“Il Grande Vuoto” di Fabiana Iacozzilli al Teatro Piccinni di Bari
“Il Grande Vuoto” di Fabiana Iacozzilli, un'indagine sulla memoria, la perdita e l'amore familiare al Teatro Piccinni.
di Silvia Viterbo
Ultimo capitolo della Trilogia del Vento, “Il Grande Vuoto” mescola narrazione, video e montaggio cinematografico per esplorare temi profondi e universali come la memoria, la perdita, l'amore familiare, l’amore tra una madre malata di Alzheimer e i suoi figli.
Due vecchi coniugi e una utilitaria che non cammina più. Lui lascia cadere le arance per terra, lei entra ed esce dalla macchina con richieste assurde. Una vita insieme sino a quando lui muore e lei resta con la sua mente malata seduta a tavola con i figli. Vuole la matrioska che le ricorda una giornata speciale in Russia.
Lo racconta tante volte ed ogni volta è come se fosse la prima, suscitando l’esasperazione della figlia e l’accettazione passiva del figlio. La ricerca degli oggetti-ricordo nella notte e l’affannoso disporli sul tavolo, l’atto intimo nel bagno, lo stare seduta inerte sul bordo del letto, la nudità incontrollata. Però poi l’apoteosi di lei ammantata e con la corona che interpreta re Lear, il suo lavoro teatrale più famoso, immersa nel vento.
E’ il racconto intenso di una malattia che riguarda la madre di tanti spettatori e il dolore si diffonde impalpabile in platea e stringe il cuore. Storia di una famiglia che si dissolve a causa della morte e della malattia, ma che, nonostante tutto, non rinuncia all'amore. “Il punto è trasformare il dolore in bellezza. Ci riusciremo ancora?”, si domanda la regista. Il vuoto che lasciamo dietro di noi, fatto di ricordi sbiaditi e abitudini che sopravvivono all'assenza, è il cuore pulsante di questa riflessione emozionante e intensa.
Già acclamato nei principali teatri italiani e candidato agli UBU 2024 (Miglior Spettacolo di Teatro, Miglior Regia, Miglior Attrice e Migliori Luci). Diretto e scritto dalla talentuosa Fabiana Iacozzilli - regista e autrice romana riconosciuta per il suo approccio innovativo e visionario - lo spettacolo si ispira alla tragedia shakesperiana Re Lear, affrontando il delicato tema della vecchiaia e della progressiva perdita di sé.
Sul palco Ermanno De Biagi, Francesca Farcomeni, Piero Lanzellotti, Mona Abokhatwa per la prima volta in scena e Giusi Merli nei panni della protagonista. L’attrice, nota anche per la sua partecipazione al film La grande bellezza di Paolo Sorrentino, regala una performance straordinaria che arricchisce ulteriormente la profondità del racconto.