Granoro tra i fondatori della 'Filiera Pasta' col progetto 'Dedicato'
Anche il pastificio pugliese Granoro nel progetto finalizzato a tutelare e valorizzare la pasta di qualità prodotta in Italia.
Il Pastificio Granoro rilancia con forza il proprio impegno per la produzione di pasta di qualità 100% Made in Italy con l’ingresso in “Filiera Pasta”, il “patto” presentato a Roma presso il Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare, voluto da Filiera Italia, associazione che punta a sostenere e valorizzare il cibo 100% italiano, finalizzato a tutelare l’intero settore italiano della pasta e valorizzare il Made in Italy di qualità.
L’iniziativa, che vede scendere in campo produttori (diversi i pastifici coinvolti) e agricoltori del settore pastario, nasce con l’obiettivo di superare le divisioni e di combattere l’insidia, sempre maggiore, rappresentata dalla delocalizzazione produttiva in atto da anni in diversi Paesi del mondo e il trasferimento di tecnologie che rischiano di insidiare il primato mondiale italiano nella produzione della pasta anche a causa dei minori costi di produzione.
Accanto alla specificità della produzione italiana di pasta, Filiera Pasta si propone di combattere con forza il fenomeno dell’italian sounding, puntando alla qualità delle materie prime e dei metodi produttivi.
Per il Pastificio Granoro l’adesione a Filiera Pasta è un passaggio doveroso e naturale, che sposa in pieno la scelta dell’azienda a puntare sui contratti di filiera per la produzione di pasta di qualità con grano 100% italiano. Sin dal 2010, l’azienda di Corato (BA), ha intrapreso il progetto “Dedicato”, un percorso di aggregazione che prima ha coinvolto il settore primario (le aziende cerealicole pugliesi) portandolo a produrre grano duro di alta qualità per la produzione della propria pasta.
"Abbiamo dato vita, in tempi non sospetti, ad un progetto che è un vero e proprio modello virtuoso – ha spiegato Giandomenico Marcone, Responsabile Acquisti del Pastificio Granoro - e contribuisce a dare slancio alla cerealicoltura pugliese, remunerando il grano con un prezzo garantito, a cui si aggiungono premialità legate ai livelli di qualità del grano".
I numeri della Filiera “Dedicato” hanno premiato in questi anni Granoro che oggi aggrega oltre 350 aziende agricole, produce circa 25.000 tonnellate di grano duro di qualità totalmente ottenuto in Puglia, da cui produce circa 13.000 tonnellate di pasta all’anno.
"Abbiamo stretto accordi diretti di coltivazione – racconta Marina Mastromauro, Amministratore Delegato del Pastificio Granoro - in cui ci impegniamo a pagare un prezzo maggiorato rispetto al mercato, ma anche a offrire supporto e consulenza chiedendo in cambio garanzia di una fornitura di qualità. Con il nostro progetto di filiera assicuriamo la salvaguardia del valore e una sua equa redistribuzione riducendo il numero di intermediari. Infine, intersecando l’agricoltura con la ricerca aiutiamo la filiera a crescere".
All’interno di Filiera Italia, quindi, nasce Filiera pasta: con l’obiettivo di tutelare l’intero settore italiano della pasta e valorizzare il Made in Italy di qualità, proprio nel momento storico in cui sale l’import in Italia con 1,5 miliardi di chili di grano straniero per produrre la pasta, di cui quasi un terzo proveniente da Turchia (e quindi indirettamente Russia) e Kazakistan. Arriva dunque la costituzione di una realtà che risponde alla necessità di creare una nuova struttura finalizzata a rafforzare la tutela degli interessi dell’intera filiera della pasta e promuovere la sua distintività nel mercato nazionale e mondiale, quando continuano a crescere gli acquisti all’estero di pasta Made in Italy fatta in Puglia del 9% nel primo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, trainati dalla tendenza dei consumatori mondiali a cercare prodotti fatti in Italia.
Altro fondamentale obiettivo, è quello di spiegare al consumatore che spendere qualche centesimo in più quotidianamente per un prodotto italiano di migliore qualità conviene e aiuta ad assicurare una più equa ripartizione del valore aggiunto tra le varie fasi della filiera a partire dalla produzione agricola nazionale.
“Rappresentare e tutelare gli interessi di intere filiere agroalimentari - commenta Ettore Prandini, presidente Coldiretti - che fondano la loro attività produttiva sulla qualità e sul legame tra innovazione e tradizione - a partire dalla pasta per la quale il nostro Paese vanta la leadership mondiale con un fatturato complessivo che ha superato i 6,3 miliardi di euro - non è solo il primo obiettivo di Filiera Italia, bensì quello di tutte quelle aziende storiche italiane che per preservare l'arte della produzione della pasta italiana e promuovere il made in Italy di alta qualità in Italia e nei mercati esteri decidono di fare sistema”.
“Con Filiera pasta - dichiara Vincenzo Gesmundo segretario generale Coldiretti - l'Associazione Filiera Italia realizza anche nel settore del grano e della pasta fondamentale per il nostro made in Italy, quella alleanza tra agricoltori e industrie di trasformazione già realizzata in altre filiere. Rilancio e valorizzazione del grano italiano, contratti di filiera che assicurino un'equa ripartizione del valore aggiunto, comunicazione e promozione per differenziare sul mercato internazionale questo prodotto distintivo da quello omologato ed Italian sounding. Questi i valori alla base della neonata organizzazione di Filiera Italia”.
"In uno scenario dove la globalizzazione dei mercati porta con sé grandi opportunità, ma anche rischi di omologazione degli alimenti - spiega Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia - le aziende del comparto che credono nelle proprie specificità intendono puntare sulla riconoscibilità e sul valore premium della pasta italiana nei mercati internazionali, anche per contrastare la concorrenza sempre più diffusa e agguerrita di prodotti a basso costo realizzati in Turchia, Spagna etc."
"Per questo lanciamo insieme al ministro Lollobrigida la nascita di un nuovo strumento organizzativo all’interno della compagine associativa di Filiera Italia che mira a realizzare attività e iniziative di formazione, supporto tecnico verso i propri soci, sensibilizzazione, ricerca e sviluppo, tutela e valorizzazione della filiera. E soprattutto rappresentanza , tramite Filiera Italia, ai tavoli istituzionali nazionali ed europei".
"Un impegno – prosegue Scordamaglia - che ha portato diversi produttori a investire nella differenziazione dei propri prodotti, qualificando e rivitalizzando l'offerta verso i consumatori, tanto con riguardo ai metodi di lavorazione certificati, quanto alla selezione delle materie prime e fino alla etichettatura 'residui zero'".
(gelormini@gmail.com)