Orsara di Puglia, 'Fucacoste' e non Halloween: tradizione, arte e devozione

A Orsara di Puglia (Fg), l’antichissima ricorrenza del 1° novembre tra fuochi e zucche antropomorfe. Le anime dei defunti tornano a casa guidate dalla luce delle fiamme e dai lumini delle zucche-lanterna.

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Non le tenebre, ma la luce. Non la paura, ma la condivisione e il rispetto del mistero che lega la vita e la morte. Da molti secoli, ogni 1° novembre a Orsara di Puglia (Fg) si celebra l’antichissima ricorrenza dei “Fucacoste e cocce priatorje” (in italiano “Falò e teste del purgatorio”).


 

È un’usanza legata al culto dei morti, al legame tra i vivi e le anime dei defunti che, per una notte, guidati dalla luce dei fuochi e dai lumini all’interno delle zucche, tornano a visitare le persone e i luoghi a loro cari. In paese, case e strade sono addobbate con vere zucche intagliate per assumere sembianze umane.

Al tramonto, ovunque vengono accesi grandi falò. La tradizione vuole che il fuoco sia condiviso, che attorno ad esso si riuniscano familiari e amici per consumare, insieme, cibi dal forte valore simbolico e rituale: in ogni casa di Orsara si prepara la muscitàglia (o grano cotto), una pietanza che mette insieme grano bollito, vino cotto, chicchi-semi di melagrana, gherigli di noce e pezzi di cioccolata. Si tratta di un piatto che, con nomi e piccole variazioni negli ingredienti, fa parte delle tradizioni di molte regioni dell’area mediterranea.


 

L’usanza della muscitàglia risale a un antico rito contadino di origine greca. I chicchi di melagrana hanno significati legati ai miti greci. Il fuoco e molti altri elementi inducono a pensare che questa ricorrenza abbia origini precristiane. I Fucacoste hanno diversi punti di contatto con gli aspetti più originari e antichi di Halloween, ma la ricorrenza orsarese è celebrata con modalità e spirito differenti: niente streghe e demoni, nessun dolcetto-scherzetto, piuttosto una festa che ricongiunge per una notte, in un sentimento di amore e rispetto, il mondo dei vivi a quello ultraterreno. Anche l’edizione 2024 è sostenuta dalla Regione Puglia che sta promuovendo l’evento sui suoi canali social.

IL 30 OTTOBRE CONVEGNO CON BUTTITTA. Mercoledì 30 ottobre, alle ore 18, in aula consiliare si terrà il convegno su “Le feste di origine agraria come patrimonio culturale”. Interverranno l’antropologo Ignazio Buttitta, docente dell’Università di Palermo, il più grande studioso italiano di storia delle tradizioni popolari; lo scrittore e libraio Francesco Berlingieri; l’imprenditore agricolo Orlando Poppa.


 

IL 31 OTTOBRE LE ZUCCHE E IL GHOST TOUR. Giovedì 31 ottobre, a Orsara, sarà di scena una vera e propria ‘anteprima’ dei Fucacoste con i laboratori per imparare a intagliare le zucche, un affascinante Ghost Tour notturno (prenotazioni al 353.3998020) e, dal mattino e nel pomeriggio, le visite guidate nell’ambito della Giornata Nazionale del Trekking Urbano (prenotazioni al 353.3998020). I laboratori delle zucche saranno aperti dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.30 (prenotazioni al 347.235 5349).

IL 1° NOVEMBRE. Venerdì 1° novembre ci saranno attività dal mattino fino a notte fonda. I laboratori delle zucche (prenotazioni al 347.235 5349) e le visite guidate cominceranno rispettivamente alle 9.30 e alle 10. Alle 11.45 sarà aperta “La via delle zucche” per ammirare le creazioni antropomorfe che decoreranno il paese. Gli spettacoli cominceranno già dalle ore 13. Alle ore 19, in ogni angolo del borgo saranno accesi i falò. Dalle ore 20, prenderanno il via gli spettacoli musicali itineranti. Alle 23.30 la processione della Confraternita Santa Maria delle Grazie.


 

La religiosità popolare e “Le feste di origine agraria come patrimonio culturale” sono il focus del convegno nell’aula consiliare di Orsara di Puglia, a cui sono intervenuti l’antropologo Ignazio Buttitta, uno dei più grandi e apprezzati studiosi in Italia della religiosità popolare, professore straordinario presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo, dove insegna “Storia delle Tradizioni popolari” e “Etnologia Euromediterranea”.

