TAP, falso allarme: 'Non c'è alcuna crepa lungo il gasdotto'

La multinazionale in capo al gasdotto Tap, che porta metano dall'Azerbaijan all'Italia, rassicura che il tubo del metanodotto è intatto e non rischia di rompersi.

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A quanto si apprende da fonti della multinazionale in capo al gasdotto TAP, che porta metano dall'Azerbaijan all'Italia, approdando sulle coste di Melendugno, in provincia di Lecce, il danneggiamento alla copertura in cemento dei condotti, non costituisce alcun pericolo: perché il tubo del metanodotto è intatto e non rischia di rompersi, e quindi non sarebbero possibili fuoriuscite di gas. Le stesse fonti riferiscono che nei prossimi mesi è prevista un'attività di manutenzione ordinaria. 


 

"Con riferimento ad alcune notizie che circolano in queste ore e ad alcune interpretazioni errate di documenti e foto relativi ad una ispezione della condotta a mare e ad un intervento di manutenzione della medesima, anche al fine di fugare preoccupazioni del tutto immotivate, TAP precisa quanto segue:

- Non c’è alcuna “crepa nel gasdotto”: l’integrità strutturale della condotta in acciaio non è minimamente in discussione. Il trasporto del gas prosegue in piena sicurezza come è sempre avvenuto nei quattro anni dall’entrata in funzione del gasdotto.

- La foto apparsa su alcuni siti web è stata estratta dall’Allegato 2 allo Studio Preliminare Ambientale relativo ai lavori di manutenzione della condotta offshore TAP nell’area della scarpata continentale italiana, esterna alle acque territoriali, e situata a circa 24 km dalla linea di costa italiana. L’Allegato 2 contiene i risultati e le immagini delle ispezioni video sottomarine eseguite nel 2021da una terza parte nell’ambito del piano di monitoraggio periodico di verifica dell’integrità della condotta, prescritto nelle autorizzazioni. In particolare, la foto in questione si riferisce ad un tratto della condotta sottomarina in cui la stessa è rivestita da uno spessore di appesantimento realizzato con calcestruzzo armato. Tale rivestimento, che ha lo scopo di stabilizzare la condotta nei tratti più prossimi alla linea di costa, ha uno spessore di circa 15 cm. Il fatto che appaiano delle fessurazioni sulla sua superficie è “fisiologico” in quanto le stesse sono dovute alla naturale differenza di flessibilità tra l’acciaio della condotta e il calcestruzzo del rivestimento esterno. Premesso che tali fessure non sono localizzate nell’area di intervento per il quale è stato presentato lo Studio Preliminare Ambientale, le stesse non comportano alcun rischio per la sicurezza dell’infrastruttura e non necessitano di interventi manutentivi.


 

- L’intervento di manutenzione della condotta a mare, riguarda una “campata libera” ovvero un tratto in cui il tubo non poggia direttamente sul fondale marino, ed è finalizzato a ridurre la stessa.

- L’intervento richiesto per i lavori di manutenzione della condotta nell’area della scarpata continentale italiana non riveste carattere di urgenza e verrà programmato in funzione dell’ottenimento delle autorizzazioni necessarie e dell’assegnazione del relativo incarico ad impresa specializzata.

A questa pagina del sito del Ministero dell’Ambiente:

(https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/11370/17140#collapse)

sono disponibili tutti i documenti relativi a questo intervento.


 

A quanto si apprende, secondo una nota ANSA, per l'attività di manutenzione ordinaria Tap ha chiesto al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica di valutare l'esclusione della Via, ovvero della procedura di valutazione d’impatto ambientale, in quanto l’azienda ritiene che sia già sufficiente la precedente Via già rilasciata. Su questa richiesta è attesa la risposta del ministero.

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