Virginia Raffale con 'Samusà' al Teatro Piccinni Bari

Samusa’ di Virginia Raffaele, al Teatro Piccinni di Bari. Scenografie divertenti, abiti fantastici e lei la “giostraia” che conduce uno spettacolo affascinante.

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di Silvia Viterbo

Samusa’ di Virginia Raffaele, al Teatro Piccinni di Bari. Colore, musica, scenografie divertenti, abiti fantastici e lei la “giostraia” che conduce uno spettacolo affascinante. Il racconto di Samusà si nutre dei ricordi di Virginia e di quel mondo fantastico in cui è ambientata la sua infanzia reale: il Luna park.

VIRGINIA RAFFAELE foto©MasiarPasqualiGuarda la gallery

Da lì si sviluppa quel modo tutto suo di divertire ed emozionare, stupire e performare, commuovere e far ridere a crepapelle. “Sono nata e cresciuta dentro un luna park, facevo i compiti sulla nave pirata, cenavo caricando i fucili, il primo bacio l’ho dato dietro il bruco mela. Poi il parco ha chiuso, le giostre sono scappate e adesso sono ovunque: le attrazioni sono io e siete voi. Tutto quello che siamo diventati stupisce quanto un giro sulle montagne russe e confonde più di una passeggiata tra gli specchi deformanti”.

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Ad arricchire l’impianto scenico originale, alcuni degli schizzi dipinti dalla stessa Virginia. La regia si avvale della grande firma di Federico Tiezzi. Lei carioca, con l’abito tutto colorato, lei Patti Pravo, con il viso imbalsamato e la recita di donna di fama con cinque matrimoni, lei anziana sola che parla con l’unica amica in un delirio di abbandono e solitudine, lei che canta, ma non ha il testo e non sa le parole.

Fra un cambio e l’altro, si esibiscono tre giocolieri acrobati, bravi e assorbenti l’attenzione del pubblico. Poi lei al circo con il falso pan di zucchero che è di cotone, e qui emerge tutto l’amore che questa donna ha ancora per il posto dove è nata e cresciuta. Un mondo magico dove si incrociano i fili dietro le bottiglie per non far vincere il grosso peluche a chi spara, dove ci si scontra con le automobiline e non si capisce perché, o dove si parla tutti insieme e intanto si mangia, si lavora, ci si trucca, si vive.

,Il mondo del circo c’è tutto nelle scenografie molto belle, nei vestiti di lei da “operetta”, nelle imitazioni smaglianti con cui fa ridere il pubblico. Lei, spigliata, elegante, spiritosa fa ridere e regala una serata diversa, perché la sua magia è quella di essere una “giostraia” nei ricordi e sempre nel cuore.