TFM, verso abrogazione e rinvio discussione, Fd'I: 'Emiliano, troppe poltrone'
Mosse ed anticipazioni sulla scacchiera della politica relativi al dietrofront dei gruppi regionali - sollecitati dai rispettivi partiti - sull'abrogazione TFM
"Nella riunione di maggioranza tenutasi stamattina con il presidente Emiliano abbiamo deciso di optare per l’abrogazione del Trattamento di Fine Mandato e rinviare la discussione ad un momento più favorevole, quando saranno diverse le condizioni economiche e sociali della Puglia", si legge nella nota citata.
Fratelli d'Italia, invece, decide di anticipare i tempi e convoca una conferena stampa in urgenza, per annunciare - dalla voce diretta di Marcello Gemmato - che "L'interlocuzione schietta, serrata e profonda tra il partito e il Gruppo consigliare regionale pugliese, ha prodotto la decisione di presentare l'emendamento abrogativodella legge sul TFM già nella prima seduta utile del Consiglio, nella discussione del primo punto all'Ordine del giorno. Anche se non pertinente al tema".
Aggiungendo e precisando, però: "Che se il dietrofront è dettato dai validi motivi di 'spending revue' e di attenta cura del bilancio regionale, c'è da considerare che, da quando il presidente Emiliano è stato eletto ad oggi, la serie di atti monocratici con il profluvio di nomine di consulenti, esperti, e assegnatari di poltrone varie - per la sola ragione di essere stati tra i suoi sostenitori elettorali, senza essere magari eletti - è alquanto esagerata. Gli sprechi vanno perseguiti anche e soprettutto sul quel fronte".
“Sul trattamento di fine mandato è ormai evidente che il presidente Emiliano ha giocato tutte le parti in commedia. Se il TFM dei consiglieri regionali, regolarmente e democraticamente eletti, dev'essere abrogato perché tutti dobbiamo stringere la cinghia - hanno ripetuto i consiglieri del gruppo Fratelli d'Italia e il capogruppo Ignazio Zullo - a farlo deve essere anche, soprattutto e prima di tutto, il presidente Emiliano che quasi ogni giorno sforna una nomina, moltiplica i Consigli di Amministrazione, s’inventa poltrone che non esistono. Se la Regione deve risparmiare non ci può essere chi guarda la pagliuzza nell’occhio dei consiglieri e poi non vede la trave nei suoi".
Per questo motivo, sarà Fratelli d’Italia, martedì 21 settembre, a presentare in Consiglio regionale tre emendamenti. Il primo è proprio quello dell’abrogazione del TFM approvato il 27 luglio scorso e su questo ora sfidiamo Emiliano e la sua maggioranza che non possono dare lezioni di moralità a nessuno. Così come chiederemo di abolire il TFM, chiediamo anche di abolire tutte le nomine che sono state date da Emiliano ai bocciati nelle urne, che sono stati sistemati nelle varie agenzie o come consiglieri del presidente".
"Quindi, il secondo emendamento che presenteremo sarà sull’abrogazione del costo delle nomine fatte con decreto del presidente Emiliano. Dovranno essere a titolo gratuito e senza rimborso spese. Il terzo emendamento prevede l'abolizione del vitalizio per tutti coloro che sono stati condannati per reati contro la pubblica amministrazione, anche in quei casi per i quali è intervenuto l’indulto. A Emiliano ricordiamo che come diceva Nenni: ‘A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura’. Emiliano dia il buon esempio, voti i nostri emendamenti e consigliamo poi di riflettere sui problemi di comunicazione tra lui e la sua maggioranza”
Nel frattempo una nota del capogruppo PD, Filippo Caracciolo, comunicava: “Il Gruppo regionale del Partito Democratico ha deciso di accogliere l’invito del presidente Michele Emiliano e del segretario Enrico Letta e di abrogare l’emendamento che reintroduce il trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali votato il 27 luglio".
"Seppure il TFM sia riconosciuto dalla legge, sia legittimo e adottato in quasi tutte le regioni italiane - ha precisato Caracciolo - ci siamo resi conto che è stato sbagliato il metodo di approvazione, perché la questione avrebbe meritato una discussione e un confronto più ampi e articolati, soprattutto in un momento come quello attuale, critico da un punto di vista economico e sociale, a causa della pandemia".
"Ritengo opportuno che in un momento come questo, in cui con fatica continuiamo ad affrontare le enormi difficoltà e i danni provocati dall’emergenza sanitaria, sia necessario assumere tale scelta. Ci sarà, eventualmente modo e tempo per affrontare la questione, ma le priorità attuali sono decisamente altre".
