Rate del Fisco aumentate ma attenzione!

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La riforma della Riscossione ha previsto l’aumento delle rate concesse dal Fisco che arriveranno fino a 120 (ossia dieci anni). Partite Iva Nazionali e Movimento Consumatori avvisano: “ATTENZIONE: si decade non pagando 8 rate, ma controllate sempre l’operato degli uffici. Da settembre esaminiamo la situazione debitoria dei nostri associati.”

 

A margine dell’incontro svoltosi a Lecce nei giorni scorsi per segnalare le novità sulla recente riforma della riscossione (Dlgs n.110 del 29 luglio 2024), il Presidente di Partite Iva Nazionali, il Cav. Antonio Sorrento, e il Vice Presidente di Movimento Consumatori, Dott. Bruno Maizzi, evidenziano la nuova normativa senza tuttavia mancare di mettere in guardia i cittadini e le imprese.

Segnala dunque il Dott. Maizzi: “Come già preannunciato dai media nelle settimane scorse, il decreto riscossione ha previsto un aumento graduale dei piani di rateazione esattoriali a partire dal prossimo anno. Il decreto ha infatti introdotto un nuovo comma 1.1 all’articolo 19 del Dpr 602/73, prevedendo che, nel caso in cui il piano di dilazione sia inferiore o pari a 120.000 euro e risulti documentata la temporanea e obiettiva situazione di difficoltà di natura economico-finanziaria, sia possibile la concessione di un numero maggiore di rate sino ad arrivare ad un massimo di 120. Di seguito i possibili aumenti:

  • da 85 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026;
  • da 97 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028;
  • da 109 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029.

Inoltre, se il contribuente documenta la temporanea e obiettiva situazione di difficoltà di natura economico-finanziaria, per i piani di dilazione superiori a 120.000 euro, l’agente della Riscossione concede fino a 120 rate, a prescindere da quando è stata presentata la domanda.

 

Interviene sul punto anche il Presidente di PIN, il Cav. Sorrento per segnalare che: “È molto importante rispettare le scadenze delle rateazioni perché decadere dalla rateazione vuol dire essere esposti ad azioni cautelari e/o esecutive da parte del concessionario della riscossione (ossia fermi auto, ipoteche o pignoramenti). Contemporaneamente invito i contribuenti a controllare costantemente l’operato del Fisco perché abbiamo avuto segnalazioni di revoche arbitrarie di rateazioni. Sul punto segnalo l’ordinanza del Tribunale di Lecce datata 8.06.2017 che aveva accertato l’arbitraria e illegittima revoca della rateazione da parte del concessionario (si veda ordinanza su www.partiteivanazionali.it, sezione Documenti).”

Continua il Pres. Sorrento: “Leggendo la predetta ordinanza del Tribunale, addirittura si legge: <>”

La questione aveva riguardato un’importante struttura alberghiera di Lecce, difesa dall’Avv. Matteo Sances, che si era vista revocare senza motivo il piano di rateazione da oltre 160.000 euro con richiesta immediata di tutte le pretese.

La norma infatti prevede che il contribuente decada dalla rateazione col mancato pagamento di otto rate, ma invece nel caso della società di Lecce le rate non pagate erano solo sette.

Ribadiscono infine i dirigenti delle associazioni: “Come sempre insistiamo per un maggior dialogo tra Fisco e cittadini e nuovi poteri sanzionatori in capo al Garante del Contribuente. Nel frattempo abbiamo realizzato per i nostri iscritti un punto di ascolto per esaminare le loro situazioni debitorie con l’Erario e verificare la legittimità delle pretese.”

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