Pioggia martellante, Cia Capitanata: 'Colpo di grazia per l’agricoltura dauna'

Maltempo, Cia Capitanata: “Colpo di grazia per l’agricoltura in Daunia”. Danni anche nell'area Bat e Barese, di Taranto-Brindisi, a Lecce e tutto il Salento.

campo allagato
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L'ennesimo grido d'allarme è di Angelo Miano, presidente provinciale di CIA Agricoltori Italiani di Capitanata, lanciato per la vera e propria emergenza che il maltempo sta determinando sulla quasi totalità del vasto territorio pugliese in generale e della provincia di Foggia in particolare. 

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“Queste nuove piogge, abbondanti e persistenti, in alcuni casi miste a grandine, sono il colpo di grazia per l’agricoltura di tutta la Capitanata. I danni sono davvero ingenti. La situazione, su decine di campi, è semplicemente drammatica, con raccolti marciti e andati completamente in malora”.

“I campi di orzo sono diventati delle risaie. Le spighe, schiacciate dal peso dell’acqua, sono cadute o quasi atterrate. Impossibile trebbiarle”, aggiunge Miano. “Stesso discorso per l’avena, ma anche i campi di grano, già quasi pronti per la raccolta, sono completamente allettati, compressi sotto il peso della pioggia che non ha quasi mai dato tregua, lasciando sul terreno accumuli d’acqua che fanno marcire tutto”.

Il problema dell’acqua, che crea un eccesso di umidità persistente e causa l’insorgere di fitopatologie, su cui è impossibile intervenire sia per le condizioni dei campi coperti dal grano sia dall’arrivo di nuove piogge, riguarda tutte le colture attualmente in corso. Le cipolle stanno marcendo nel terreno. Il pomodoro è già fiorito, ma il passaggio da fiore a frutto è impedito per la mancanza delle necessarie condizioni climatiche indispensabili a una crescita e una maturazione corrette. Anche il foraggio nei campi è andato completamente perduto.

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“E poi ci sono i vigneti”, continua Miano, “sia l’uva da tavola che quella da vino sono state aggredite dalla peronospora, mandando all’aria il futuro raccolto”.

“La situazione è grave”, spiega Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, “La situazione è particolarmente difficile in Capitanata, ma le condizioni determinate dall’eccezionale piovosità dell’ultima parte di maggio e di tutta la prima quindicina di giugno hanno già causato danni in tutta la regione, in particolar modo, oltre alla provincia di Foggia, le più colpite sono la BAT, tutto il Barese, la parte occidentale del Tarantino, la provincia di Brindisi e Lecce con tutto il Salento. Il denominatore comune è la peronospora sui vigneti di almeno i tre quarti della Puglia. I danni sono incalcolabili".

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"C’è anche un problema di manutenzione del territorio. Le strade rurali si stanno liquefacendo, trasformandosi in fiumiciattoli di fango e acqua. Tutto questo rende ancora più difficile gli interventi, poiché i campi diventano irraggiungibili e comunque non praticabili. Alla luce di quanto sta accadendo, occorre che le istituzioni comunali di ciascun territorio colpito e poi quelle regionali, facciano tutto quanto è nelle loro possibilità per far attivare le misure di sostegno ordinarie e straordinarie che aiutino gli agricoltori che stanno perdendo tutto il potenziale raccolto”.

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Giuseppe Tupputi (capogruppo CON Emiliano), ha commentato l'appuntamento in IV Commissione - 'Regione e associazioni di categoria unite per risultati seri e concreti': "I danni sono ingenti e il mondo agricolo ci chiede di fare in fretta, per questo la Regione Puglia sta serrando le file e stringendo i denti per andare incontro alle esigenze del comparto, duramente colpito dalle persistenti piogge, per arrivare a presentare e ottenere dal Governo risultati seri e concreti. L’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia sta lavorando in questa direzione con la struttura regionale che da due settimane relaziona sulla situazione nei comuni pugliesi, in quanto tutti territori regionali e tutte le colture sono stati colpiti dall’ondata di maltempo e pioggia".

