Carenza medici, Salatto (Aiop Puglia): 'Via il numero chiuso per Medicina'
Potito Salatto (Aiop Puglia): “Il diritto alla salute è una priorità. subito una finestra di 5 anni senza numero chiuso e specializzazioni anche nel privato".
Le dichiarazioni del presidente di Aiop Puglia, Potito Salatto, sulla lamentata carenza di medici e le conseguenti azioni territoriali per farvi fronte.
“La carenza di organici negli ospedali, non è solo una questione di risorse - detto Salatto - ci vuole anche una buona dose di coraggio. Continuare con politiche spot, per poi ritrovarsi sempre davanti lo stesso scoglio, è un gioco a somma zero, in cui perdono tutti amministratori, medici, cittadini".
"E’ di questi giorni la polemica, nella nostra regione, tra sindacati e Asl sugli accordi con le cooperative private di medici per colmare le posizioni scoperte, ma questa è solo una guerra tra poveri".
"Il problema è nazionale - ha sottolineato Potito Salotto - e va affrontato con un provvedimento che, tenendo conto delle reali ed attuali esigenze del sistema sanitario, composto da pubblico e privato, ridisegni i criteri di accesso non solo alla facoltà di Medicina, ma anche alle scuole di specializzazione. E se è vero com'è vero che mancano i medici, si abbia il coraggio di aprire delle finestre di tre-cinque anni senza numero chiuso. Se ne parla da anni e non si agisce mai. Il passo ulteriore dovrà essere quello di consentire, con tanto di controllo, le specializzazioni anche alla sanità privata accreditata che di fatto svolge un servizio pubblico".
"E poi i contratti. I medici mancano anche perché quei pochi rimasti scappano all’estero - ha ribadito Salatto - dove c’è una prospettiva di crescita professionale maggiore e i contratti sono più competitivi. Proposte queste di Aiop che speriamo gli amministratori della Regione Puglia e coloro che ci rappresenteranno di qui a qualche settimana in Parlamento, sappiano interpretare al meglio nella consapevolezza che è necessaria una nuova visione della risposta sanitaria".
"Il fabbisogno di salute è aumentato negli ultimi 15 anni, ma il sistema che governa uno dei diritti fondamentali della nostra Costituzione è regolato da vecchie leggi, da criteri di riparto delle risorse assolutamente asimmetrici tra regioni del nord e regioni del sud, seppur a parità di popolazione. Un divario quello tra il settentrione d’Italia e il Mezzogiorno - ha concluso il presidente di Aiop Puglia - che senza politiche compensative, non potrà che cristallizzarsi, quando non si allargherà. Una battaglia questa che ci auguriamo parta proprio dalla Puglia”.
(gelormini@gmail.com)