Dimissioni Assessore Lopalco: commenti e note

Le note di Fratelli d'Italia e quella della Lega con i commenti sulle dimissioni dell'assessore Pier Luigi Lopalco.

PugliaItalia
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L'uno-due di Fratelli d'Italia Puglia a commento delle dimissioni dell'Assessore ala Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco, si esplicita nelle due note diffuse, a caldo.

La prina del capogruppo regionale, Ignazio Zullo: “L’assessore Lopalco non si dimetta, sfidi il presidente Emiliano sul terreno della buona politica e della buona amministrazione contro clientele e mercato delle vacche.Le dimissioni non si annunciano né si pongono nelle mani del Presidente, si protocollano e si è consequenziali".

"Lopalco, collega e amico che gode di tutta la mia stima personale e professionale - aggiunge Zullo - non avrebbe mai dovuto accettare la carica assessorile, perché è noto a tutti la natura totalitaria di Emiliano, troppo ubriacato del potere al punto da averlo utilizzarlo esclusivamente per il potere stesso, trasformando un sistema democratico in un sistema totalitario e tirannico. Un medico, per gli studi compiuti nel corso di laurea, avrebbe dovuto capirlo nei mesi di collaborazione con la Regione da consulente epidemiologo".

"A Lopalco consiglio di non dimettersi - conclude Zullo - ma di restare lì ed essere se stesso, di non essere signor Sì, di associarsi alle nostre battaglie per una sanità più organizzata, meno clientelare, più equa, più meritocratica, più economica ed efficiente. Lopalco resti Assessore ma senza seguire e senza coprire le scelte e i passaggi clientelari di Emiliano e senza adoperarsi a passerelle elettorali con Emiliano. Con doti tecniche, abbia il coraggio di sfidare Emiliano sul terreno della buona politica. Sarà Emiliano a sfiduciarlo e non lui a gettare la spugna!”."Per Emiliano - rinacara il capogruppo di FdI - gli assessori, i dirigenti, i consiglieri sono un orpello, utili quando conformi al signorsì. Esiste lui, il suo potere di acquisto, il suo volere di elevare e di distruggere cose, persone, professionalità e sistemi democratici. Ma, oggi Lopalco non può prendere le distanze dall'ospedale in Fiera quando invece lo elogiava nel momento in cui il gruppo di Fratelli d'Italia ne denunciava spreco di danaro, inopportunità e errore strategico di scelta. Non può ora contestare il mancato coinvolgimento quando invece si coinvolgeva egli stesso dentro e fuori dal Consiglio nella difesa di Emiliano per rintuzzare le nostre denunce politiche di malagestio e di mala organizzazione della sanità. E' un film che abbiamo già visto: nella precedente legislatura è capitato all'ex assessore all'Agricoltura Di Gioia, oggi tocca a Lopalco e domani può capitare a qualunque assessore purché più dell'etichetta di assessore, abbia a cuore amor proprio e rispetto della propria dignità".

La seconda, per comunicare l'iniziativa del Gruppo regionale FdI: “La vicenda delle date o minacciate dimissioni dell’assessore alla Sanità, Lopalco, merita chiarezza nell’interesse della salute di tutti i pugliesi. Per questo, nelle prossime ore, Fratelli d’Italia depositerà una richiesta di convocazione urgente di un Consiglio regionale monotematico sul tema. La questione, come è facile intuire, non può essere relegata a qualche ‘si dice’ o peggio ‘non detto’. Alla vigilia della possibile quarta ondata e con una Sanità pugliese che risente fortemente dell’agire del presidente Emiliano, che si muove fra opportunismo e ricerca consenso, la discussione collegiale diventa una garanzia per tutta la Puglia”.

"Tardive", definisce le dimissioni di Lopalco, Davede Bellomo capogruppo Lega Puglia: “Tardive, e motivate da scaramucce di partito atte a coprire i fallimenti sul campo. Apprendiamo che l’assessore Lopalco ha rassegnato le dimissioni,  come Lega Puglia  siamo certamente soddisfatti, ma solo in parte. In questi mesi abbiamo più volte invocato che la mozione di sfiducia nei confronti di Lopalco fosse discussa in Aula, visto che i numeri da noi presentati in Consiglio avevano ampiamente dimostrato la sua inadeguatezza".

"Avremmo quindi voluto che la decisione fosse scaturita da una presa di coscienza per i numerosi e palesi fallimenti decisionali in piena pandemia da Covid-19 - puntualizza Bellomo - speravamo che le dimissioni fossero la conseguenza di una improvvisa, quanto inaspettata autovalutazione della sua incapacità di gestione in quest’anno catastrofico per la Sanità pugliese; ma a quanto pare, era chiedere troppo!"

"Perché ci giunge voce - sottolinea ancora Bellomo - che la decisione sia stata una conseguenza di contestazioni interne alla maggioranza, insomma un atto motivato da scaramucce di partito che nulla hanno a che vedere con una concreta presa di coscienza dei suoi limiti gestionali.Alla fine, sono prevalse le manie di protagonismo dell’ex assessore e finalmente si gioca a carte scoperte. Si, perché le dimissioni presentate riguardano solo la carica da assessore, non da consigliere. Avremmo preferito che Lopalco tornasse a dedicarsi al suo lavoro tra vetrini e microscopi, ma a quanto pare, preferisce ancora giocare a fare il politico”.

Con altra nota il commissario regionale di Forza Italia, Mauro D’Attis, e il vice commissario, Dario Damiani, hanno commentato: “Le dimissioni dell’assessore Lopalco sono la cronaca di un fallimento annunciato. Come dimenticare la sua teoria della “tamponite” durante il picco dell’epidemia, che ha impedito di effettuare il tracciamento del contagio? Come dimenticare il flop iniziale della campagna vaccinale, le cui sorti sono state risollevate grazie all’intervento del Governo Draghi e al generale Figliuolo, che dispose l’affidamento dell’organizzazione alla Protezione Civile?".

"Come dimenticare - insistono D'Attis e Damiani - anche le numerose falle nella gestione della pandemia, a partire dai ritardi nell’attivazione delle Usca, le unità per l’assistenza domiciliare ai pazienti contagiati? Sono solo alcuni esempi della “gestione Lopalco”, mentre lui era impegnato a partecipare a programmi e dibattiti in televisione. Forse, rendeva meglio come opinionista che come assessore. Ed oggi, rassegna le sue dimissioni dopo una mitragliata di errori dal giorno del suo insediamento. Che dire, fummo facili profeti e i pugliesi non lo rimpiangeranno”.

(gelormini@gmail.com)

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Pubblicato in precedenza: "Caro Michele, sono un po' stanchino"... Le motivazioni ufficiali dell'addio