"In IV Commissione, insieme a Pentassuglia e all’assessore Gianni Stea e grazie all’attenzione dimostrata dal presidente Paolicelli - ha proseguito Tupputi - abbiamo incontrato e ascoltato le associazioni degli agricoltori che hanno manifestato tutta la loro preoccupazione, da tutti noi condivisa, sul fatto che i danni veri sarà possibile computarli più in là con il tempo e saranno davvero ingenti".

"A tal proposito sono emerse diverse necessità, su tutte quella impellente di riequilibrare le risorse, perché la Puglia versa molto ma recuperiamo poco, e di riformare il Decreto legislativo 102/2004 sul Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali, anacronistico e incapace di dare le giuste risposte a un comparto messo in ginocchio che ha bisogno di ristori con urgenza".

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"Intanto stiamo sul pezzo, la prossima settimana ci sarà un confronto proprio sulla nuova programmazione delle risorse e per quella occasione la Puglia dovrà presentarsi come sistema forte e coeso in maniera da emendare, ove necessario, quanto sarà proposto dal governo. Ce la stiamo mettendo tutta e senza illudere nessuno perchè i risultati li diremo con i fatti concreti, con gli atti".

Anche il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola, a margine dell’incontro che si è tenuto in Commissione con le associazioni di categoria, ha dichiarato: “Le continue piogge, bombe d’acqua, nubifragi e persino tornado che si sono abbattuti negli ultimi tempi sulla Puglia hanno causato danni all’agricoltura non solo enormi e disastrosi, ma che potrebbero compromettere per sempre l’intero sistema pugliese: l’umidità, infatti, che oggi ha già visto il proliferare di un fungo come la peronospora, potrebbe nel tempo provocare altri patogeni e attaccare altre colture. Questa la prospettiva futura su un presente disastroso e un passato pesante (fra xylella e siccità)".

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“I rappresentanti di categoria uditi oggi, a Bari, in Commissione Agricoltura - ha segnalato Ventola - hanno illustrato un quadro della situazione che richiede un impegno della politica a più livelli, sia regionale, sia nazionale. Ognuno di noi deve sentirsi impegnato e motivato in ogni sede istituzionale per cercare soluzioni nei confronti di agricoltori che non solo hanno perso il raccolto, ma potrebbero aver perso proprio il futuro (penso in primis a quelli di Minervino Murge dove il tornado ha addirittura divelto e scaraventato altrove decine e decine di ulivi, mandorli e filari di vitigni)".

“A tutto questo si aggiungono non solo la burocrazia legata a leggi ormai obsolete, che richiedono adempimenti che impiegano troppo tempo nell’accertamento del danno da calamità naturale e ancor più tempo per i ristori. In un contesto ostativo anche sul punto di vista assicurativo: le organizzazioni di categoria hanno denunciato l’impossibilità di assicurare il raccolto delle ciliegie per un cartello fra le società assicurative".

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“Ma le ciliegie al macero sono solo la punta di un iceberg, al macero potrebbero finire i frumenti a cominciare dal grano che deve combattere anche contro una concorrenza straniera a prezzi improponibili per i nostri coltivatori".

“I danni all’agricoltura per le continue piogge - ha concluso Ventola - si riversano anche sulla filiera produttiva: il fieno umido e quindi facilmente attaccabile dalle muffe è dannoso per le vacche negli allevamenti, il fungo che sta distruggendo le viti potrebbe compromettere la produzione del vino, così come la distruzione degli ortaggi potrebbe bloccare l’industria di confezionamento… l’elenco è lungo. Per questo è necessario che trasversalmente tutta la politica si impegni a trovare soluzioni immediate".

(gelormini@gmail.com)

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Pubblicato in precedenza: Coldiretti - Maltempo e bombe d'acqua devastano la produzione agricola

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