"Ringrazio tutto il Gruppo del Partito Democratico - ha concluso Caracciolo - per la sensibilità e per la maturità dimostrate nell’affrontare un tema così delicato e per aver scelto, insieme, di fare un passo indietro quanto mai doveroso nei confronti di tutti i cittadini pugliesi”.
“Abrogheremo la norma sul trattamento di fine mandato approvata il 27 luglio - ha dichiarato anche la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone - e francamente sono convinta che sia giusto così. Questo non era il tempo maturo e se ne avessimo discusso apertamente e in maniera più approfondita, certo ci saremmo evitati cinquanta giorni di dibattiti mediatici sull’argomento".
"Per questo motivo - ha proseguito - lo scorso lunedì avevo convocato una capigruppo urgente, perché la discussione doveva approdare in Aula e lì il TFM essere confermato o abrogato. La decisione di oggi, responsabilmente assunta con i capigruppo, di maggioranza e di minoranza, conferma l’indirizzo che questa Assemblea regionale ha manifestato sin dal suo insediamento".
"Stiamo lavorando con impegno - ha sottolineato la presidente Capone - per la crescita di questa comunità guardando al bene della società pugliese. Basta pensare che domani, per esempio, arriverà in Aula la legge sulla parità retributiva tra uomo e donna: un abominio, quello della persistente disparità, al quale la Puglia, fra le prime regioni in Italia, dà una risposta certa; così come la mozione, approvata dal Consiglio regionale sulle priorità che il PNRR dovrà assicurare per la Regione Puglia. Sono solo esempi di un lavoro che continuerà per tutta la legislatura".
"Ripensare a quanto fatto fino ad ora - ha concluso Loredana Capone - rende ancora più sofferto quanto accaduto: non perché fosse errato adeguarsi all’intesa Stato-Regioni e riallineare il trattamento dei Consiglieri pugliesi a quelli delle altre Regioni (che fino ad oggi hanno continuato ad erogare per intero il trattamento di fine mandato, come succede anche per i sindaci, i presidenti delle province e i parlamentari, ai sensi delle leggi nazionali vigenti). Ma perché mai come oggi, è indispensabile utilizzare ogni energia ed ogni disponibilità finanziaria per la crescita della comunità pugliese”.
I consiglieri del M5S Grazia Di Bari, Rosa Barone, Cristian Casili e Marco Galante: "Come anticipato dal presidente Conte, proporremo l’abrogazione del trattamento di fine mandato. A prescindere dalla questione di merito, ci sono profili che riguardano il metodo e la tempistica di cui vogliamo tenere conto, anche alla luce delle sensibilità espresse dai cittadini pugliesi. Il confronto e il dialogo con i nostri concittadini rimane per noi prioritario. Continuiamo a lavorare e presto annunceremo importanti novità".
Con nota separata la consigliera del M5S, Antonella Laricchia, ha commentato: "La volontà di abrogare il TFM è un’ottima notizia, spero che agli annunci seguano finalmente i fatti e che i vecchi politici non cambino nuovamente idea. Solo quattro giorni fa, infatti, tutta la politica regionale (destra, sinistra e parte del M5S) ha votato in settima commissione contro l’abrogazione.Ringrazio tutti i cittadini e la società civile che sta costringendo i partiti a invertire la rotta. È un provvedimento vergognoso e il popolo sta riuscendo a cancellarlo, perché quando non rimane silente e rassegnato di fatto si dimostra imbattibile.Senza questa attenzione e mobilitazione mediatica i partiti non avrebbero provato vergogna e non avremmo risparmiato questi soldi".
Più intransigente Roberto Marti, Commissario Regionale della Lega Puglia, insieme a Davide Bellomo, Capo gruppo in consiglio regionale: "La Lega è pronta a votare in Consiglio regionale l’abrogazione del TFM (Trattamento di fine mandato) ma solo se la si fa subito e in maniera totale, senza altri teatrini e giochi di prestigio del PD".
"Non accetteremo rivisitazioni o maquillage della norma con modifiche dello zero-virgola. La maggioranza a guida Pd ha scritto e votato la norma in estate, presentandola come un atto dovuto a seguito di diffuse verifiche normative e contabili che oggi vengono meno. Evidentemente con l'avvicinarsi dell'autunno le foglie cominciano a cadere e tra queste anche la foglia di fico dietro la quale vorrebbero nascondersi Letta, Conte ed il Pd".
(gelormini@gmail.com)