#Insieme, Emiliano chiama le liste civiche a federarsi

di Antonio V. Gelormini
PugliaItalia
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L’uno-due seguito da un montante, seppur prevedibile e smorzato nella potenza, e il contestuale ‘lavoro ai fianchi’, teso a rendere meno incisivo il lavoro sul territorio - da tempo perseguito da Michele Emiliano - sono stati avvertiti ed assorbiti, provocando la conseguente reazione, tipica delle contese sul ring della strategia politica, per mantenere alta la guardia e preparare l’affondo auspicato.

Crepe in alcune amministrazioni locali, con dimissioni di sindaci (Altamura e Barletta), il passo indietro dell’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, la crisi a Taranto determinata dal contributo ‘pesante’ di forze componenti della maggioranza in Regione, la spugna gettata dall’assessore alla Cultura e al Turismo, Massimo Bray (per ragioni personali di salute), nonché la battaglia a suon di ricorsi - in atto nel Partito Democratico pugliese - per contrastare la ricandidatura di Marco Lacarra alla segreteria regionale, hanno più che motivato un deciso segnale di consapevolezza dello stato dei fatti.

C’è da dimostrare che il progetto tiene e le prospettive lungimiranti continuano ad essere più che interessanti, per l’intero centrosinistra. A maggior ragione, quando persino lo stesso Segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, per essere eletto nel collegio ‘sicuro’ di Siena, si è ispirato al medesimo modello: mettendo insieme una coalizione larga e trasversale.

Ecco, allora, che il 1 Dicembre a Parco dei Principi - Bari si darà il via a “Insieme”, la casa comune di quel mondo civico, che ha bisogno di essere raccordato, di coordinarsi, di dialogare in modo unitario con i partiti, per rafforzare il centrosinistra ed anche per evitare “inciampi” incomprensibili come quello di Taranto.

“Un progetto, coordinato da Michele Emiliano, al servizio della Puglia - ha dichiarato Giovanni Procacci, consigliere politico del Presidente della Regione - che si presenta come progetto pilota anche per le altre regioni, perché il civismo nel centrosinistra non è un fenomeno solo pugliese. Ed è un patrimonio immenso, fondamentale per l’affermazione dello stesso centrosinistra in tutti i passaggi elettorali del Paese”.

“Per questo - ha sottolineato Procacci -  è necessario metterlo in grado di esprimersi al meglio, organizzandolo e dandogli prospettive che vanno oltre le realtà locali. Inoltre, coordinandolo intorno ad alcuni punti valoriali significativi e ispiratori di un’azione politica”.

Insieme è un’operazione che mira a rafforzare tutti e non indebolire alcuno, se non gli avversari politici. Il Partito Democratico - ha ribadito Procacci - è e resta il partito cardine del centrosinistra, Con la confederazione civica, che vogliamo avviare, il PD potrà più facilmente trovare sponda per dialogare e affermarsi. Insieme anche al M5S - ha concluso Giovanni Procacci - che sembra essere sempre più vicino al contesto plurale del centrosinistra”.

L’appello distensivo viene immediatamente colto da Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale, che ha scelto il palcoscenico di Rivoluzione Italia - iniziativa organizzata dall'UCI - alla presenza di Enzo Maraio, segretario PSI, Arturo Scotto di Articolo Uno, Angelo Bonelli dei Verdi e Francesca Flati, deputata del M5S, per comunicare l’arrivo del messaggio e rilanciare.

"Il lavoro di costruzione di un campo largo, che il Partito Democratico porta avanti, non si riferisce a un insieme di sigle politiche, ma alla condivisione di valori progressisti e riformisti. L’unità dell’alleanza di centrosinistra con il M5S è fondamentale. Ci si ritrova dalla stessa parte se abbiamo la stessa idea di società e se ripartiamo dalla centralità della persona”.

“Così come - ha aggiunto Boccia - quando insieme garantiamo i diritti civili, se tuteliamo i più deboli, se riduciamo le diseguaglianze, se insieme facciamo la battaglia in Europa e in Italia contro il consumo del suolo e a favore della decarbonizzazione, così come quando ci battiamo per la scuola e la sanità pubblica”.

“Stiamo costruendo il perimetro entro cui, chi ha a cuore questi principi e questi valori saprà ritrovarsi, lavorando insieme a una società aperta, digitale ma giusta, sicura ed equa. Questa visione non ammette tatticismi neo centristi di chi non vuole dire da che parte sta, solo per convenienza di breve termine; battere le destre italiane sempre più sovraniste, anti europee e conservatrici è la nostra sfida comune”.

“Le Agorà - ha concluso Boccia - stanno avendo il merito di allargare, di spalancare le porte del PD ai riformisti, ai progressisti e ai movimenti civici, che in ogni parte d’Italia si ritrovano in valori condivisi".

Ritrovarsi “Insieme” nelle Agorà? Si vedrà! In ogni caso, la tendenza ha radici antiche: che affondano nelle peripatetiche virtù del cammino (o passeggiata).

(gelormini@gmail.com)