M5S: 'No a sfiducia Emiliano', Assessore Legalità la figlia di Renata Fonte

Il nuovo mosaico per la regione Puglia, auspicato sia da Giuseppe Conte che da Elly Schlein, comincia a mostrare i primi riflessi sullo scenario politico locale

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Viviana Matrangola
PugliaItalia

Il nuovo mosaico per la regione Puglia, auspicato sia da Giuseppe Conte che da Elly Schlein, comincia a mostrare i primi riflessi sullo scenario politico locale: il Movimento Cinque Stelle non voterà la sfiducia in Consiglio regionale nei confronti del presidente Michele Emiliano e prende corpo l'ipotesi della nomina ad Assessora alla Legalità e alla Cultura di Viviana Matrangola. figlia di Renata Fonte, martire di mafia a Nardò.

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È stato il portavoce in consiglio regionale dei grillini, Marco Galante, a comunicare che il partito non sosterrà la richiesta delle opposizioni - al voto il prossimo 7 maggio - rendendo improbabile, come prevedibile, l’ipotesi di un ribaltone. Sono al momento solo 19 i consiglieri regionali che potrebbero votare contro Michele Emiliano: i 16 di centrodestra provenienti da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e La Puglia domani, Antonella Laricchia unica tra i cinque stelle rimasta sempre all’opposizione e due esponenti che si trovano nel gruppo misto.

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Questo sulla carta, ma i malumori diffusi potrebbe riservare qualche altra sorpresa, per cui l'attenzione all'uso del bilancino è massima e resta alto il rischio inciampi. Anche se una fine legislatura anticipata non s'immagina tra i desiderata della maggior parte dei consiglieri regionali.

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Dopo le declinazioni dell’ex prefetta Antonella Bellomo, dell'ex magistrata Annamaria Tosto e di Giuseppe Volpe, già procuratore capo a Bari, l'entourage di Michele Emiliano punterebbe su Viviana Matrangola: figlia di Renata Fonte (vittima di mafia) e dipendente comunale del comune di Nardò, nonchè operatrice di Libera: l'Associazione guidata da don Luigi Ciotti, che a Bari è affidata a don Angelo Cassano, tra i sostenitori e promotori della manifestazione di solidarietà e vicinanza ad Antonio Decaro e alla città capoluogo di Puglia.

(gelormini@gmail.com)