Sanità, tavolo tecnico sul tema della salute nelle carceri in Puglia

Loredana Capone, Rocco Palese e Piero Rossi al tavolo tecnico sul tema della salute all’interno delle strutture detentive pugliesi .

Capone Palese
PugliaItalia
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Si è tenuto, presso la Sala Guaccero di via Gentile, a Bari, il tavolo tecnico sul tema della salute all’interno delle strutture detentive pugliesi convocato dalla Presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, d’intesa con l’assessore alla Sanità, Rocco Palese, su richiesta dell’associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale “Antigone”.

All’incontro erano presenti il Provveditore regionale della Puglia e della Basilicata, il garante regionale dei diritti delle persone private della libertà, i direttori generali delle ASL e i presidenti dei Tribunali di Sorveglianza pugliesi.

Tante le criticità ma anche le proposte messe in campo dagli intervenuti, che hanno mostrato grande favore nei confronti dell’iniziativa che, per la prima volta, ha riunito attorno a un tavolo i vertici del sistema sanitario regionale e quelli del sistema penitenziario. Dal sovraffollamento delle carceri (la Puglia infatti conta oggi oltre quattro mila detenuti), alla necessità di intervenire sulla diagnostica a distanza, dotandosi della tecnologia della telemedicina e del sistema delle cartelle cliniche elettroniche. 

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In modo da consentire un monitoraggio costante dei detenuti affetti da patologie e al contempo ridurre, qualora possibile, le procedure di trattamento presso le strutture sanitarie; al bisogno di formazione specialistica per gli operatori sanitari che operano negli istituti penitenziari; alla richiesta di rafforzamento delle attività dell’Osservatorio sanitario regionale e di una maggiore sinergia nella programmazione degli interventi tra Regione Puglia e amministrazione penitenziaria; alla necessità di dare una risposta forte alla problematica relativa alla fragilità psichiatrica di detenuti e internati garantendo, per i primi il necessario supporto psicologico, e per i secondi la riduzione dei tempi di accesso alle Residenze per le misure di Sicurezza (Rems).

“La visita negli istituti penitenziari e l’incontro con i direttori in questi anni di attività politica - ha detto la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone - mi hanno fatto comprendere quanti problemi ci sono purtroppo all’interno delle nostre carceri e quanto fondamentale sia intervenire al più presto per assicurare una migliore condizione di salute ai detenuti. Per questa ragione ho accolto subito l’invito di Antigone e, insieme all’assessore Palese e al garante regionale Piero Rossi, che ringrazio per il grande lavoro svolto, ho voluto incontrare oggi tutti i direttori e i presidenti dei Tribunali di sorveglianza, e i direttori delle Asl pugliesi, per fare il punto sullo stato delle cose e programmare azioni comuni che portino a soluzioni concrete".

"Un primo passo - ha precisato la presidente Capone - è stato già compiuto con l’impegno che abbiamo assunto a programmare subito un incontro con l’Agenzia Regionale strategica per la Salute ed il Sociale della Regione Puglia, per strutturare un progetto di telemedicina negli istituti penitenziari, che renderebbe certamente meno onerose - ma soprattutto più efficaci - le cure per i detenuti. Ma sono molte le problematiche da affrontare, a partire dal bisogno di psichiatri, psicologi e strutture specialistiche di settore, e questo è un ulteriore elemento di cui tener conto anche perché c’è un fabbisogno rispetto al quale si è pronunciata la stessa Corte Costituzionale e la Corte Europea dei diritti umani".

"Insomma- ha concluso Loredana Capone - garantire la salute è fondamentale per tutte le cittadine e i cittadini pugliesi, ma in luoghi come gli istituti penitenziari, in cui le difficoltà anche psicologiche sono enormi, bisogna intervenire con altrettanta efficacia e celerità per evitare che si verifichino tragedie come quelle di Foggia e Brindisi in cui a inizio d’anno due giovani detenuti si sono tolti la vita. È un tema complesso quello delle carceri che la Regione, però, intende affrontare fino in fondo e in sinergia con tutti gli attori coinvolti”.

"Esprimo viva gratitudine nei confronti della Presidente Capone - è intervenuto il garante regionale dei diritti delle persone private della libertà, Piero Rossi - per aver voluto convocare tutti i fondamentali interlocutori del settore in una proficua riunione plenaria, di confronto condiviso a tutti i livelli.  È evidente che la garanzia di salute in favore delle persone detenute oggi necessita di un ripensamento e anche di una omogeneizzazione delle offerte territoriali. Occorre che cittadini come tutti gli altri ma privati della libertà possano avere accesso alla fruizione di un diritto che resta fondamentale ed inviolabile”.

“Affronteremo tutte le questioni e proveremo a fare la nostra parte - ha aggiunto l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese - veniamo da un periodo particolarmente complicato, com’è quello della pandemia, e nonostante tutte le fragilità esistenti siamo riusciti, grazie all’impegno di tutto il personale penitenziario, ad affrontarlo nel migliore dei modi. Adesso dobbiamo concentrarci per risolvere tutti i problemi che nel corso di questi anni sono venuti a determinarsi. Non è troppo tardi ma dobbiamo certamente ripartire da un maggiore raccordo tra struttura sanitaria e struttura penitenziaria".

"Sono certo che ogni Asl possa e debba indicare un referente per l’assistenza sanitaria nelle carceri e sono altrettanto convinto - ha concluso Palese - che sia necessaria una formazione specifica per i sanitari che operano negli istituti. L’impegno della Regione c’è, intanto, il primo passo sarà quello di interessare il direttore dell’Ares, Giovanni Gorgoni, della necessità di sviluppare un progetto per portare la telemedicina nelle strutture penitenziarie”.

(gelormini@gmail.com)