ZES Adriatica Puglia - Molise, inaugurato lo sportello unico per le imprese
ZES Adriatica interregionale Puglia-Molise. Attivazione dello Sportello Unico Digitale: nasce la burocrazia amica delle imprese.
Formalmente insediatosi il 1 settembre 2022, negli uffici della prestigiosa Sede della Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Bari, il Commissario straordinario della sede territoriale della ZES (Zona Economica Speciale) Adriatica interregionale Puglia - Molise, Manlio Guadagnuolo, e il suo staff, hanno attivato lo sportello unico digitale della stessa Zes Adriatica Puglia-Molise.
Allo Sportello Unico Digitale piccole, medie e grandi imprese potranno presentare istanza di Autorizzazione Unica per realizzare “in tempi ZES” i propri programmi e progetti di investimento nelle aree ricomprese nella perimetrazione della Zona Economica Speciale Adriatica Puglia-Molise. Nascerà così la burocrazia amica delle imprese, occasione unica ed irripetibile per lo sviluppo economico e occupazionale del territorio.
Alla presentazione sono intervenuti:
– Manlio Guadagnuolo, Commissario Straordinario del Governo della ZES Adriatica interregionale Puglia-Molise;
- Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia;
- Sergio Fontana, Pesidente di Confindustria Puglia;
– Laura Casanova, dirigente Area Tecnica della ZES Adriatica;
– Rita Armento, responsabile Area Amministrativa della ZES Adriatica;
– Giuseppe Lonero, responsabile Area Economico-Finanziaria della ZES Adriatica.
Con il varo dello Sportello Unico Digitale, a piccole, medie e grandi imprese sarà possibile presentare istanza per l’ottenimento di un’Autorizzazione Unica, accedendo così a una serie di agevolazioni fiscali e soprattutto a semplificazioni amministrative, dando vita alla burocrazia amica delle imprese:
- Commissario ZES unico interlocutore per le imprese interessate agli investimenti;
- Autorizzazione Unica del Commissario, che assorbe e sostituisce tutte le precedenti autorizzazioni, evitando alle imprese gravosi “pellegrinaggi” presso i vari Enti;
- tempi certi, rapidi e più che dimezzati, grazie alle semplificazioni amministrative, ai termini perentori, al silenzio assenso e all’Autorizzazione Unica del Commissario ZES, che, ove necessario, costituisce variante urbanistica;
- agevolazioni fiscali, quali il credito d’imposta a valere sull’intero valore dell’investimento (compreso l’acquisto del suolo e/o degli immobili eventualmente su di esso esistenti) - pari al 45% per le piccole, 35% per le medie e 25% per le grandi imprese - la riduzione dell’IRES del 50%, i vantaggi derivanti dalla riduzione/azzeramento degli oneri comunali grazie ai kit localizzativi (in corso di definizione tra il Commissario ZES e i Comuni interessati), i contratti di sviluppo, “il pacchetto ZES” in via di programmazione tra il Commissario ZES e le Regioni Puglia e Molise (nell’ambito dei POR 2021-2027).
L’attivazione dello Sportello Unico Digitale - che funzionerà come un SUAP con la particolarità che sarà l’unico veicolo per interventi in area ZES - è avvenuta nella sede della nuova struttura commissariale, realizzata in un’ala di circa 500 mq del prestigioso edificio della Camera di Commercio di Bari. L’individuazione della sede è stata frutto di una lungimirante idea del Presidente dell’Ente Camerale, Alessandro Ambrosi, accolta con entusiasmo dal Commissario Guadagnuolo.
La ZES Adriatica interessa una superficie di circa 3.400 ettari, di cui circa 2.900 nel territorio della Regione Puglia (tranne la provincia di Taranto) e i restanti 500 nella Regione Molise: comprende i porti, le aree aeroportuali, gli interporti e i centri intermodali, le aree retroportuali e le aree industriali e produttive in essa ricadenti.
L’effettivo avvio della ZES Adriatica è avvenuto il 27 maggio scorso, con il sigillo della Corte dei Conti al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di nomina del Commissario straordinario del Governo.
Nei primi tre mesi di attività (considerando anche il mese di agosto), è stato pienamente realizzato dal Commissario lo strumento della ZES ideato dal Governo:
- è stato creato un modello innovativo di governance, che ha portato alla selezione delle prime 14 unità della struttura di supporto - nel rispetto della parità di genere tra uomini (n.7) e donne (n.7) - alcuni dei quali provenienti dalle Pubbliche Amministrazioni, di comprovata esperienza professionale;
- sono state attivate le procedure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali finanziati dal PNRR con D.I. 492/2021, per oltre 42 milioni di euro in aree industriali di Puglia e Molise, per i quali sono state dal Commissario emesse le prime tre ordinanze in Italia, ai sensi del D.L. 91/2017 istitutivo delle ZES;
- il Commissario ha partecipato a n. 115 incontri/dibattiti/convegni, con rappresentanti istituzionali, associazioni di categoria, imprenditori, istituti di credito, rappresentanti delle organizzazioni del mondo produttivo ed economico, organizzazioni sindacali e altri stakeholders, svolgendo un’incisiva azione di animazione, informazione, formazione e marketing territoriale, volta all’attrazione degli investimenti nell’ambito della ZES Adriatica.
