Elezioni Bari, l’allungo dell'assessore Pietro Petruzzelli

L'assessore del comune di Bari, Pietro Petruzzelli, rilancia la sua candidatura a Palazzo di Città anche per stimolare la coalizione centrosinistra a decidere.

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I bizantinismi per provare a trovare la quadra che spariglia sul nome di Michele Laforgia o puntare tutto sulla figura più istituzionale e moderata di Vito Leccese continuano ad arrovellare gli sforzi del centrosinistra barese. Ed allora, ecco l’allungo a sorpresa di Pietro Petruzzelli che rompe gli indugi e, forse anche per pungolare decisioni latenti e dannose nel ritardo accumulato, lancia la sua candidatura a Palazzo di Città con una raccolta firme a supporto dell’iniziativa.

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L’annuncio dell’assessore in una conferenza stampa sul waterfront di San Girolamo: una decisione presa in completa autonomia, senza alcuna intesa - difficile, infatti, immaginarla - con i segretari del Pd, Domenico De Santis e Gianfranco Todaro.

“La mia non è un’autocandidatura - ha dichiarato Petruzzelli - ho seguito le regole del Partito Democratico e della coalizione. Io chiedo al mio partito dopo due mesi dall’ultima assemblea cittadina di portare al tavolo della coalizione la mia candidatura. Due mesi fa abbiamo sospeso le nostre candidature, abbiamo deciso di mettere avanti a tutto la coalizione. Due mesi dopo, possiamo dire che non ha portato il risultato sperato. È giusto rivedere quella scelta e chiedo che venga riconvocata quell’assemblea cittadina”.

“Il Pd decida chi sono i suoi candidati e si faccia sintesi. Bisogna riprendere da dove abbiamo interrotto – ha ribadito Petruzzelli - quando il cuore non va più bene, gli si dà una scossa elettrica. Ecco, questa è una scossa elettrica per Bari, per il Partito Democratico e per tutta la coalizione”.

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“Non so se avrò il supporto di tutto il Pd, nell’assemblea in cui congelammo le nostre candidature avevo la larga maggioranza. Torniamo in assemblea e verifichiamo i numeri - e sulla sua forza elettorale aggiunge - in queste settimane sono stato avvicinato da tanti iscritti e simpatizzanti che mi riconoscono in me un punto di riferimento. Ed è lo stesso quello che emerge dai sondaggi”.

“Non è mia intenzione rompere col Pd, ho contribuito a fondarlo. Mi candido secondo le regole interne. Non so se ci saranno altri nomi, però se ci saranno le primarie parteciperò. Penso sia uno strumento di sintesi per tenere unita la coalizione che è lo spirito di quell’assemblea in cui facemmo indietro”.

“Laforgia è un profilo autorevole, sono pronto a confrontarmi con lui alle primarie e con tutti coloro i quali vorranno farlo. Per me è importante che il Pd porti la mia candidatura al tavolo della coalizione”.

Nel comunicato per la raccolta firme si legge: “Nel 2004 incominciava a fiorire la primavera barese, la rinascita di un capoluogo che fino a quel momento rappresentava un punto indefinito sulla cartina geografica della lunghissima Puglia. Da allora sono passati 20 anni, e quel cambiamento che tutti noi ci auguravamo è diventato nel corso degli anni uno dei principali attributi della città di Bari. Il merito va sicuramente alla capacità dell’amministrazione Emiliano, a cui è seguita l’amministrazione Decaro (due sindaci poco più che quarantenni) di modificare profondamente il rapporto tra Bari e i suoi abitanti, risvegliando in questi ultimi un inedito senso civico, la voglia di riappropriarsi degli spazi urbani, la consapevolezza di appartenere a una comunità e a una città che punta al futuro ponendosi in una posizione di spicco non solo nel sud della penisola”.

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“Questa storia - aggiunge Petruzzelli - non può finire qui. Il progetto di una Bari radiosa e attrattiva deve andare avanti con chi l’ha vissuto e con chi ha fatto parte di questo processo innovativo e di cambiamento. Per questo mi candido a sindaco della mia città, la città che amo di più al mondo, perchè vorrei vederla ancora più moderna, più energica, più accogliente fra 10 anni, quando io avrò 58 anni e potrò orgogliosamente dire di aver donato le mie energie migliori a Bari, il posto nel mondo che tanto mi ha dato fino ad oggi”.

“Vi chiedo dunque di sostenermi solo con una firma per far capire che con me ci sono tante cittadine e tanti cittadini che ho incontrato per le strade di tutti i quartieri, nelle riunioni di condominio a cui ho partecipato, alle feste di piazza in cui ho riso con tanti amici. Grazie, siamo solo all’inizio di questo percorso e sono già molto felice di percorrerlo con tutti voi”.

(gelormini@gmail.com)