Oropan, 'Donne in azione': valorizzare e stimolare parità di genere
L'incontro dibattito a cura di Oropan Spa - Altamura al Teatro Petruzzelli di Bari, con la presentazione del libro "La donna che legge" di Bianca Tragni e Maria Corvino Forleo
Alla vigilia della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, ascoltavo Lucia Forte titolare di Oropan Spa Altamura, eccellenza del pane pugliese - curatrice dell’incontro/tavola rotonda “DONNE in AZIONE” - e poi Bianca Tragni, autrice insieme a Maria Corvino Forleo del libro “La donna che legge” - Adda Editore, presentato nel contesto artistico-musicale del Foyer Teatro Petruzzelli a Bari, sotto lo sguardo austero di quattro compositori ‘maschi’: Niccolò Piccinni, Saverio Mercadante, Nicola De Giosa e Giovanni Paisiello. E mi sorprendevo a riflettere sugli imponderabili casi della vita, che si divertono a giocare con gli eventi e non smettono di stupirci, stimolando la nostra curiosità e il piacere di condividere lo stupore e la meraviglia provocati.
Il libro fa focus sul valore di una schiera di donne nel passato, quando l'accesso alla cultura era loro precluso, restituendo voce e dignità a figure femminili che, con determinazione e talento, hanno lasciato un segno indelebile nella letteratura, nell'arte, nella scienza e nella politica. “La musica - ricordava la professoressa Tragni - era addirittura vietata alle donne, tanto che Mel Bonis - all’anagrafe Mélanie-Hélène Bonis - agli albori del XX secolo si celava dietro lo pseudonimo maschile per non essere censurata. In tale contesto, tutto declinato al maschile, avere tra le pochissime compositrici famose le sorelle Nadia e Lili Boulanger, cognome che tradotto in italiano vuol dire ‘fornaio’ o ‘panettiere’, diventa testimonianza tangibile del bizzarro e inconsapevole ‘fil rouge’ che tutto lega.
E’ stata l’occasione per raccontare - attraverso il libro e il confronto successivo - il coraggio, la visione e la capacità di portare avanti una leadership, tutta al femminile, in un mondo ancora in affanno sui temi delle politiche inclusive e del supporto pubblico e privato all'imprenditoria femminile.
Protagoniste del dibattito, ciascuna con la propria storia e il percorso personale per affermarsi come donne e come professioniste: la stessa Lucia Forte, Amministratrice Delegata & CEO Oropan S.p.A., Luisa Torsi, Accademica dei Lincei e Professoressa di Chimica presso l'Università di Bari, Meda D'Antini, Consigliera Nazionale di Parità Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Daniela Vinci, Ceo Masmec S.p.A. - VP Federmeccanica, Maria Paola Stefanelli Comandante Polizia Locale di Altamura. La tavola rotonda è stata moderata da Cristina Lazzati, Direttrice Responsabile Mark Up e Gdoweek.
Tecniche e strategie per affrontare una cultura ancora conservatrice; misure per incentivare l'innovazione sostenibile e l'intraprendenza femminile, utili allo sviluppo di modelli di business creativi, che favoriscano inclusività, comunità e ambiente. E ancora, il ruolo fondamentale della formazione e dei percorsi educativi sin dai livelli primari, l'importanza di fare network e di prevedere politiche di inclusione e supporto pubblico e privato all'imprenditorialità femminile.
"L'empowerment femminile - ha sottolineato Lucia Forte - è una leva strategica per promuovere il benessere nelle imprese, aumentando non solo la parità di genere ma anche la produttività delle stesse e l'innovazione, valorizzando contestualmente le pari opportunità e l'attribuzione del merito. In questo contesto, un solido piano di Welfare aziendale può offrire alle donne il supporto necessario per bilanciare carriera e vita privata, contribuendo a un ambiente di lavoro inclusivo e stimolante”.
“In Oropan - ha poi aggiunto - abbiamo ottenuto, già da qualche anno, la certificazione Pdr 125 parità di genere, per aver garantito inclusione e coinvolgimento delle donne, attraverso un piano di change management, nuove assunzioni, percorsi di carriera indirizzati alle donne, equità lavorativa e retributiva. La nostra chiave di sviluppo risiede infatti in una leadership orientata alla valorizzazione delle risorse, con un occhio di riguardo per quelle femminili".
"La donna che legge - ha dichiarato la professoressa Bianca Tragni - è in stretta relazione con l'altro mio lavoro, Le sciagurate regine di Napoli, entrambi pubblicati da Adda Editore. Le due pubblicazioni affrontano, con approccio multidisciplinare, tematiche legate alla condizione femminile, illuminando aspetti poco noti e spesso controversi della figura della donna nella storia e nella società".
"Da un lato - ha ribadito Bianca Tragni - le 'regine malvagie' narrate nel primo volume, figure storiche come Giovanna I e Giovanna II di Napoli, vengono rilette in chiave critica, evidenziando non solo le vicende politiche e personali che le hanno rese celebri, ma anche i pregiudizi e le distorsioni interpretative che ne hanno forgiato l'immagine nei secoli. Dall'altro lato, 'La donna che legge' esplora il rapporto tra il femminile e il mondo della lettura, inteso come strumento di emancipazione, ma anche come specchio di processi psicologici, sociali e storici di vasta portata".
(gelormini@gmail.com)
* Video a cura di TRM, Telebari e Telesveva