Centro Interculturale Ponte ad Oriente: Russia vs. Ucraina

Lettera aperta “Un grido che parte dalla terra di Puglia per continuare a non dimenticare la tragedia umana che si sta consumando nel mondo slavo e in Europa".

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L’ultima decade di febbraio 2024 la storia ci ha consegnato il secondo anniversario della guerra Russia Ucraina, la morte di Aleksej Naval'nyj e negli ultimi giorni la condanna a 2 anni emezzo di carcere a Oleg Orlov, presidente della sezione Diritti umani di Memorial.

Aleksej Navalny, il maggiore oppositore di Vladimir utin, morto improvvisamente il 16 febbraio scorso, e la moglie Yulia. Quest'ultima ha detto che continuerà la battaglia del marito.Guarda la gallery

La cronaca viaggia speditamente con altri eventi, su altre tragedie che si susseguano e sembrerebbe che tutto passi per essere poi dimenticato. Il nostro Centro ha recepito l’urgenza di fermarsi e guardare questi eventi che appartengono a tutti gli uomini e le donne e a noi pugliesi in particolar modo, in quanto ne siamo ancor più coinvolti grazie alla storia millenaria che ci lega al mondo slavo, a noi unito dalla santità di San Nicola e dalla tradizione umanistica universale di letteratura, arte e musica che ci accomuna.

I tanti fatti che quotidianamente ci vengono documentati, come l’emblematica visione, in tuttii media, della donna ucraina che il 24 febbraio 2022 quando i bombardamenti iniziavano a distruggere Kyiv gridava per strada “Dove vado, dimmi mio Dio dove vado?”, sono contrassegnati da tanta sofferenza, dolore e degradazione della dignità dell’uomo e delle donne che ci fanno domandare se e sino a che punto siamo ancora esseri umani.

(foto Lapresse)Guarda la gallery

Ma ogni persona, nonostante tutto, continua in ogni istante a chiedere e a desiderare di vivere nella pace e in quel Bene per cui ogni essere umano che si riconosce come tale, cioè come uomo libero fatto ad immagine e somiglianza del vero Dio, e quindi sacro, anela sin dal suo primo vagito. Da questa verità indiscutibile parte la consapevolezza di cos’altro sia in gioco per ogni uomo se non il salvaguardare la dignità di ogni essere e il suo destino: proprio come fece e continua a fare San Nicola che, a nella sua magnanimità e confidenzialità non cessa di proteggere, custodire e accompagnare ogni uomo e donna attraverso le circostanze terribili della storia attuale.

Per questo motivo le persone di questa nostra terra pugliese si uniscono ogni volta al grido che Papa Francesco rivolge in ogni occasione, come, per l’ultima volta ha fatto il 24 febbraio, quando ricorreva l’anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina.

Papa Francesco (Lapresse)Guarda la gallery

“Abbiamo ricordato con dolore il secondo anniversario dell’inizio della guerra su vasta scalain Ucraina. Quante vittime, feriti, distruzioni, angustie, lacrime in un periodo che sta diventando terribilmente lungo e di cui non si intravvede ancora la fine! È una guerra che nonn solo sta devastando quella regione d’Europa, ma che scatena un’ondata globale di paura e bodio. Mentre rinnovo il mio vivissimo affetto al martoriato popolo ucraino e prego per tutti, in particolare per le numerosissime vittime innocenti, supplico che si ritrovi quel po’ di umanitàb che permetta di creare le condizioni di una soluzione diplomatica alla ricerca di una pace giusta e duratura.”

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Noi del CIPO facciamo nostro questo grido e lo affidiamo ogni giorno alla luminosità del Santo che guarda certamente con preferenza e passione i popoli slavi, oggi afflitti da tanto male. Ogni uomo e donna slava deve inoltre sapere che esistono persone di questa terra di Puglia che hanno a cuore la dignità umana e il destino di ogni persona e che ogni ideologia o menzogna non troverà spazio e non sarà fonte di compromesso o condizionamento dei nostri fraterni, secolari rapporti.

Bari, marzo 2024

Il Centro Interculturale Ponte ad Oriente

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