Offese a Giorgia Meloni da palco del 1° Maggio a Foggia

Violenza verbale nei confronti della Premier Giorgia Meloni al concerto del 1° Maggio a Foggia. Le note di FdI versus il rapper 'Gennarone'.

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Violenza verbale nei confronti della Premier Giorgia Meloni al concerto del 1° Maggio a Foggia, la condanna in una nota del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia alla Regione Puglia.

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“Quanto accaduto ieri nel corso del concerto del 1 maggio a Foggia è sconcertante. L’ignobile volgarità della frase proferita contro la Premier Giorgia Meloni da un personaggio salito sul palco per esibirsi è un vero e proprio atto di violenza contro il quale ci aspettiamo che gli organizzatori, la sindaca e gli assessori comunali presenti all’evento prendano le distanze”, lo affermano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Francesco Ventola, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro in merito alla trivialità del rapper “Gennarone”.

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“Gli insulti sessisti e la solita solfa della evocazione dello spettro del Fascismo sono la dimostrazione evidente del clima di tensione che certe frange minoritarie e violente vogliono instillare in un Paese che, è bene ricordare, essere democratico. Il centrodestra è impegnato a governare l’Italia e lo sta facendo al meglio con continui riconoscimenti alla bontà del lavoro svolto finora a livello nazionale ed internazionale. Ma, evidentemente, per taluni, il rispetto della volontà degli elettori, la democrazia, il rispetto delle Istituzioni sono praticabili a fasi alterne. Di certo mai quando al Governo c’è il centrodestra".

"Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà a Giorgia Meloni - concludono i consiglieri FdI - con la consapevolezza di essere orgogliosamente dalla parte di chi pratica la vita democratica nel presente e costantemente proiettata al futuro, anziché diffondere becera violenza convivendo tristemente con le proprie elucubrazioni e frustrazioni”.

A tal proposito, una denuncia per vilipendio delle istituzioni è stata presentata dalla responsabile provinciale del Dipartimento Legalità e Sicurezza di FdI della provincia di Foggia, Daria Cascarano, in merito alle offese sessiste pronunciate dal rapper Gennarone sul palco del concerto dell'1° maggio a Foggia. La denuncia è stata formalizzata ai Carabinieri di Foggia: "Ho presentato denuncia come privata cittadina che si è sentita lesa dalle parole pronunciate ieri sera, e in qualità di responsabile del dipartimento legalità avverto ancor più la necessità di agire", ha spiegato all'ANSA Cascarano.

"Se il conduttore della serata o un rappresentante del governo cittadino si fossero dissociati al momento dalle parole pronunciate dal palco, è probabile che non avrei presentato alcuna denuncia - ha sottolineato Cascarano, facendo notare - " Come sia strettamente necessario capire che i rapper, i cantanti, gli artisti in generale siano maestri per i nostri ragazzi e devono dare l'esempio. Ieri sera è andata in scena una doppia offesa. Alla premier in quanto tale e in quanto donna e dunque verso tutte le donne. I giovani hanno purtroppo perso il rispetto nei confronti delle donne, degli insegnanti, delle istituzioni. Per cui tocca a noi adulti e a chiunque abbia un ruolo di responsabilità prestare particolare attenzione ai messaggi e alle parole che veicolano".

"Se nessuno nell'immediatezza si è dissociato - ha concluso Cascarano - ritengo che quelle parole fossero condivise. Dobbiamo tutti essere molto attenti all'influenza che noi adulti abbiamo sui giovani".

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“Gli insulti sessisti proferiti da un rapper dal palco del concerto di Foggia nei confronti del presidente Meloni sono una vergogna", ribadisce la senatrice pugliese di Fratelli d’Italia, Vita Maria Nocco, "Certi personaggi continuano a usare il 1° maggio come pretesto per esprimere, in modo volgare, dei messaggi che nulla hanno a che vedere con la tutela dei lavoratori. Mi auguro che gli organizzatori prendano le distanze, così come aspetto parole di ferma condanna da parte delle opposizioni di sinistra, specie da parte delle esponenti donne, sempre così solerti nel denunciare il sessismo salvo poi scomparire quando la vittima degli insulti è la presidente del Consiglio”.

(gelormini@gmail.com)