Consiglio Regionale unanime: condanna guerra e solidarietà al popolo ucraino

Il Consiglio Regionale approva all’unanimità la mozione unitaria di condanna all’azione di guerra del presidente russo Putin e di solidarietà al popolo ucraino.

Palazzo.Regione.Giallublu
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Il Consiglio regionale pugliase apre i lavori con un minuto di silenzio, per le vittime della guerra, e con l'approvazione all’unanimità della mozione presentata unitariamente, facendo sintesi delle mozioni presentate dai Gruppi di FdI, del Pd e del M5S, di condanna dell’azione di guerra del presidente russo Putin e di solidarietà al popolo ucraino.  

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Premesso che:

- la crisi Ucraina di queste ore, che sta destando grande apprensione e angoscia nella comunità internazionale, rappresenta uno degli eventi più drammatici della storia recente dell'Europa;

- l’invasione dell’Ucraina avviene in spregio ai valori fondamentali della nostra Costituzione, che ripudia ogni guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionale;

- non diversamente l’atto unilaterale di aggressione della Russia ai danni della Ucraina avviene in spregio al diritto internazionale, quale strumento di risoluzione giuridica deiconflitti, minando la pace e la stabilità dell’Europa;

- è necessario che la Comunità internazionale reagisca in termini proporzionali all’offesa a tutela della indipendenza e della inviolabilità dell’Ucraina, e allo stesso modo è doveroso che la politica Italiana concordemente predisponga una linea politica ed economica finalizzata a preservare gli interessi nazionali dagli inevitabili riflessi economici che comporterà la guerra russo — ucraina;

- nondimeno è necessario intervenire in termini di cooperazione internazionale per scongiurare la prevedibile catastrofe umanitaria ai danni della popolazione civile ucraina;

Con la mozione approvata, il Consiglio regionale impegna il presidente Emiliano e la Giunta regionale a:

1. rappresentare al Governo Nazionale la condanna  con ogni misura ed in ogni sede internazionale l’unilaterale aggressione militare perpetuata ai danni dell’Ucraina;

2. a far sentire al popolo ucraino la reazione e la solidarietà dei cittadini italiani e la più forte condanna morale e politica del presidente russo Putin e delle sue azioni di guerra;

3. a creare ogni possibile mobilitazione contro l’aggressione russa, per la pace e la garanzia del diritto internazionale in concorso con le altre istituzioni locali e con la società civile che si oppone al sopruso e alla sfida portata alla democrazia e alla convivenza dei popoli;

4. a richiedere al Governo italiano, agli Stati membri e alle istituzioni dell’Unione Europea di impegnarsi in un’iniziativa di contrasto dell’aggressione assumendo le misure necessarie, entro la reazione della comunità internazionale che l’Onu deve garantire e con un ruolo attivo nelle alleanze difensive a partire dalla NATO, perché l’invasione sia fermata, l’Ucraina sia liberata e si possa tornare all’applicazione degli accordi di Minsk e al rispetto degli accordi di Helsinki, ribadendo il principio fondamentale dell’inviolabilità delle frontiere;

5. a richiedere al Governo Nazionale di attivarsi affinché l’Europa e gli Stati membri coordinino un intervento umanitario per l’accoglienza dei profughi ucraini a seguito della guerra che sta flagellando la popolazione;

6. a richiedere al Governo Nazionale di garantire tempestivamente lo stato di rifugiati ai cittadini ucraini che ne facciano richiesta;

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7. a richiedere al Governo Nazionale di attivarsi per la messa in atto di un intervento europeo volto alla creazione di un fondo per introdurre meccanismi economici di compensazione, finalizzati a riequilibrare i danni che le singole nazioni europee subiranno per via delle sanzioni imposte alla Russia e delle conseguenti controsanzioni;

8. a richiedere al Governo Nazionale di creare una cabina di regia nella quale coinvolgere una rappresentanza delle aziende energivore e le governance dei colossi energetici (ENI — ENEL), per valutare soluzioni e proposte utili ad arginare i catastrofici effetti economici che si determineranno per via della crisi di approvvigionamento energetico da parte della Russia;

9. a richiedere al Governo Nazionale di intervenire prontamente incrementando la spesa attuale per il dispiegamento delle forze militari internazionali, garantendo il 2 per cento delle manovre finanziare per gli stanziamenti NATO.

