Dimissioni di Massimo Bray, commenti e riflessioni

PugliaItalia
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Anche se erano nell'aria, le dimissioni di Massimo Bray da Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Puglia, fanno notizia in particolare se abbinate a quelle - solo qualche settimana fa - dell'Assessore alla Sanità ed illustre epidiemologo, Pier Luigi Lopalco.

Tra i primi a commentarle, il conterraneo salentino e consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente Mrs: “Con le dimissioni di Massimo Bray da assessore alla Cultura e al Turismo, la nostra regione perde un riferimento competente e autorevole, per la promozione del suo straordinario patrimonio di bellezza, declinato nelle peculiarità delle sue diverse identità territoriali. Proprio identità e territori sono stati i due binari dell’azione di Massimo Bray che hanno coinciso in maniera perfetta con la mia visione di cultura e turismo. Con sensibilità e competenza fuori dal comune, ha voluto e saputo allargare la visione e gli orizzonti di sviluppo di due settori strategici per l’economia della nostra terra".

"In questo primo anno di legislatura, soprattutto in Commissione Cultura - ha aggiunto Pagliaro - Massimo Bray è stato il nostro interlocutore privilegiato, sempre disponibile e attento nell’ascolto, propositivo e capace di trasformare le idee in azione, muovendosi nei sentieri della burocrazia che ben conosce e governa, anche grazie alle sue esperienze amministrative pregresse di altissimo profilo".

"Con Massimo Bray ho condiviso fin dal principio l’idea che la Regione, a prescindere dalle specifiche competenze di ogni ente e istituzione, debba farsi cabina di regia di percorsi culturali e turistici di recupero e valorizzazione del nostro patrimonio spesso dimenticato e in abbandono, dal molo di Adriano a Lecce alla cittadella di Oria, dalle mura di Acaya alle torri medievali garganiche, dalla mozione per l’iscrizione del superbo barocco leccese nel patrimonio mondiale UNESCO alla proposta di valorizzare al meglio la statuetta di Zeus saettante trasferendola dal MarTa al museo archeologico di Ugento, dove fu rinvenuta sessant’anni fa. E poi l’obiettivo più alto: la mia proposta di legge per l’istituzione della Fondazione Tito Schipa, per rendere omaggio alla memoria dell’immenso tenore che ha portato il bel canto nel mondo e ha lasciato un’eredità spirituale e materiale, di cui Lecce può andar fiera e che ha il dovere di eternare. Un progetto a cui se ne affiancano altri, come la creazione di percorsi di promozione del turismo esperienziale e di trasformazione".

"Il confronto con Massimo Bray - ha concluso Pagliaro - è sempre stato costruttivo e proficuo. Per questo voglio dirgli grazie, per il garbo e l’educazione con cui si è sempre approcciato e per la collaborazione preziosa che ha sempre offerto. Rispetto la sua decisione, di certo ponderata, e spero di poter tornare ad incrociare le nostre strade che portano ad un traguardo comune: dare valore al giacimento culturale, storico e immateriale che merita di essere messo a frutto per la crescita di una regione meravigliosa dalle potenzialità ancora non espresse a pieno”.

Anche la capogruppo del M5S e consigliera delegata al turismo, Grazia Di Bari, è intervenuta sulle dimissioni dell’assessore Bray.: "Voglio ringraziare l’assessore Massimo Bray per il suo lavoro e per essere sempre stato aperto al dialogo con le forze di maggioranza e opposizione. Lo scorso anno grazie alla sua sensibilità è stata inserita nel bilancio di previsione la nostra proposta per lo stanziamento di 300mila euro per gli interventi per la valorizzazione del patrimonio Unesco in Puglia. I siti Unesco pugliesi di Castel del Monte, dei Trulli di Alberobello, del Santuario di San Michele Arcangelo e della Foresta Umbra costituiscono un patrimonio straordinario per lo sviluppo delle politiche turistiche della Puglia, in grado sia di arricchire l’offerta che di promuovere la destagionalizzazione".

"Da delegata al turismo in questi mesi di lavoro più a stretto contatto l’ho conosciuto meglio e avevamo cominciato a pensare insieme ad alcuni progetti, per continuare a far crescere la Puglia. Comprendo i motivi che lo hanno costretto al passo indietro e gli auguro il meglio. Sappiamo che continuerà a dare il suo contributo, sempre prezioso, per valorizzare il patrimonio della nostra Regione. Come Movimento 5 Stelle metteremo ancora più energie e impulso nelle proposte legate al mondo della cultura e del turismo, perché riteniamo che ci sia ancora tanto da fare in questo settore, a cominciare da quelle politiche e da quei progetti che incrociano futuro, consistenza e sostenibilità con i contenuti del PNRR. A cominciare dai progetti di digitalizzazione, dal 'turismo delle radici' e da percorsi di sinergia, che mettano a sistema quei poli che ora agiscono singolarmente. La Puglia - ha concluso Di Bari - deve essere sempre trainante su cultura e turismo e grazie anche al nostro contributo lo sarà”.

In altra nota diffusa il Consigliere regionale del PD, Maurizio Bruno, ha ribadito: “A Massimo Bray vorrei dire solo grazie. La sua scelta di lasciare la carica di assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Puglia per motivi di salute non va discussa, ma solo accettata. Anche se, lo confesso, davvero con dolore. Perché Massimo Bray non è solo una delle persone più preparate, disponibili, generose, umane e brillanti che io abbia mai conosciuto, ma è un cultore della cultura come pochi ne esistono in Italia. Una mente al servizio del nostro Stato, del nostro patrimonio e del nostro Paese che tanto ha dato e spero potrà ancora dare". 

"Per la Puglia, Massimo Bray  resta e resterà un punto fermo - ha concluso Bruno - su cui spero potremo sempre fare affidamento. A lui va il mio più sincero ringraziamento per lo straordinario lavoro svolto fino a oggi e l’augurio di superare il prima possibile quelle difficoltà personali che oggi costringono la nostra Regione a privarsi di una simile, luminosa personalità. In bocca al lupo assessore e grazie ancora”

(gelormini@gmail.com)

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Pubblicato sul tema: Massimo Bray decide per le dimissioni: 'Scelta sofferta, ma necessaria'