Gargano, ritrovati resti umani in un pozzo di San Marco in Lamis
I resti rinvenuti dai Carabinieri in un pozzo di San Marco in Lamis, potrebbero appartenere a Angelo Tricarico scomparso da San Nicandro Graganico 11 anni fa.
di Ines Macchiarola
Rinvenuti all'interno di un pozzo resti umani compresi di scatola cranica. E' quanto emerge dalle indagini condotte dalla Compagnia dei Carabinieri di San Giovanni Rotondo rispetto ai rilievi effettuati sull'appartenenza in vita riconducibile verosimilmente ad Angelo Tricarico, 27enne scomparso il 19 agosto 2013 dal comune di residenza di San Nicandro Garganico.
Stando alle prime ricostruzioni delle cronache dell'epoca, Tricarico si sarebbe allontanato da casa senza dare giustificazioni. Dopo la denuncia della moglie, immediate scattarono le ricerche avviate dai Carabinieri con l'ausilio di un elicottero dell'Arma e dei volontari della Protezione Civile.
A seguito della perlustrazione di una zona di periferia spesso frequentata dal giovane, le perlustrazioni condotte dal nucleo speleo-alpino-fluviale del Comando dei Vigili del Fuoco portarono ad un epilogo negativo.
Ad 11 anni dalla scomparsa, si riapre una ferita che aveva lasciato sotto shock un piccolo centro montano, dove si conosco tutti, o quasi. “Tricarico è alto 1 metro e 65 cm circa, occhi e capelli castani, corporatura normale. In paese è conosciuto anche con il soprannome "Pinciajoul". Chiunque abbia notizie del 27enne o lo abbia visto nelle ultime ore è pregato di contattare la stazione dei carabinieri”. Questi i messaggi di allerta divulgati anche a mezzo stampa, quando i servizi digitali e le informazioni online non consentivano ancora una disseminazione capillare come quella registrata, negli ultimi anni, ovvero in epoca di trasformazione digitale e con il più largo accesso ai servizi e alle informazioni da parte di una platea sempre più ampia ed eterogenea.
Secondo quanto riporta la nota del Comando della Compagnia locale di San Giovanni Rotondo: “Le prime ipotesi, in considerazione del luogo di rinvenimento, fanno ritenere verosimile la riconducibilità a TRICARICO Angelo, all’epoca 27enne, scomparso nell’agosto del 2013 dal comune di San Nicandro Garganico, di cui non si hanno avuto più notizie”.
E ancora, “Non si esclude al momento alcuna ipotesi, anche se quella più accreditabile è che la persona abbia subito un’aggressione, in considerazione dei segni evidenti di ferite da oggetto contundente scoperti sulle ossa. Si presuppone - conclude la nota - che l’evento delittuoso possa essere avvenuto anche in altro luogo rispetto a quello del ritrovamento dei resti umani, il cui originario corpo, sia poi stato volutamente occultato all’interno di quello che in passato era un pozzo pieno d’acqua, al fine verosimile di nascondere le prove del delitto compiuto”.