“Ho espresso compiacimento per l'unanimità di intenti che la mozione di Fratelli d'Italia ha riscontrato da parte di tutto il Consiglio regionale - ha dichiarato Ignazio Zullo, capogruppo Fratelli d'Italia Regione Puglia - la nostra è un'assoluta e ferma condanna nei confronti di un'invasione che ci preoccupa. Fratelli d'Italia è atlantista e contro ogni forma di violenza, di invasione e del tentativo di reprimere - con la forza e con le armi - la libertà e la territorialità dei popoli e delle nazioni. Inoltre ho garantito, in qualità di capogruppo, il massimo contributo qualora ci fossero ulteriori iniziative concrete che vorranno andare in questa direzione. L'ho già fatto sostenendo la scelta di illuminare il Palazzo del Consiglio regionale e ho chiesto al presidente Loredana Capone di coinvolgerci e di tenerci informati delle prossime iniziative”. 

“L’approvazione all’unanimità della mozione con la quale il Consiglio regionale della Puglia ha condannato l’intervento militare del presidente russo Putin e ha espresso solidarietà al popolo ucraino è un segnale importante, ma non ci può esimere dal fare alcune riflessioni di carattere generale", ha affermato Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia.

"La geopolitica, come dimostra plasticamente la stringente attualità, è legata a filo doppio all’economia e dunque al sistema energetico. Costruire quindi un’autonomia del nostro Paese in questo settore, evitando una pericolosa dipendenza dagli umori e dai furori di qualche bellicoso leader mondiale - ha deto Bellomo - deve essere per tutti noi una priorità. Evitando battaglie politiche certamente legittime, ma che la storia espone oggi più che mai a una fragilità di prospettive che trova il suo fondamento nel pregiudizio ideologico"

"Non oso neppure immaginare come sarebbe stato il nostro presente e il nostro futuro immediato in assenza della TAP sul territorio pugliese. Tuttavia, come lo stesso presidente Draghi ha precisato, il protrarsi della crisi in atto potrebbe costringerci ad un salto nel passato, riattivando le centrali a carbone. Una prospettiva certamente peggiore di quelle ingiustamente avversate da un ecologismo barricadero privo di orizzonti".

"Condivido ogni riga, ogni parola, ogni virgola della mozione approvata - ha concluso Bellomo - ma invito dunque nello stesso tempo tutti i rappresentanti della politica regionale e nazionale ad essere concreti e ad accettare la sfida del futuro: rendere il nostro Paese totalmente autonomo rispetto a qualsiasi dipendenza energetica. Senza preconcetti, senza opposizioni chiuse in un radicalismo di sola contestazione e con uno sguardo rivolto finalmente alle risorse e alle potenzialità del nostro territorio”. 

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"La guerra scatenata da Putin contro l’Ucraina è un tragico errore. È un attacco alla democrazia contro il quale tutti abbiamo il dovere dì reagire", ha dichiarato il consigliere regionale Michele Mazzarano (Pd), “L’atrocità di quello che accade, vicino al cuore dell’Europa, ci spinge ad essere uniti e pronti a fare fronte all’emergenza umanitaria in corso. Se i bombardamenti russi non dovessero cessare, se il dialogo non dovesse prendere il sopravvento, dovremo essere pronti ad intervenire favorendo l’apertura dì corridoi umanitari, mettere in campo azioni dì solidarietà e dì sostegno per aiutare i civili e i bambini ucraini. La Puglia dev’essere in prima linea come sempre".

“Quella di Putin contro il popolo ucraino - ha continuato Mazzarano - è una guerra terribile e insensata sul piano militare e strategico, inaccettabile per la violazione degli accordi di Helsinki e Minsk, perché è in spregio del diritto internazionale e del buon senso. Le interdipendenze economiche tra l’Europa e la Russia creano ancora maggiore angoscia sugli esiti imprevedibili di questo folle conflitto. Non è certo la prima volta che venti dì guerra incrociano le nostre vite, dalle guerre balcaniche ai conflitti in Libia e in Iraq. Nelle precedenti occasioni però l’Europa è andata in ordine sparso e non è stata mai così unita, determinata e ferma come lo è oggi, con il chiaro intento dì favorire la resistenza dell’Ukraina."

“Se c’è una lezione che possiamo imparare da questa drammatica vicenda è che l’Europa non può più permettersi dì tergiversare su due scelte strategiche come la creazione dì un esercito comune ed il raggiungimento dell’autosufficienza energetica.“Un nuovo multilateralismo si può fondare non sul disimpegno ma su un nuovo protagonismo politico e militare dell’Unione europea - ha concluso Mazzarano - per difendere la democrazia e la libertà”.

