Feste patronali in Puglia, tutela e valorizzazione con legge regionale
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la modifica alla legge regionale che valorizza le Feste Patronali.
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la modifica alla legge regionale n. 17/2013 con la quale si intende valorizzazione le feste patronali, gli usi, i costumi, le consuetudini e le attività tradizionali della popolazione residente sul territorio.
La Regione, in attuazione dell’art. 2 del proprio Statuto, riconosce, valorizza e sostiene le feste patronali, in quanto espressione del patrimonio culturale immateriale regionale, riconoscendone la funzione culturale, sociale, identitaria, nonché la funzione di valorizzazione territoriale anche in termini di attrattività e di destagionalizzazione turistica.
La Regione inoltre con questa iniziativa legislativa, riconosce, valorizza e sostiene le feste patronali, quali feste liturgiche, correlate con la pietà popolare, dedicate ai Santi Patroni e ai Co-Patroni venerati nei Comuni della Puglia, connotate da antiche consuetudini e da altre attività di carattere culturale e approvate dall’Ordinario Diocesano.
Sarà istituita una specifica sezione dell’inventario del patrimonio culturale immateriale pugliese, dedicata alle feste patronali, recante anche le modalità con le quali le Diocesi richiedono l’inserimento della festa patronale nell’inventario e nel relativo calendario regionale. La norma ha ottenuto grande apprezzamento dalla Conferenza episcopale pugliese.
Sarà istituto altresì il calendario regionale delle feste patronali per una programmazione e promozione coordinata con le altre attività di valorizzazione territoriale e dei patrimoni culturali materiali e immateriali, specificando denominazione, durata, luogo, data di istituzione o riconoscimento, attività culturali connesse e altre specifiche indicazioni per ciascuna festa, quali ad esempio la denominazione ed il soggetto organizzatore, da individuare in ogni caso negli Enti Ecclesiastici preposti alla festa. Per iniziare è previsto uno stanziamento di 400 mila euro.
“Dopo i grandi sacrifici umani, sociali ed economici compiuti durante gli anni della pandemia da tutti i volontari e i comitati festa - ha commentato la Presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone - in Consiglio regionale abbiamo finalmente approvato la legge sulle feste patronali, che valorizza e tutela questa enorme patrimonio”.
“Le feste patronali da sempre raccontano l’anima delle comunità, valorizzano e rafforzano lo spirito identitario, nel tempo diventate anche occasione di attrazione per visitatori e turisti - ha aggiunto - la legge approvata riconosce, valorizza e sostiene quello che rappresenta un grande patrimonio culturale, sociale e religioso dei nostri paesi. Ringrazio per il lavoro svolto i presidenti della sesta Commissione e tutti i componenti nonché la conferenza episcopale e gli uffici”.
“Con l’approvazione della Legge per la valorizzazione e il sostegno delle feste patronali (“Modifiche alla L.R. n. 17/2013 per la valorizzazione delle feste patronali, degli usi, dei costumi, delle consuetudini e delle attività tradizionali della popolazione residente sul territorio”) - ha dichiiarato la presidente della Commissione Cultura della Regione Puglia, Lucia Parchitelli - scriviamo una bellissima pagina per la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale della nostra Regione. Una Legge che va a sostenere i tanti Comitati Festa Patria che in Puglia faticano a portare avanti queste bellissime tradizioni, e che mira a tutelare e promuovere le feste patronali riconoscendone la funzione culturale, sociale e identitaria per le comunità locali".
"Tra le principali misure che abbiamo previste nella nuova Legge, la creazione dell’inventario regionale delle feste che consentirà di avere una programmazione unitaria di tutti gli eventi, e il sostegno economico alle Feste Patronali, in particolare per quanto riguarda l’allestimento di luminarie e cassa armonica, la contrattualizzazione delle bande musicali della tradizione pugliese e gli allestimenti di fuochi pirotecnici. Un supporto concreto alle comunità locali e ai Comitati coinvolti nell'organizzazione, nel pieno rispetto del valore culturale e spirituale delle Feste dedicate ai Santi Patroni".
"Ringrazio i colleghi commissari e il collega Donato Metallo, che mi ha preceduta alla presidenza della VI Commissione, per il lavoro corale che abbiamo svolto; così come ringrazio tutti gli operatori delle feste patronali per la collaborazione, e la Conferenza Episcopale Puglia che ha speso parole di elogio per la nostra iniziativa legislativa".
"Sono orgogliosa di aver raggiunto questo traguardo - ha concluso Parchitelli - che mi ha vista fortemente impegnata nel sostenere le nostre comunità locali; un atto dovuto alla Puglia che con le proprie tradizioni promuove un patrimonio culturale tanto amato in ogni parte d’Italia e del mondo”.
Anche la consigliera del M5S, Antonella Laricchia, ha commentato il provvedimento: “Finalmente in consiglio regionale è stata approvata la proposta di legge per la tutela e la valorizzazione delle feste patronali, sottoscritta da tutti i componenti della VI Commissione. Un tema per cui mi sono impegnata dalla scorsa legislatura, quando avevo presentato un’apposita proposta di legge, dopo aver ascoltato gli operatori del settore. Oggi abbiamo ottenuto un risultato, a cui abbiamo lavorato per anni, per sostenere un patrimonio inestimabile della nostra regione".
"Le feste patronali caratterizzano infatti la Puglia, attirando turisti da tutto il mondo. Ora auspichiamo che la Giunta approvi al più presto il regolamento attuativo per rendere operativa la legge entri la fine della legislatura. Con il regolamento sarà possibile stabilire criteri chiari per l’erogazione dei contributi, in modo da evitare una eccessiva parcellizzazione delle risorse, e si potranno individuare in ogni Provincia feste per cui prevedere contributi ulteriori per la sicurezza".
"La dotazione finanziaria inizialmente prevista è di 400.000 euro, ma i consiglieri Casili e Di Gregorio hanno dato già la disponibilità per definanziare loro norme, per cui erano state stanziate apposite somme in bilancio, e rendere più cospicuo l’importo da destinare alla legge. Parliamo di una opportunità importante per i territori, e non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo prezioso”.
(gelormini@gmail.com)