Confindustria Puglia - Giovani, Rocco Salatto al Convegno di Capri

ORIZZONTI – IMPRESA E CULTURA NEL MEDITERRANEO - 39° Convegno di Capri. L'intervento di Rocco Salatto Confindustria Puglia-Giovani Imprenditori.

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Intervento di Rocco Salatto, Presidente del Comitato interregionale Mezzogiorno Giovani Imprenditori e del Comitato regionale Giovani Imprenditori di Confindustria Puglia.

“Il nostro Sud e il nostro Paese hanno enormi potenzialità, molte delle quali ancora inespresse. E questo il tempo di guardare oltre, di disegnare nuovi e più ambiziosi orizzonti.

Stiamo vivendo un'epoca di cambiamenti eccezionali, in cui le sfide sembrano moltiplicarsi, ma al tempo stesso si aprono davanti a noi enormi opportunità.

È in momenti come questi che noi, giovani imprenditori, dobbiamo far sentire la nostra voce, assumendoci la responsabilità di guidare un percorso di trasformazione che possa portare il Sud Italia al centro del panorama economico e industriale, nazionale e internazionale.


 

Il Mezzogiorno, in particolare, ha bisogno di uno sviluppo inclusivo, che riduca le disuguaglianze e favorisca la creazione di opportunità per tutti. E, per quanti passi in avanti siano stati fatti su questo fronte, va garantita una reale inclusione delle donne nei ruoli decisionali.

Signori, la parità di genere non è solo un tema di giustizia sociale, ma è anche una questione di competitività. Numerosi studi dimostrano che le aziende che promuovono la diversità di genere ai vertici sono più innovative, più resilienti e più performanti.

È inoltre ormai improcrastinabile un nuovo patto generazionale. Il futuro dipende dalla capacità di collaborare tra generazioni. Da una parte, i giovani imprenditori portano con sé innovazione e nuove idee. Dall'altra, esperienza e conoscenza necessarie per guidare le scelte strategiche e evitare errori del passato. È attraverso questa combinazione di innovazione e tradizione che possiamo costruire un futuro solido e competitivo.

Storicamente il Sud ha dovuto fare i conti con una serie di difficoltà strutturali che ne hanno rallentato lo sviluppo economico rispetto ad altre aree del Paese. La carenza di infrastrutture, il divario digitale, l'elevata disoccupazione giovanile e una burocrazia spesso troppo complessa rappresentano solo alcune delle sfide che conosciamo bene.

Tuttavia, non possiamo permetterci di essere prigionieri della narrazione del "Sud che non funziona". Se guardiamo oltre questi ostacoli, vediamo anche un territorio ricco di potenziale inespresso. E, soprattutto, un tessuto imprenditoriale che, nonostante le difficoltà, continua a innovare, a investire, a credere in un futuro migliore.

Credo, anzi ne sono convinto, che con il nostro impegno, possiamo trasformare il nostro territorio da un luogo spesso considerato in difficoltà a un simbolo di rinascita e opportunità, che sa guardare oltre i confini tradizionali, esplorando nuovi mercati e affrontando con coraggio le sfide di un’economia sempre più globale.

E allora ecco che la sfida non è soltanto quella di rimuovere gli ostacoli, ma anche e soprattutto quella di valorizzare i punti di forza dei nostri territori, scommettendo su settori strategici come il turismo, l'agroalimentare, l'industria culturale, l'innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale. Per farlo abbiamo bisogno di una visione di lungo periodo, di un impegno collettivo e di una classe dirigente capace di fare scelte coraggiose.

Un dato significativo ci offre fiducia e ottimismo: nel 2024 il Sud ha fatto registrare una crescita significativa del suo export, trainando il dato nazionale. Questo risultato è il frutto del lavoro, della determinazione e della capacità di innovare delle nostre imprese, che stanno riuscendo a posizionarsi sempre di più sui mercati internazionali.

Un esempio emblematico di questo dinamismo è la mia Puglia, dove mi onoro di rappresentare i Giovani Imprenditori di Confindustria. Qui, grazie alla lungimiranza delle nostre aziende e alla capacità di innovare, l’economia ha fatto balzi in avanti, costruendo un vero e proprio brand ‘Made in Puglia’ che è sinonimo oggi di agroalimentare di qualità, di turismo del lusso, di innovazione tecnologica.

Siamo nel pieno della quarta rivoluzione industriale. Tecnologie come l’intelligenza artificiale, la robotica, stanno trasformando profondamente il modo in cui lavoriamo. Il Sud Italia non può permettersi di rimanere ai margini di questa rivoluzione. Dobbiamo essere pronti ad accogliere il cambiamento, investendo in innovazione e nella formazione continua delle nostre risorse umane”.

Il tema del convegno quest’anno è il ruolo strategico dell’Italia nel Mediterraneo allargato e in generale nei paesi africani.

Mediterraneo, che come ha dichiarato il Presidente Riccardo di Stefano, non è solo un mare, ma un crocevia di civiltà, culture e oggi più che mai, un hub energetico di rilevanza strategica. La posizione geografica del Sud Italia ci colloca al centro di nuove rotte energetiche e di scambi internazionali che possono trasformare il nostro territorio in un nodo fondamentale per lo sviluppo energetico dell'Europa. Possiamo e siamo pronti ad essere protagonisti”.

(gelormini@gmail.com)

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