San Raffaele Ceglie. Amati: “Anche la Regione segnala il caso alla Procura"

Le dichiarazioni dei consiglieri regionali Fabiano Amati e Luigi Caroli sul Centro di Riabilitazione San Raffaele di Ceglie Messapica (Br).

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La dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati, sul Centro di Riabilitazione San Raffaele di Ceglie Messapica (Br).

Fabiano Amati
 

“Sul fatto del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, gestito dalla Fondazione San Raffaele, anche la Regione ha presentato una relazione alla Procura della Repubblica di Brindisi, alla Corte dei conti e ai NAS". 

"La relazione approfondisce in modo dettagliato, per tutte le conseguenze previste dalla legge, tre aspetti: la storia del l’affidamento della sperimentazione gestionale, purtroppo senza nessuna procedura di evidenza pubblica, e perciò la conseguente invalidità di ogni tipo di accordo contrattuale tra la ASL e la Fondazione San Raffaele; la violazione dei tetti assegnati e la illegittima compensazione del canone di locazione; l’attuale insussistenza dei requisiti organizzativi previsti per lo svolgimento dell’attività clinica". 

"Tre punti in grado di segnalare 24 anni di illegittimità e opacità, su un Centro riabilitativo nato per consentire alla sanità pubblica di appagare al meglio la domanda di salute".

"Si spera che questo ulteriore atto contribuisca alla soluzione del problema, restituendo ai pazienti e al personale condizioni di maggiore serenità. Ringrazio il direttore del Dipartimento sanità e i dirigenti regionali, per la notevole attività svolta.”


 

Sul fronte critico, invece, il consigliere regionale e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli, che in altra nota diffusa afferma: "Un’ispezione al giorno al centro, chiedo alla Asl gli stessi controlli anche per il Perrino di Brindisi".

“Sedici ispezioni della ASL BR, una al giorno dal 31 luglio scorso, al Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica: se non è accanimento ma normale procedura chiedo ufficialmente al direttore generale, Maurizio De Nuccio, che simili controlli di verifica del personale socio-sanitario presente e delle condizioni assistenziali dei ricoverati vengano effettuate in tutte le strutture sanitarie e ospedaliere pubbliche di competenza della Asl, a cominciare dal Perrino di Brindisi. Sono convinto che se gli stessi controlli fossero fatti al più grande ospedale brindisino la conclusione non potrebbe che essere la chiusura totale, non solo il reparto di Chirurgia plastica!"

“Ispezioni che hanno il sapore dell’ostinata ricerca di qualche disservizio o malasanità per giustificare una pasticciata legge regionale che non solo sta creando notevoli disagi ai pazienti e alle loro famiglie, ma che rischia di arrecare un danno sanitario a tutto il territorio".

“Eppure non più di un anno fa, il 30 agosto scorso, il dg De Nuccio, insediato da pochi giorni, volle far una visita (questa volta di cortesia e conoscenza) proprio al San Raffaele. Questo il suo commento (inserito nel comunicato ufficiale della ASL) sul Centro: ‘accogliente e all'avanguardia, che risponde in maniera adeguata alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie. Nella struttura si intrecciano professionalità degli operatori e profondo senso di umanità: un fiore all'occhiello per tutto il territorio'."

“Cosa è successo in un anno? Per questo oggi più di ieri è indispensabile fare chiarezza politico-amministrativa su ciò che ha portato a prorogare, senza gara, la gestione per oltre 20 anni, e negli ultimi mesi a chiedere il trasferimento dalla gestione privata a quella pubblica! Sto preparando una proposta di legge perché venga istituita una commissione d’inchiesta, bene fa la Procura a ricercare gli eventuali responsabilità penali, ma per quelle politiche è necessario che sia proprio la politica a capire ciò che è successo.”

(gelormini@gmail.com)

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