Francesco è vivo! E sorride dalla
Basilica di Santa Maria Maggiore

Francesco è vivo! Questa la percezione diffusa dopo il passaggio emozionante e suggestivo, della papamobile con la bara, tra gli scorci più identitari di Roma.

di Antonio V. Gelormini
PugliaItalia

Francesco è vivo! Questa la percezione diffusa dopo il passaggio emozionante e suggestivo, tra gli scorci più identitari di Roma. Questo è quanto afferma con gioia una coppia di giovani sposi, arrivata dalla Basilicata, testimoniando il sentimento comune in piazza Santa Maria Maggiore, ma non solo.


 

Funerali da Papa e sepoltura da Vescovo di Roma. Sta tutto in questa scelta meditata e dettata da profonda coerenza, con incisiva lungimiranza, il lascito pastorale di un Papa venuto dalla Fine del Mondo, che conosceva bene l’animo umano e che ha incarnato, fino in fondo, la missione non facile di successore di Pietro e vicario di Cristo sulla Terra.


 

Quella papamobile con la bara di Francesco per le vie di Roma è la rappresentazione della Chiesa in uscita, ripetutamente esortata dal ‘Papa guaranì’, nonché la conferma che la Chiesa è quella che si trova fuori dalle Mura Vaticane: tra gli ultimi, i poveri, i carcerati, i reietti, gli emarginati e le periferie di tutti i giorni.

E’ tornato, e questa volta per rimanerci per sempre, nella Basilica dedicata alla Madonna: quella della Neve e quella Salus Populi Romani - dopo aver trovato conforto nella camera a Santa Marta in quella Odegitria e meridiana, che indica la via - perché anche il Padre Santo più vicino a quello Celeste ha bisogno dello sguardo e delle attenzioni di una Madre.


 

E’ la Basilica più legata all’idioma iberico, avendo come Protocanonico onorario di diritto il Re di Spagna e sarà in compagnia di altri Pontefici, tra cui Clemente VIII, Sisto V e Onorio III: il Papa più magnanimo con Federico II (Puer Apuliae). Oltre ad essere accolto tra le 21 colonne e vetrate del lato sud, pari alla somma delle lettere ebraiche che formano il nome di Dio. A qualche metro dalla lapide funeraria della Famiglia Bernini con incisa l’iscrizione: “Nobile famiglia Bernini qui aspetta la Resurrezione”. 

“Il Papa dorme e pensa a voi!” cantavano gli Squallor in un loro celebre motivo musicale degli anni 80, ed è quello che ci piace immaginare continui a ripetere FRANCISCUS a tutti noi, col sano e balsamico buonumore, a cui era particolarmente affezionato e che non perdeva occasione di stimolare, col regalo - soprattutto ai politici -  della Preghiera del Buonumore di San Tommaso Moro.

Ben sapendo che la scelta di Santa Maria Maggiore ha anche una radice affettiva, devozionale e di salda appartenenza, legata alla sua vocazione e formazione da gesuita: in questa Basilica - precisamente nella Cappella Sistina (Sisto V) - il giovane Ignazio di Loyola, il fondare dell’Ordine, celebrò la sua prima messa.

(gelormini@gmail.com)

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