'Exultet Festival' il Medioevo in musica, Bari 21-27 Aprile
Dalla volontà di valorizzare questi preziosi manufatti e il patrimonio culturale che essi rappresentano, nasce l’idea dell’Exultet Festival Bari.
Gli Exultet, tra le opere più preziose in mostra permanente nel museo diocesano di Bari-Bitonto, rappresentano un elemento distintivo della storia e della cultura della città di Bari.
Si tratta di rotoli liturgici che annunciano il mistero della Risurrezione del Cristo e la redenzione dell’intera umanità. Le pergamene venivano srotolate, durante il canto dell’annuncio della Pasqua, dall’alto dell’ambone, dando la possibilità ai fedeli di seguire il significato delle parole del canto liturgico attraverso le immagini.
Sono 28 in totale, al mondo, i rotoli sopravvissuti: di cui 7 - ovvero un quarto di essi - custoditi in Puglia. Tre Exultet presso il Museo Capitolare di Troia (Fg) e Tre Exulet + un Benedizionale nel Museo Diocesano di Bari.
Gli Exultet I, II, III e il cosiddetto ‘Benedizionale di Bari’ costituiscono un unicum dell’età medievale, che caratterizzò la cultura latina dal X al XIII secolo nell’area beneventana; sono stati realizzati a Bari, quasi certamente nello scriptorium della Cattedrale o in quello del monastero di San Benedetto, e si distinguono tra i ventotto rotoli a noi pervenuti in tutta Italia, soprattutto per la loro qualità iconografica.
La scrittura utilizzata nei manoscritti, denominata "Beneventana Bari-type", era propria degli scriptoria della Città di Bari. Anche il testo del preconio pasquale nell’Exultet I è differente da quello franco-romano, ancora oggi in uso: contiene, infatti, la variante beneventana dell’inno. In particolare, la nota distintiva del testo beneventano è costituita dall’attestazione di un articolato elogio delle api, decantate come simbolo di fecondità verginale, che richiama la verginità feconda di Maria.
Accanto agli Exultet, nel Museo diocesano è custodito anche il rotolo del Benedizionale, che contiene la benedizione del fuoco e dell’acqua secondo il rito beneventano, nel quale il canto del preconio pasquale e la benedizione del fuoco e dell’acqua si collocavano insieme dopo la liturgia della Parola.
Dalla volontà di valorizzare questi preziosi manufatti e il patrimonio culturale che essi rappresentano, nasce l’idea dell’Exultet Festival Bari, che aspira ad essere uno spazio culturale aperto, capace di interpretare non solo i diversi linguaggi (letterario, musicale e iconografico) utilizzati nei testi antichi, ma anche di intersecare la cultura contemporanea.
Il Festival ha visto il coinvolgimento propositivo di alcune istituzioni del territorio, che condividono con l’Arcidiocesi il desiderio di approfondire la comprensione della storia del nostro passato, e insieme, valorizzare le manifestazioni contemporanee della nostra cultura.
Il Messaggio dell’Arcivescovo di Bari-Bitonto
Con grande gioia diamo avvio al Festival dedicato ai preziosi rotoli dell’Exultet custoditi nel Museo Diocesano di Bari. In questa settimana ricca di eventi, siamo invitati a riflettere sulla profondità della nostra storia e sulla vitalità della fede che ha permeato la nostra comunità nel corso dei secoli.
I rotoli dell’Exultet rappresentano un tesoro inestimabile della cultura cristiana e incarnano una delle forme più elevate dell’arte medievale. Attraverso la loro elegante calligrafia, i vividi colori e le illustrazioni ricche di simbolismo religioso e civile, questi rotoli ci offrono uno sguardo privilegiato sulla devozione e la genialità di chi li ha prodotti.
In questo tempo pasquale, lasciamoci guidare dai nostri Exultet, testimonianza di una fede autentica e di popolo nella Risurrezione di Cristo. Possiamo immergerci nella profondità della spiritualità medievale e cogliere gli echi di una fede viva, pulsante e quotidiana, ispiratrice di straordinaria bellezza.
Desidero quindi esprimere il mio sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno dedicato tempo ed energie per rendere possibile questo evento, così come a coloro che condivideranno le loro conoscenze e il loro talento con conferenze, concerti e visite guidate. Un ringraziamento particolare va anche alle istituzioni che hanno collaborato con la Diocesi per realizzare questo Festival, a conferma del valore della cooperazione nella promozione della cultura.
Incoraggio tutti a partecipare attivamente agli eventi in programma e auspico che possiamo trarne ispirazione e arricchimento per una esperienza significativa per l’intera comunità.
✠ Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto
(gelormini@gmail.com)