Carlo Salvemini vince le Primarie a Lecce e si ricandida

Elezioni Comunali 2024: Carlo Salvemini vince le Primarie. I commenti di Francesco Boccia (PD), Gianni De Blasi (Lega) e Paolo Pagliaro (MRS).

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Francesco Boccia, Capogruppo PD al Senato, ha commentato l'esito delle Primarie a Lecce, per scegliere il candidato a Palazzo di Città nelle prossime elezioni amministrative.

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"Carlo Salvemini vince con il 76% le primarie che confermano con oltre 4.300 votanti l’importanza della partecipazione dei militanti di centrosinistra. Salvemini, che è stato un eccellente sindaco, sarà il candidato del centrosinistra per la città di Lecce anche per il prossimo mandato. Anche questa volta le primarie hanno allargato e unito la coalizione, si sono confrontate idee per la città condividendo gli stessi valori: quelli del centrosinistra".

"Grazie ai 4.333 partecipanti alle primarie e a Pierpaolo Patti per aver affrontato la sfida sempre con grande passione e lealtà. Adesso - ha sottolineato Boccia - tutti uniti intorno a Salvemini, per continuare il lavoro di questi anni difendendo Lecce dall'arroganza di questa destra che, anziché parlare del futuro della città, parla del futuro dei singoli". 

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A seguito del risultato delle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco di Lecce, che ha consegnato il primo posto al primo cittadino uscente, Carlo Salvemini, il consigliere regionale della Lega, Gianni De Blasi,ha dichiarato: “Apprendiamo senza alcuna meraviglia del risultato delle primarie leccesi. Non entro, tuttavia, nel merito di un risultato che avviene “in casa d’altri” e che ognuno valuta in base a propri metri di valutazione. Posso solo dire che se il centrosinistra é contento di questa espressione, non possiamo che prenderne atto”

“D’altra parte, però - ha continuato De Blasi - ritengo giusto riconoscere il valore dell’esercizio democratico. Quando i processi decisionali e l’individuazione della classe dirigente vengono determinati dal basso, la politica tutta deve esserne contenta, soprattutto in una fase storica in cui è evidente lo scollamento tra i cittadini e le istituzioni”.

Il consigliere regionale ha quindi aggiunto: “Noi speriamo di recuperare questo scollamento. E di riuscire a farlo il prossimo anno consegnando al centrosinistra i banchi della minoranza. Se, infatti, é evidente la bontà delle iniziative di partecipazione, é però altrettanto evidente che Lecce ha bisogno di un cambio di passo su tutti i temi. E questo cambio di passo può interpretarlo solo un centrodestra unito e forte che già nel passato ha dato ampia dimostrazione di grandi e concreti risultati". 

“Pur nell’auspicio di una corretta campagna elettorale - ha concluso - noi proponiamo altro per Lecce e per i leccesi. E lo renderemo ancor più evidente nelle prossime settimane quando dimostreremo di scendere in campo con le energie migliori del centrodestra leccese, che hanno in animo impegno e caparbietà per restituire a Lecce la politica e l’amministrazione che merita”.

Anche il consigliere regionale Paolo Pagliaro, presidente del Movimento Regione Salento, con il coordinatore regionale MRS Pierpaolo Signore, il coordinatore cittadino MRS di Lecce Giancarlo Capoccia e il consigliere comunale MRS di Lecce Gianmaria Greco, con una nota ha commentato:

“Anziché cantare vittoria per i tremila voti ricevuti per la sua ricandidatura, il sindaco uscente di Lecce dovrebbe cospargersi il capo di cenere per il risultato delle primarie del centrosinistra di ieri. Altro che legittimazione, questo è un atto di sfiducia verso Salvemini e la sua amministrazione, ed anche verso i capi partito che hanno imposto una candidatura maldigerita. Nel 2007 le primarie analoghe videro 12600 votanti ed espressero Rotundo, che tuttavia fu perdente nella corsa a sindaco di Lecce; nel 2012 le presenze furono 7814, con Capone anche lei sconfitta".

"L’obiettivo dichiarato di superare quei risultati è stato miseramente fallito: alle urne sono andati poco più di 4mila votanti, a fronte dei 10mila attesi. Un flop. Inutile e scorretto, poi, mettere a confronto le ultime primarie per la scelta del premier Pd: un evidente tentativo di mistificare e confondere le acque, pur di non ammettere la batosta. Un dato è certo: la scarsa partecipazione dei cittadini leccesi a questa competizione interna del centrosinistra è l’ennesimo preavviso di sfratto a Salvemini, artefice di un’amministrazione inconcludente e fallimentare". 

"Il risultato di ieri è l’urlo di una città che chiede il cambiamento, che vuole invertire rotta per camminare verso lo sviluppo, recuperando i tanti ritardi accumulati e rimettendosi in marcia spedita. Obiettivi che il Movimento Regione Salento persegue da sempre e per cui lavora concretamente, in connessione continua con la gente e i suoi bisogni. Il flop delle primarie del centrosinistra è un nuovo stimolo ad agire per il cambiamento, a costruire una coalizione di centrodestra unita e compatta che mandi a casa il sindaco uscente e faccia entrare aria nuova a Palazzo Carafa”.

(gelormini@gmail.com)