Colpi di scena: Melucci verso 'Italia Viva' e Amati assessore di Emiliano?
L'esperimento vincente del "campo largo", a Foggia stimola il centrosinistra alla "coltivazione" della strategia e provoca i primi colpi di scena.
Colpi di scena: Melucci verso 'Italia Viva' e Amati assessore di Emiliano?
L'esperimento "campo largo", che a Foggia ha portato alla vittoria al primo turno Maria Aida Episcopo, stimola le strategie del centrosinistra pugliese in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, provocando i primi colpi di scena destinati a non rimenere gli unici.
In una sorta di "uno-due" con sospetto di mossa coordinata: il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci lascia il Partito Democratico, per tornare a dirigersi verso Matteo Renzi e la sua 'Italia Viva', mentre si concretizza una manovra di avvicinamento tra Michele Emiliano e Fabiano Amati il capogruppo regionale di Azione (di Carlo Calenda), ipotazzandone addirittura un imminente ingresso in Giunta.
"E' un arrivederci - ha dichiarato Melucci - ora è meglio per tutti che le strade si differenzino, dedichiamoci insieme alla città in un momento molto impegnativo. Non è rancore né insoddisfazione, ma la ricerca di nuove motivazioni e di valori più aderenti al proprio sentire e al proprio progetto politico".
Lo scollamento progressivo tra sindaco e PD aveva già portato il consigliere comunale e regionale Enzo Di Gregorio, insieme ad altri, a prendere le distanze dall'azione di Melucci. Proprio nell’ultima seduta dedicata al question time, dopo che i consiglieri renziani, appena entrati in maggioranza, si sono astenuti anziché votare insieme al Pd, i consiglieri dem sono usciti dall’aula facendo mancare il numero legale.
“Siamo sinceramente sorpresi dalla decisione di Rinaldo Melucci. Ci auguriamo che la ricerca di 'nuove motivazioni' politiche non lo distolgano dal lavoro di sindaco”, ha affermato il segretario regionale del Pd pugliese Domenico De Santis, “Restiamo increduli di fronte alle sue dichiarazioni. Il PD un’ora dopo la caduta della sua amministrazione, a valle della raccolta firme, era al fianco di Melucci chiedendo la sua ricandidatura, come è stato al suo fianco durante la prima e seconda campagna elettorale".
"Con tutti i nostri amministratori lo abbiamo eletto Presidente della Provincia. Abbiamo dimostrato la nostra lealtà che oggi viene ripagata con l’ingratitudine. Prendiamo atto che cerca nuove motivazioni, ma un Sindaco e Presidente della Provincia deve trovare le motivazioni ogni giorno nella sua opera di governo e a noi questo interessa. Sulla decarbonizzazione, sui Giochi del Meditteraneo e sulla tutela dell’ambiente non faremo nessun passo indietro. Noi ci siamo sempre stati, anche nei momenti più difficili, e continueremo a salvaguardare gli interessi della città, sperando che Melucci continui il suo lavoro di Sindaco e di Presidente della Provincia".
"I problemi della città di Taranto sono tanti - ha concluso De Santis - legati a filo doppio alla vicenda, dalle evidenti implicazioni nazionali, dell’ex Ilva. Sulla riconversione dello stabilimento siderurgico, in direzione della decarbonizzazione, sulla tutela dei posti di lavoro, sul progetto di rinascita della città, il lavoro del Pd, regionale e nazionale, non è mai venuto meno come testimoniano le prese di posizione e gli atti parlamentari depositati”.
Nel frattempo, l'azione mediatrice di Michele Boccardi (Coordinatore regionale CON) e l'incalzare di appuntamenti cruciali per il percorso amministrativo regionale - oltre alcuni segnali di distensione registrati durante gli ultimi Consigli regionali - rendono sempre verosimile l'altro colpo di scena: il riaggancio di Fabiano Amati e del gruppo di Azione in maggiornaza. Fino ad ipotizzare l'ingresso in giunta dello stesso ex consigliere fasanese del PD.
Dopo la perdita della Commissione Bilancio, per Amati l'antico adagio popolare fa riecheggiare note di speranza: "Si chiusde una finestra, ma si apre un portone...!"
(gelormini@gmail.com)