Puglia immobiliare, l’occhio svizzero su ville e masserie

La frontiera del turismo 'haute gamme' in Puglia. Epoca Collection di Giovanni De Blasio rileva la villa gestita da Raoul Bova nella campagne di Fasano.

di Antonio V. Gelormini
Masseria Bova
PugliaItalia

Il segmento turistico-ricettivo del lusso in Puglia accresce il tasso di attrattività e moltiplica le opportunità di investimento da parte di operatori locali e internazionali. Dal polo originario nel triangolo Monopoli-Fasano-Savelletri, il raggio d’azione da tempo si è allargato verso le Masserie della Valle d’Itria e poi verso il Salento, concentrando le attenzioni sulla città di Lecce e sul suo hinterland.

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E così dopo la competizione virtuosa tra le famiglie Melpignano e Muolo, che hanno dato vita a realtà eccellenti come Borgo Egnazia, Masseria San Domenico, San Domenico Golf, Masseria Torre Coccaro, Masseria Torre Maizza - a cui ha fatto seguito l’arrivo poderoso della storica Famiglia Forte - è stata la volta di René De Picciotto: imprenditore italo-svizzero che ha fatto rinascere prima Fortezza Pettolecchia a Fasano, divenuto il lido più esclusivo di Puglia, quindi recuperato e rilanaciato Palazzo BN a Lecce (ex Palazzo Banco Napoli) e Palazzo Roma a Ostuni.

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Ora tocca ad uno dei suoi più fidi scudieri, il manager Giovanni De Blasio cofondatore e CEO di Epoca Collection, farsi spazio nella fascia ‘haute de gamme’ con l’acquisizione di Palazzo Lecce (sei camere lusso a ridosso del centro storico del capoluogo salentino), la ristrutturazione di Masseria San Giovanni ripresa dalla Diocesi di Conversano-Monopoli e gestita fino a poco tempo fa da Raoul Bova (12 camere in una struttura ottocentesca nelle campagne di Montalbano, frazione di Fasano).

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La scelta imprenditoriale di De Blasio punta su presidi ricettivi piccoli con servizi di altissima qualità, per fare della Puglia il valore aggiunto - sotto forma di sapore e pathos - a un’impostazione rigidamente impeccabile come quella di più antica tradizione ospitale svizzera.

“Nel nostro piano di investimenti c’è l’acquisizione di un’altra struttura a Ginevra - fa sapere De Blasio - che sarà nel portafoglio di Epoca già a partire dal 2025, ma stiamo valutando anche altre strutture ricettive in Portogallo e Argentina, dove contiamo di sbarcare dal 2026”. A dargli man forte in Epoca ci sono, infatti, due imprenditori svizzeri - Benjamin Luzuy e Axel Harari, entrambi cofondatori dell’azienda - e un socio israeliano, Mario Segal, che ha un passato in Amdocs, la software-house fondata in Israele e quotata nel listino Nasdaq di Wall Street.

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Gente abituata a trattare con i grandi Fondi Internazionali e le loro cospicue risorse finanziarie da allocare. Con loro il progetto prevede l’acquisto degli immobili in capo ad una società, Appia, mentre la loro gestione rientrerà nell’operatività dell’altra società: Epoca. Entrambe pronte a utilizzare anche i fondi pubblici messi a disposizione dalla Regione Puglia per le piccole imprese, attraverso strumenti di stimolo a ricerca e innovazione come i PIA proposti da Puglia Sviluppo.

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Il brand Puglia, dopo aver rotto il ghiaccio negli anni scorsi, è consolidato. Il trend della destinazione e relativi desiderata sono in costante crescita. L’evidente periodo favorevole va colto con determinazione e lungimiranza. Sarà vincente chi saprà intercettarlo e governarlo, come il vento favorevole per i velisti. Che a capirlo, prima di tutti, siano binocoli svizzeri dovrebbe farci riflettere non poco.

(gelormini@gmail.com)

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