Manfredonia nella bufera: GdF blitz su narcotraffico balneare col Nord Italia

Blitz antidroga della Guardia di finanza a Manfredonia (Fg). Città già in affanno per il commissariamento prima e la caduta della maggioranza dopo le elezioni.

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Una bufera giudiziaria a tinte fosche si abbatte sulla città del Golfo in Capitanata. Manfredonia, dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose, seguiti dalla caduta della maggioranza politica di cdx legittimata alle scorse elezioni, si riprende la scena nel panorama della cronaca provinciale con un blitz antidroga che vede tra gli indagati un ex assessore e consigliere comunale.

Alle prime ore dell’alba, i baschi verdi della Compagnia locale, in collaborazione con il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Foggia, i Gruppi di Lodi e di Verona, insieme al supporto di unità cinofile e di un elicottero della Sezione Aerea di Bari, hanno eseguito 5 provvedimenti cautelari dicui 4 in carcere ed 1 ai domiciliari.

In tutto sono 7 gli indagati, tra i quali un ex assessore e consigliere comunale di csx, il cui nome non compare nelle pagine dell'ordinanza firmata dal Gip del Tribunale del capoluogo dauno, ove risulta indagato per presunto favoreggiamento di un altro soggetto arrestato, circostanza tutta da chiarire ma che avrebbe condotto al sequestro del telefono cellulare del politico.

E' quanto si apprende da informazioni pubbliche rilasciate dall'avvocato difensore della persona sospettata, nelle ore immediatamente successive al blitz della Guardia di Finanza. L'operazione di lotta alla criminalità e ai reati predatori ha condotto a perquisizioni per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le attività investigative, dirette dalla Procura della Repubblica di Foggia, sono state sviluppate intono alla movimentazione di ingenti quantitativi di droga tra Manfredonia e il Nord Italia. Le attività di spaccio sarebbero state realizzate nei lidi balneari durante la stagione estiva.

Tra gli esiti delle attività di indagini sono emersi sequestri per decine di chili di hashish, che sarebbero serviti per produrre fino a 500 mila dosi finite poi sulle piazze di spaccio. Lo stupefacente veniva denominato ‘Gorilla’, ‘Ferrari’ o ‘Porsche’ a seconda delle diverse qualità contraddistinte dalle immagini impresse sui panetti.

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Nel giugno 2023 un corriere era stato arrestato in flagranza di reato durante un posto di controllo sulla statale garganica, mentre trasportava 25 kg di hashish partiti da Manfredonia. Tra gli attinti da misure restrittive compaiono i nomi di Elia Fatone di 43 anni, Pasquale Murgo di 48 anni, Matteo Colafrancesco di 46 anni di Monte Sant’Angelo e Michele Calderara di 19 anni di Verona. Ai domiciliari, invece, Annapia Castigliego di 39 anni e moglie di Fatone.

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