Renzi arruola Draghi premier, ma l'ex banchiere non ci pensa neanche

L'agenda Draghi è stata adottata all'insaputa dell'ex governatore di Bankitalia. Che osserva perplesso e divertito

Di Giuseppe Vatinno
Matteo Renzi
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Renzi arruola Draghi premier, ma l'ex banchiere non ci pensa neanche

Matteo Renzi proprio non ce la fa a tenere la bocca chiusa ed ormai esterna a ritmo continuo, manco fosse un bipolare in crisi maniacale. Saltella lungo l’Arno, ingrifato e con l’occhio spiritato, proferendo una insalata di parole, un po’ come quel personaggio di Alberto Sordi che aveva crisi di identità che mettevano sempre nei guai chi credeva fosse veramente un avvocato, un ballerino, un artista. E in più c’è pure l’aggravante che è ricominciato il campionato di calcio e la Fiorentina ha vinto (per un soffio) con la Cremonese 3 -2 e “l’uomo che sussurrava ad Obama” non si regge letteralmente più.

È incontenibile. È anche eccitato dal caldo e dalla presenza di Luciano Nobili che con il ritorno del Terzo Polo forse si salva da fare l’umarell in qualche cantiere sulla Tiburtina, nella sua Roma. E così il senatore che voleva abolire il Senato ha arruolato, senza però dire nulla al diretto interessato, Mario Draghi candidato a premier del Terzo Polo.  Ovviamente Draghi osserva allibito e forse divertito dalla solita faccia come il lato B di Renzi, ma tant’è. Il duo sta cercando di accreditare falsamente l’ipotesi che veramente Draghi sia il loro candidato. Ma questo non è un solo falso storico ma è pure una sonora presa in giro per gli ingenui elettori che magari non seguono la politica e penseranno davvero che quanto si afferma sia vero.

In mancanza di un programma Renzi ha adottato, a sua insaputa, l’agenda Draghi. In mancanza di un premier ha adottato –sempre a sua insaputa- Mario Draghi. Non male eh? Ma è un modo serio di procedere questo? (a proposito della tanto sbandierata serietà di cui spesso ciancia). Si sta comportando come i famosi venditori di olio di serpente dei vecchi film western, che vendevano qualità che non avevano e non avrebbero mai avuto, imbrogliando i compratori. Questi due si comportino come se veramente Draghi fosse d’accordo con loro.

Ed allora è forse opportuno che il premier, tuttora in carica anche se per la normale amministrazione, spenda due parole e chiarisca finalmente la situazione. Se no la “strana coppia” gli porterà via pure le scarpe e i calzoni, oltre che le proprietà e tutto il resto. A proposito non è che il simbolo su “Draghi premier” -depositato da poco- è proprio di Matteo Renzi? Uno come lui è capace di tutto.