'I Rosoni di Puglia': Armonie in Codice per Canti di Luce

Prosegue il percorso di coinvolgimento delle comunità locali relativo al progetto 'I Rosoni di Puglia' per l'Unesco: l'abbinamento alla Musica e ai Compositori.

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Cantare la luce - la risurrezione - l’inter-religiosità attraverso il più universale dei linguaggi: la musica. Un canto di lode ricamato sui principi basilari di quel linguaggio: gli stessi che ispirarono il Sommo Poeta nella costruzione ritmica o metrica della Divina Commedia.

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Tra una ‘Marcia alla Turca’, una ‘Toccata e Fuga’, un ‘Requiem’ e un ‘Crepuscolo degli Dei’ con Antonio V. Gelormini (Presidente della Compagnia degli Exsultanti e del Comitato Promotore 'I Rosoni di Puglia' per l'Unesco), mattatore della serata è stato Giandomenico Vaccari (già Sovrintendente del Teatro Petruzzelli e attualmete Direttore Artistico al Politeama Greco di Lecce), che ha reso sostenibili gli accostamenti dei Rosoni dell’asse portante del progetto “I Rosoni di Puglia” per l’Unesco a tre grandi compositori: pilastri insostituibili della storia della Musica:

- Troia a Wolfgang Amadeus Mozart - Gli arabeschi

- Ostuni a Johann Sebastian Bach - Canone e contrappunto

- Otranto a Wilhelm Richard Wagner - Il leitmotiv

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Il profeta, il tessitore innovatore e l’evangelizzatore musico-teatrale incastonati dalla narrazione di Vaccari nel passaggio di testimone, o meglio del LA, da un Rosone all’altro conseguenziale a quello staminale tra Guido D’Arezzo e Dante Alighieri.

Dalle stelle incrociate e arabescate del Rosone di Troia all’Ostensorio col rincorrersi delle ore di quello di Ostuni, nell’esaltazione del Sol invictus preceduto dal Crepuscolo che ne guida il carro del mattino di Apollo.

Fino al Rosone di Otranto: il primo a vedere il sole ogni mattina, essendo il lembo d’Italia (e di Puglia) situato più ad Est. Col canto quotidiano di risurrezione che filtra i raggi illuminanti il ciclo della vita del pavimento musivo di Pantaleone con l’Albero più suggestivo in Storia dell’Arte.

Un viaggio a fine estate nell’Architettura, nella Musica, nella Poesia e nella Pittura accompagnati dal ricordo di Leonardo Vecchiarino (artista scomparso a inizio anno) - attraverso i versi di Milena Vecchiarino, sua figlia - dalle rime appassionate di Franco Leone; dal tratto moderno e vivace di Daniela Saliani - che ha realizzato, nell’apprezzata performance, il suo Rosone troiano in tempo reale e dalla voce calda e suggestiva di Mauro Mazza.

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Un itinerario lungo il filo conduttore che parte dall’Anatolia (l’odierna Turchia) e da Truva/Troia, adagiandosi sugli arabeschi mozartiani della Marcia alla Turca, quindi rimbalzando nei contrappunti e nei canoni riflessi nei raggi di Ostuni, per sfociare infine romanticamente nei leitmotiv dell’eterno conflitto tra Amore e Morte cantato nel ciclo musivo della Cattedrale di Otranto, che chiude il cerchio col ritorno ai Turchi autori dell’eccidio degli 813 Martiri di Otranto (14/8/1480).

Ringraziamenti particolari all’Assessore Fausto Aquilino, all’Amm.ne del Comune di Troia e allo staff tecnico dell’Estate Troiana 2023 per l’accoglienza, la disponibilità e la collaborazione, nonché all’Associazione Terzo Millennio - MED e all’Ufficio Turistico Comunale per il prezioso supporto logistico.

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Si replicherà a Ostuni e a Otranto, per poi avviare il pellegrinaggio pugliese verso le mete degli altri 33 Rosoni con altrettanti compositori da abbinare. 

(gelormini@gmail.com)

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