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Una condanna ferma ed unanime quella espressa dall’intero Consiglio Regionale contro l’azione di guerra del presidente russo Vladimir Putin e di solidarietà al popolo ucraino.  Anche il Gruppo ‘Con Emiliano’, votando favorevolmente le mozioni congiunte di maggioranza ed opposizione, impegna il presidente Emiliano e la Giunta a promuovere una serie di iniziative per sostenere - oltre che moralmente anche materialmente - la popolazione colpita dai bombardamenti. 

"Insieme si può - ha affermato Giuseppe Tupputi, capogruppo 'CON Emiliano' - ma soprattutto si deve fermare la barbarie di questa assurda guerra".

Anche il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani ha detto: “No alla guerra, sì agli aiuti umanitari per il popolo ucraino. Ho condiviso con convinzione la mozione approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale, che condanna l’aggressione militare del presidente russo Putin ed offre piena solidarietà ai rifugiati in arrivo dall’Ucraina. Crediamo che si debba mettere in atto tutte le misure utili per ristabilire l’ordine e la pace, così come bisogna aprire le braccia per aiutare il popolo ucraino che sta vivendo un dramma terribile".

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"Ho immediatamente condannato l’attacco messo in atto dalle forze armate di Putin nel Donbass - ha ribadito Pagòiaro - perché sono contrario ad ogni forma di violenza e guerra, a prescindere dalle ragioni che possono scatenare queste reazioni e decisioni. Ho sempre creduto nella potenza della diplomazia, del dialogo e dell’ascolto, ed oggi ribadisco tutta la mia solidarietà alle vittime e a tutti gli ucraini che lottano per uscire dall’inferno scatenato dal fuoco russo”.

Da stanotte e il prossimo 6 marzo il palazzo di via Gentile s’illuminerà con i colori della bandiera ucraina, mentre all'interno sventolerà la bandiera della pace.

“Questo Consiglio Regionale – ha affermato la Presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone – non poteva che aprirsi con un pensiero sul conflitto in Ucraina. Non si possono usare mezze misure né giri di parole, la decisione del Presidente Putin è da condannare senza se e senza ma. Per questa ragione oggi, in apertura della nostra seduta, abbiamo votato all’unanimità una mozione che è stata presentata facendo sintesi delle mozioni pervenute da Pd, Fratelli d’Italia e 5stelle, e per questo ringrazio i capigruppo, in virtù della quale questa condanna è espressa con forza, e il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale e il presidente Emiliano a richiedere al Governo nazionale, tra le altre cose, di garantire tempestivamente lo stato di rifugiati ai cittadini ucraini che ne facciano richiesta".

"Dalla nostra Puglia, da sempre unita al popolo russo da una fratellanza anche spirituale, basti pensare al culto del Santo Patrono della Città di Bari, San Nicola, oggi si alza una voce che unisce istituzioni, cittadini, società civile: siamo contrari a questa azione di guerra a un popolo sovrano, siamo contrari alle guerre come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Ce lo dice anche l’art.11 della nostra Costituzione: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”.

“La nostra Europa - ha aggiunto la presidente – sta dimostrando fermezza e compattezza. Tutti i Paesi dell’Unione si stanno muovendo insieme nella direzione delle sanzioni verso la Russia e nel sostegno al governo e al popolo ucraino. La storia ci insegna che in ogni conflitto armato sono proprio i più innocenti a pagare il prezzo più alto, anche stavolta a farne le spese sono i civili, le persone comuni. Abbiamo bisogno che l’umanità torni ad essere la stella polare dell’agire anche degli attori internazionali".

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"Noi continueremo a essere presenti e vigili, consapevoli che delle guerre si conosce sempre la data di inizio, ma difficilmente ne si conosce la fine. Intanto, da stanotte e il prossimo 6 marzo, giornata in cui ricorre la Giornata dei Giusti dell'Umanità, istituita il 10 maggio 2012 dal Parlamento europeo e dedicata a mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona, rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani, il palazzo del Consiglio regionale s’illuminerà con i colori della bandiera ucraina,mentre all’interno sventolerà la bandiera della pace. Questa è una guerra che possiamo vincere solo restando uniti. Allora, come direbbe Don Tonino Bello se fosse qui: ‘In piedi costruttori di pace’”.

(gelormini@gmail.com)