Ricchezza e povertà, nel 2023 crescono sia i supericchi sia i superpoveri

In Turchia e Nordamerica la massima concentrazione di “paperoni”

di Daniele Rosa
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Elon Musk, Bill Gates e Jeff Bezos
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Ricchezza e povertà, nel 2023 aumentate nel mondo

Ricchezza e povertà nel 2023 sono aumentate nel mondo. Prima di dare il numero delle persone considerate ultraricche e dove sono concentrate maggiormente è importante ricordare anche l’altro lato della medaglia, quello della povertà. Perchè quasi il tredici per cento della popolazione mondiale ( più di un miliardo) vive con meno di 1,90 dollari al giorno. Inoltre secondo la Banca mondiale, dal 2019 al 2022 il numero di persone che vivono in insicurezza alimentare è aumentato da 135 milioni a 345 milioni. E in 9 paesi in particolare la fame è allarmante: Lesotho, Burundi, Niger, Madagascar, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Yemen, Somalia e Sud Sudan. Dall’altro lato, quello della ricchezza, nel 2023 (dopo un calo nel 2022) il numero di persone ultra-ricche è cresciuto.

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In particolare , secondo The Wealth Reportgli UHNWI (ultra-high net worth people) hanno toccato i 626.619 unità rispetto ai 601.300 dell’anno passato. Un aumento del 4,2% di persone che oltre il bene della casa, hanno un patrimonio “denunciato” di oltre 30 milioni di dollari. Sono dati che impressionano soprattutto considerando che sono in difetto perchè tanti capitali sfuggono ai report ufficiali. La verità è che i dati di Oxfam nel Report Survival of the Richest 2023, il 63% di tutta la nuova ricchezza che è stata creata nel mondo a partire dal 2020 è nelle tasche  dell’1% più ricco della popolazione mondiale. Inutili le valutazioni morali e i motivi del perchè questo trend è perenne.

Ricchezza e povertà,  quali i paesi con più supericchi

Dove sono aumentati i “paperoni” della terra? La crescita maggiore sarebbe avuta nel Nord America, con il 7,2%. al secondo posto il Medio Oriente (6,29%); mentre al terzo posto, coerentemente con il suo debole sviluppo, l’Europa (+ 1,8%). L’unica area dove i ricchi sono calati è l’America Latina, l’unica regione in cui il numero dei ricchi è diminuito. Con sorpresa i “grandi ricchi” sono in Turchia (numero uno tra i Paesi) con il 10% in più di grandi fortune, al secondo posto gli Stati Uniti (8%). I motivi più “gettonati” di questo aumento sono praticamente due: la crescita economica globale e l’andamento dei mercati azionari. “L’S&P 100 è cresciuto nell’anno del 25,4%, sostenuto dal boom delle sette grandi società tecnologiche americane”. E i super ricchi che guidano i giganti high-tech, secondo Bloomberg, hanno aumentato le loro fortune in maniera esponenziale. Tra questi Elon Musk, Mark Zuckerberg o Jeff Bezos. E le previsioni, nel medio termine, della società che ha realizzato il rapporto sono di un aumento del 28,1% fino al 2028, un certo rallentamento.

E' previsto che i super ricchi aumentino in Asia , in particolare India (50%) e Cina (47%). The Wealth Report conclude sostenendo che “I risultati confermano differenze forti nella distribuzione della ricchezza tra paesi, con centri piccoli che mostrano un trend verso livelli più elevate. Sebbene la distribuzione della ricchezza possa cambiare tra le regioni nei prossimi decenni il cambiamento avverrà anche tra le generazioni, con un trasferimento di risorse dalla generazione silenziosa e dai baby boomer ai millennial e ai centennial che erediteranno” Nessuno indica però come sarà l’altro trend, quello della povertà.