Spot Rubini per la Puglia, l'audizione Scandale e i dubbi di Zullo

L'audizione in Commissione del direttore di Pugliapromozione, Luca Scandale, sullo spot per la Puglia di Sergio Rubini, e i dubbi persistenti di Ignazio Zullo.

Puglia Meraviglia Bovino
PugliaItalia
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 Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione, ha risposto durante l’audizione presso la Regione Puglia alle domande poste dal consigliere regionale Ignazio Zullo (FDL), in merito allo spot promozionale di Sergio Rubini 'Puglia, autentica meraviglia'.

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“Come ho avuto di spiegare, Pugliapromozione lavora in coerenza con le discipline Anac e dei fondi europei. Pertanto - ho ribadito Luca Scandale al consigliere Zullo, sottolineando - che non si è trattato di un ‘affidamento diretto’ come lui aveva dichiarato nella interrogazione iniziale e lui stesso ha ammesso di essere stato in errore”.

“In merito alle sue ulteriori affermazioni - ha precisato Scandale - ho spiegato che all’avviso hanno risposto 4 società, che hanno presentato progetti di diversa natura: dal bike tourism, ai cammini al Wedding. La commissione ha ritenuto di approvare il progetto della Passo Uno per uno spot scritto e diretto da Sergio Rubini”.

“Ribadisco che non ci sono stati inviti per la call, ma che si partecipa liberamente all’avviso e che la norma sulla base della quale è stata costruita una procedura ad evidenza pubblica prevede la possibilità di negoziare con i titolari di diritti esclusivi. L’avviso è servito dunque - ha proseguito Scandale - a dare evidenza pubblica ad una partecipazione di più soggetti titolari di diritti esclusivi su format, concept, contenuti artistici da proporre per la promozione del brand Puglia”.

“I costi aggiuntivi sono stati determinati - ha spiegato il direttore di Pugliapromozione - dai costi dei diritti musicali e di immagine derivanti dalla necessità di promuovere, come poi avvenuto, lo spot sulle tv nazionali. Segnalo, come ho detto in commissione, che l’avviso è ancora aperto e che verranno valutate altre proposte, visto che il budget verrà implementato".

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"Pertanto - ha puntualizzato Scandale - anche il termine “vincitore” usato dal consigliere Zullo è improprio, perché l’avviso prevede la possibilità di contrattualizzare diverse proposte per contenuti multimediali e audiovisivi eterogenei”.

“Tutti i documenti che dimostrano quanto da me affermato, presenti peraltro sul sito di Pugliapromozione nella sezione amministrazione trasparente - ha concluso Scandale - li ho consegnati nelle mani del presidente della Commissione Francesco Paolicelli. Quindi, ritengo che tutti i ‘dubbi’ del consigliere Zullo siano stati fugati”.

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“Quello che è chiaro è che lo spot promozionale “Puglia, autentica meraviglia” è costato 320mila euro – ha commentato Ignazio Zullo, capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d'Italia - molto più del doppio rispetto a quello dello scorso anno “Puglia, una Storia d'Amore”, curato da Francesca Muci (con musica di Daniele Durante), perché è stato firmato e diretto dal regista Sergio Rubini, che ha voluto utilizzare solo il top degli operatori cinematografici per realizzare i 60 secondi“.

"Tutto il resto, nonostante la disponibilità del direttore generale di PugliaPromozione, Luca Scandale - ha aggiunto Zullo - rimane avvolto da dubbi, che non sono stati completamente fugati nel corso dell’audizione, a cominciare proprio dalla decisione - guarda caso - di portare la copertura di spesa dai 120 mila euro, previsti inizialmente, a 320 avviando una procedura negoziata, alla quale vengono chiamate a partecipare solo quattro agenzie-società e non dieci, così come è previsto dal Codice degli Appalti".

"Non solo - ha continuato Zullo - ma la sensazione è che si sia trattato di un ‘vestito cucito su misura’, come se fosse stato pattuito in partenza che si sarebbero dovuti assegnare al ‘vincitore’ della procedura negoziata tutti i 320mila euro e, quando l’offerta vincitrice prevedeva un costo di 303mila euro, si è trovata la maniera per dare anche la parte restante di 17mila euro, nonostante questa ulteriore assegnazione sia ammessa dal Codice degli Appalti solo se in corso d’opera subentrano degli imprevisti".

"Ma nel nostro caso - ha insistito il capogruppo di FdI - i 17mila euro non sono stati aggiunti per imprevisti in corso d’opera, ma all’atto dell’aggiudicazione. Solo un’ultima considerazione sulle cifre: ma come mai le altre tre offerte non hanno superato i 70mila euro, pur potendo disporre di una capienza quasi cinque volte più grande? E chi ha valutato le offerte, quale professionalità hanno messo in campo per discernere il miglior prodotto per attrarre i turisti in Puglia? E quale target di turisti: quelli balneari dei mesi estivi o quelli che prediligono il turismo ambientale, il turismo attivo ed esperenziale in funzione della destagionalizzazione?“

E ancora: "Passiamo poi alle valutazioni di carattere turistico, che devono rispondere ad un obbiettivo essenziale per la Puglia ossia la destagionalizzazione. Fatta la premessa che la Puglia estiva si vende anche senza che la Regione spenda un solo centesimo, e memo male - ha ripetuto Zullo - le risorse pubbliche dovrebbero essere utilizzate per destagionalizzare il turismo e, quindi, attrarre stranieri e non nei periodi autunnali, invernali e primaverili, quando ci sono zone turistiche totalmente chiuse".

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"Secondo noi il video-spot di Rubini non va in tal senso proponendo ciò che la Puglia offre ai turisti d’estate, compreso il mare – citato anche dalla psicoterapeuta che consiglia la vacanza al milanese stressato – mare che invece Scandale non avrebbe visto, considerato che in audizione ha sostenuto che nello spot non vi era il mare. Ed anche in questo non ci ha convinti!“.

"Per questo, in conclusione, abbiamo invitato il direttore di PugliaPromozione a ‘meravigliarci’ con i  numeri del turismo in Puglia fuori stagione, quelli estivi sono 'fortunatamente' scontati, senza aver bisogno di ricorrere al grande maestro Rubini. E purtroppo nonostante gli spot annuali, la destagionalizzazione resta in Puglia un miraggio. Saranno i 320 mila euro spesi in 'Puglia autentica meraviglia' a regalarci il miracolo? Vorrei proprio sbagliarmi - ha concluso Ignazio Zullo - ma sono in questo senso pessimista: non è uno spot che può aiutare, serve una strategia complessiva di ben altra visione e ben altra fattura e, ne sono certo, potremmo anche spendere meno”.

(gelormini@gmail.com)