“La fontana racconta”, ad Altamura la mostra sulla storia dell’acqua in Puglia
Dal 20 dicembre al 20 gennaio nella Sala Camasta dell’ex Monastero del Soccorso la rassegna itinerante di Acquedotto Pugliese. Visite anche a Natale e Capodanno
La storia dell’acqua in Puglia fa tappa ad Altamura: dal 20 dicembre al 20 gennaio “La fontana racconta”, mostra itinerante di Acquedotto Pugliese (AQP), è ospitata nella Sala Camasta dell’ex Monastero del Soccorso (Piazza Resistenza). In esposizione oltre 60 fotografie e decine di cimeli legati all’approvvigionamento idrico e che raccontano la storia delle mitiche fontanine di AQP, le cosiddette ‘cape de firr’, simbolo del riscatto pugliese dalla scarsità d’acqua. L’esposizione è visitabile gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 20.30 (la mattina solo su prenotazione al 338.812.56.53 - 335.792.59.56); il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21; il 24, 25, 26 e 31 dicembre e il 1° gennaio dalle 10,00 alle 13,00.
“Il racconto è memoria, il racconto è testimonianza per guardare al futuro. Il titolo suggestivo di questa esposizione di AQP - sottolinea il sindaco di Altamura, Vitantonio Petronella – è un invito a tutti: a chi ha tanti ricordi legati alle fontane e ai giovani che possono conoscere pagine lontane. La storia traccia la via. Nel passaggio dalle colonnine in ferro al servizio idrico di oggi c'è tutto un percorso di cambiamento, innovazione e progresso al servizio dei cittadini. Ringrazio AQP per questa preziosa opportunità di conoscenza”.
“Siamo lieti di portare ad Altamura questa suggestiva mostra nel pieno delle festività natalizie – commenta il consigliere di amministrazione di AQP, Francesco Crudele – invito i più grandi a rivivere le tappe della conquista dell’acqua in Puglia, una vera liberazione da sete e malattie, e a coinvolgere le giovani generazioni in questo progetto di conservazione della memoria. La mostra, infatti, permette di ripercorrere e rivivere la lunga storia di AQP, simboleggiata dalla celebre fontanina in ghisa, icona indiscussa di questa epocale conquista sociale”.
“L'esposizione - aggiunge la vice sindaca e assessora alla Cultura di Altamura, Angela Miglionico - inizia in un periodo in cui Altamura presenta un bellissimo colpo d'occhio, vestita a festa per il Natale e con un centro storico ricco di luci e installazioni. Nell'ampio programma di appuntamenti, si colloca bene questa iniziativa che è propizia per fare un salto nel passato, quindi un'operazione culturale di recupero della memoria. Sono certa che, grazie all'Auser, saranno numerosi i cittadini e gli istituti scolastici che parteciperanno nel periodo di apertura”.
La tappa altamurana della mostra arriva grazie all’impegno dell’Associazione Auser di Altamura, la cui presidente, Cesarina Clemente, sottolinea le ragioni che hanno portato a questo risultato: “La nostra è una Associazione di promozione sociale e l’acqua è un bene sociale che va rispettato e amato. È su questi valori che la nostra decisione si fonda, dare vita nel corso dell’anno 2023 ad un mini ciclo che avesse al centro il tema dell’Acqua, questo bene comune che integra il diritto alla vita e che deve essere utilizzato con cura e senza sprechi".
"Siamo partiti con la visita del prestigioso palazzo dell’Acquedotto Pugliese, che invitiamo tutte e tutti a visitare, per conoscere il luogo in cui si fanno le scelte, una realtà, fra le più grandi d’Europa, da tutelare e preservare; abbiamo proseguito con l’interessante e stupefacente visita alle sorgenti di Caposele e Cassano Irpino; oggi, in questo clima natalizio, si realizza un altro passaggio, il 20 dicembre inauguriamo la mostra itinerante di AQP ‘La fontana racconta’ per far conoscere agli abitanti della nostra città la storia dell’acqua e le ragioni per le quali è necessario averne cura”.
“La fontana racconta” non si limita a far rivivere la storia dell’acqua in Puglia, attraverso fascinose fotografie del passato provenienti dall’archivio dell’Acquedotto Pugliese e da collezionisti e appassionati. Sono presenti anche cimeli e utensili di uso comune: botti, anfore, orci, vasi del ’900 destinati all’approvvigionamento, all’igiene personale, al trasporto, al consumo e alla conservazione dell’acqua prima che l’Acquedotto Pugliese entrasse in funzione e consentisse il miglioramento delle condizioni e dello stile di vita.
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