Buttitta è presidente della Fondazione Ignazio Buttitta, del Folkstudio di Palermo e Segretario Generale dell’Associazione per la Conservazione delle Tradizioni popolari-Museo internazionale delle marionette ‘A. Pasqualino’. È componente delle redazioni delle riviste “Archivio Antropologico Mediterraneo” (Palermo) e “Memoria Ethnologica” (Baia Mare – Romania).


 

Buttitta si occupa dello studio della religiosità popolare nel Meridione d’Italia con particolare attenzione all’analisi del simbolismo cerimoniale e dei suoi processi di trasformazione nonché di cultura materiale e museografia. Assieme allo studioso siciliano, a discutere sui significati e le origini dei Fucacoste e cocce priatorje, l’antichissima ricorrenza celebrata a Orsara di Puglia ogni 1° novembre, con lo scrittore e libraio Francesco Berlingieri, l’imprenditore agricolo Orlando Poppa e Patrizio De Michele, fotografo e curatore dell'Archivio Fuoco.

Per tre giorni, dal 31 ottobre al 2 novembre 2024, un gruppo di artisti provenienti da tutta Italia, selezionati attraverso un apposito bando, soggiornerà a Orsara di Puglia. Ospiti del Comune di Orsara di Puglia, che provvederà a vitto, alloggio, spazi per la realizzazione delle attività, supporto tecnico e organizzativo, promozione di ciò che gli artisti produrranno. Si tratta della terza edizione della residenza artistica organizzata in occasione della grande notte dei fuochi e delle zucche antropomorfe che si celebra ogni 1° novembre a Orsara di Puglia. La residenza artistica sulla notte dei “Fucacoste e cocce priatorje” è un’iniziativa ideata e coordinata da Patrizio De Michele, fotografo e curatore dell’Archivio “Fuoco”).  


 

Ci sarà anche l'artista e ricercatrice francese Delphine Roche, ribattezzata Rocca Dell nel 2020, all’edizione 2024 dei “Fucacoste e cocce priatorje” di Orsara di Puglia, la notte dei Falò e delle Teste del Purgatorio che si celebra da secoli nel piccolo borgo del foggiano.

Rocca Dell, infatti, da un anno ha iniziato un progetto che unisce fotografia e ricerca antropologica, concentrandosi sulle tradizioni e sulla religiosità popolare dell'Italia meridionale. L’arrivo annunciato dell’artista francese non è l’unico segnale di un interesse crescente attorno all’antichissima festa orsarese dei fuochi e delle zucche antropomorfe. Proprio a questo evento, per accompagnare il nuovo bando sulla Residenza artistica prevista a Orsara dal 31 ottobre al 2 novembre 2024, Antonio Lombardi, docente di Filosofia dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, ha scritto una bellissima recensione (“Proteggere la fiamma”) di questo evento popolare, partendo dalle tre fiammelle ‘rivelatrici’ dell’Iconavetere di Foggia, per poi addentrarsi idealmente e in modo poetico nel bagliore dei falò orsaresi e dei lumini posizionati all’interno delle zucche dal volto umano.


 

Zucche a centinaia. Verdi, arancioni, bianche, di ogni colore, forma e dimensione. Zucche vere, svuotate al loro interno per accogliere un lumino e diventare lanterna, così da illuminare il cammino delle anime dei morti che, per un giorno, tornano nelle loro case. Zucche intagliate nei modi più differenti, per assumere sembianze umane e volti giocosi, creativi, spaventosi e fantastici, ispirati dalla fantasia e dall’attualità.

Sono queste le zucche del 1° novembre orsarese, dell’antichissima ricorrenza di “Fucacoste e cocce priatorje”, cioè della notte dei Falò e delle Teste del Purgatorio. Una ricorrenza antica, che rinsalda il legame tra i vivi e quanti sono andati oltre la vita terrena. In preparazione del grande evento tradizionale del 1° novembre orsarese, il gruppo informale de “I Lumi della ragione” ha tenuto un laboratorio nell’istituto scolastico di Orsara di Puglia dedicato a “Zucche e geometrie non euclidee”.


 

Rocco Dedda, docente e creator social di 'Un quarto d'ora con il Prof', ha indicato agli studenti le differenze tra le varie tipologie di cucurbitacee e in che modo applicare la geometria alle tecniche di intaglio, utili a far prendere sembianze umane alle zucche. Ragazze e ragazzi hanno avuto modo di sperimentare ciò che hanno imparato a scuola, applicandolo concretamente a un’usanza, quella delle zucche intagliate, che rappresenta uno degli elementi più affascinanti dei Fucacoste e cocce priatorje.

(gelormini@gmail.com)

 

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