Inoltre, a breve, alle imprese saranno presentate due importanti novità:
- Con il D.L. PNRR 2, convertito in legge lo scorso 29 giugno, su iniziativa del Commissario Guadagnuolo, è stata varata una integrazione alla norma, in base alla quale è affidata al Commissario una procedura straordinaria per la revisione della perimetrazione delle aree ZES sia in aumento che in diminuzione (c.d. “norma anti speculatori”), secondo una cornice di regole che sarà definita a breve con un D.P.C.M.. Tale procedura consentirà al Commissario di poter assegnare il “tesoretto” di circa 260 ettari in Puglia e circa 150 ettari in Molise non ancora perimetrati, nonché di rendere dinamica la perimetrazione della ZES, sottraendo quelle aree poco appetibili, per le quali non siano state presentate istanze di Autorizzazione Unica allo Sportello Unico Digitale del Commissario, e in cui non siano stati attivati investimenti, spostando la “dote” su altre aree più effervescenti e di maggiore interesse da parte di imprenditori seri, che vogliano realizzare programmi e progetti di investimento concreti, basati su piani industriali e finanziari realistici e bancabili.
- Sarà creata una Piattaforma digitale (un Sistema Informativo Territoriale georeferenziato), al fine di realizzare una vera e propria carta d’identità del territorio, particella per particella ricadente nella perimetrazione della ZES, capace di offrire informazioni certe e in tempo reale agli imprenditori in merito all’offerta di aree pubbliche e private disponibili, sulle quali allocare i propri investimenti.
“Con la creazione della sede e della struttura di supporto del Commissario, e con l’attivazione dello Sportello Unico Digitale - ha sottolineato Manlio Guadagnuolo - si completa lo 'strumento ZES' ideato dal Governo, che si pone pienamente a disposizione degli imprenditori: nelle cui mani, oggi, passa il saper e il voler cogliere questa straordinaria, unica e irripetibile opportunità, per favorire lo sviluppo economico e occupazionale del nostro amato Mezzogiorno”.
"Tempi rapidi e procedure semplificate, programmi e progetti di investimento nelle aree ricomprese nella perimetrazione - aveva sottolineato in precedenza il Commissario - l’autorizzazione unica assorbe e sostituisce tutte le precedenti autorizzazioni, evitando faticosi ‘pellegrinaggi’ presso i vari enti, con tempi più che dimezzati. Semplificazioni amministrative che si aggiungono ad agevolazioni fiscali quali il credito d’imposta pari al 45% delle spese di investimento per le piccole, 35% per le medie e 25% per le grandi imprese, oltre al dimezzamento dell’Ires".
Il Presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana, ha insistito sulla necessità della Puglia di recuperare tempo, per meglio cogliere onda d'urto favorevole che da tempo la vede al centro delle attenzioni e degli investimenti internazionali: "Abbiamo bisogno di accelerare e semplificare. Il varo dello sportello odierno va in tal senso, anche se ricordo che le ZES furono varate nel 2017 con un titolo del provvedimento governativo, che parlava di 'Misure unrgenti...' ma ci hanno impiegato ben cinque anni per nominare i Commissari. Alcune di esse sono ancora in corso di definizione".
Mentre con una nota diffusa il vice presidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, riprendendo anche le dichiarazioni del Presidente Emiliano ha commentato: "È un traguardo molto importante perché la vera sfida che dobbiamo vincere, nel Sud e nel resto d’Italia, è cancellare la burocrazia inutile e semplificare gli adempimenti per chi fa impresa e per chi lavora".
A ottobre 2017 Piemontese aveva coordinato il tavolo per costituzione della Zes Adriatica: "Ho personalmente lavorato alla costruzione della Zes, che lega le due province di Foggia e della Bat unite dall’Ofanto e le proietta ad attrarre nuovi investimenti. Adesso il tema sarà far crescere la capacità di indirizzare e attrarre nel Nord della Puglia investimenti che producano posti di lavoro di qualità”.
E in questo l'asse con la Regione Molise potrebbe diventare strategico, anche perchè "Da tempo - ha ricordato Piemontese - osservatori istituzionali, come Banca d’Italia e Corte dei conti, o soggetti che analizzano i sistemi economici (come le agenzie internazionali di rating), continuano a sottolineare la capacità della Puglia di stare vicino a chi fa economia e a chi lavora".
E poi ha aggiunto: “Sul sistema economico pugliese, dai piccolissimi ai grandi, abbiamo investito più di 6 miliardi e 433 milioni di euro. Fino a giugno scorso, nella provincia di Foggia abbiamo investito 382 milioni di euro e nella Bat 280 milioni di euro, mentre, a proposito della discussione di queste ore sulle misure per sostenere i cittadini e le imprese colpite da caro luce e caro gas, abbiamo l’esperienza di avere fatto arrivare in poche settimane, a partite Iva, professionisti, micro, piccole e medie imprese, 100 milioni di euro nella provincia di Foggia e 85 milioni di euro nella Bat durante la tempesta della pandemia".
Ancora a proposito dello sportello digitale della Zes Adriatica, Piemontese ha evidenziato la centralità che assumono i porti di Manfredonia e di Barletta, soprattutto con la prospettiva delle Zone Franche Doganali, e tutto il sistema delle aree produttive che, nel disegno elaborato dalla Regione Puglia e approvato dal Governo nazionale, è considerato retroportualità.
"A partire dall’area industriale di Foggia Incoronata - ha detto Piemontese - riferimento per la logistica e anche per la dinamica economia della Bat, molto centrata su agroalimentare, logistica, meccanica, tessile, abbigliamento, calzature e con industrie leader nel comparto farmaceutico come la Farmalabor che, con il suo fondatore, Sergio Fontana, esprime attualmente la leadership di Confindustria Puglia".
E il sindaco di Termoli (CB) in Molise, Francesco Roberti, si è già reso disponibile per mettere a disposizione gli spazi per una filiale dello Sèortello unico Digitale della ZES Adriatica Puglia - Molise anche da loro.
(gelormini@gmail.com)
* Foto e video-intervista Emiliano a cura di Michele Falcone