzati i cittadini contro i tentativi in atto di demonizzazione di un prodotto che fa parte a pieno titolo della Dieta Mediterranea - ricorda Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tutti gli alimenti a partire dal bicchiere di rosso o di bianco ai pasti i cui effetti benefici sono stati raccontati nel corso dei secoli. Se gli italiani continuano a far segnare record di longevità rispetto agli altri popoli un motivo ci sarà”.
Secondo uno studio della Coldiretti, la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori: 1) agricoltura; 2) industria trasformazione; 3) commercio/ristorazione; 4) vetro per bicchieri e bottiglie; 5) lavorazione del sughero per tappi; 6) trasporti; 7) assicurazioni/credito/finanza; 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri; 9) vivaismo; 10) imballaggi come etichette e cartoni; 11) ricerca/formazione/divulgazione; 12) enoturismo; 13) cosmetica; 14) benessere/salute con l'enoterapia; 15) editoria; 16) pubblicità; 17) informatica; 18) bioenergie.
Per difendere il patrimonio vitivinicolo italiano è necessario intervenire per contenere i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro - sottolinea Coldiretti nel sottolineare che tutelare il vino significa tutelare il principale elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare non solo all’estero ma anche sul mercato interno, a partire dal settore turistico. In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) può essere determinante – conclude Coldiretti - per sostenere la competitività delle imprese sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo.
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* Foto d'apertura: Masseria Narducci - Fasano (Br)