Legambiente Puglia, la Sacra Corona Unita e i rifiuti speciali in Salento
La Guardia di Finanza su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, ha arrestato 25 persone appartenenti al clan Soleti, affiliato alla Sacra Corona Unita.
La Guardia di Finanza su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, ha arrestato 25 persone appartenenti al clan Soleti, affiliato alla Sacra Corona Unita, radicato nei comuni di San Donaci, Tuturano, Torchiarolo e San Pietro Vernotico, nelle province di Lecce e Brindisi.
L'inchiesta, denominata "Fuori Gioco" ha messo in luce la connessione fra il clan mafioso salentino e lo smaltimento di rifiuti speciali, passando per il mercato della droga e il gioco d'azzardo. Le analogie con il sistema della camorra campana sono evidenti: lo sfregio del territorio sia dal punto di vista ambientale che sociale.
“L'nteresse della criminalità organizzata per la gestione illecita degli oli esausti, in particolare quelli di origine alimentare, è già emerso nell'inchiesta “Oro Verde”, condotta dalla Dda di Ancona. Le indagini del Noe dell'Arma dei Carabinieri hanno svelato un ruolo diretto del clan Moccia, attivo in Campania e non solo - ha sottolineato Enrico Fontana, responsabile dell'Osservatorio nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente - l'ecomafia sottrae così risorse preziose all'economia circolare e, in particolare, alla filiera dei biocombustibili, che beneficia anche di incentivi pubblici”.
Dalle indagini, in particolare, è emerso che il gruppo avrebbe sviluppato una egemonia territoriale, gestendo, attraverso aziende del settore, e con il contributo esterno di imprenditori, lo smaltimento dei rifiuti speciali, con la raccolta di oli esausti, alimentari e non solo.
"Nella nostra regione - ha dichiarato Daniela Salzedo, presidente di Legambiente Puglia - sta sempre più emergendo la volontà del cittadini di tutelare il territorio. C'è una coscienza collettiva a cui Legambiente intende dar voce e giustizia. È per questo che intendiamo costituirci parte civile in questa indagine. Noi tutti stiamo lavorando perché la Puglia possa diventare una buona pratica dei 'green job', togliendo così energia al lavoro nero, alle cosche mafiose e alimentando una filiera virtuoso. Ringraziamo le forze dell'ordine e rafforziamo la loro azione con il nostro impegno quotidiano".
(gelormini@gmail.com)