A Torre Angela la fucina dei campioni: la storia da sogno di Anthony El Moet

Claudio Marotta, Avs: “Lo sport di base è un modello di inclusione e sviluppo dei nostri quartieri”

Roma

È una mattinata di sole a Torre Angela, parte di quella periferia est e raccontata essenzialmente per episodi di criminalità, disservizi e collegamenti precari sia con i territori limitrofi che con il centro. Oltre la visione mass-mediatica c’è la vitalità delle vie strette e brulicanti di relazioni, c’è l’aria familiare di bar e negozi di vicinato.

E poi ci sono i cuori pulsanti del quartiere, come la palestra “Roma Boxe Torre Angela” di via Biccari: un cuore che dà opportunità, che è sinonimo di inclusione, socialità e benessere psico-fisico per gli abitanti e in particolar modo per ragazzi e ragazze.

Discesa, ingresso, accoglienza, il salone grande con le attrezzature, il ring. Sopra due persone a boxare, uno appena adolescente: è il figlio del gestore dello spazio, cresciuto a pane ed esercizi fin dalla più tenera età. Si chiama Anthony El Moety, compirà 15 anni il prossimo ottobre, nell’ultimo anno e mezzo ha conseguito risultati importanti: prima l’argento agli europei in Turchia sui 44 kg, poi il campionato italiano nella categoria 46 kg “schoolboys” vincendo tre match all’unanimità in maniera netta, pochi giorni fa il primo torneo junior sui 48 kg, condotto con autorevolezza stravincendo di nuovo tutti gli incontri. A vederlo in azione sul quadrato sembra un pugile consumato, tanta è la padronanza dei movimenti con cui scarta di lato, schiva i colpi avversari e rientra assestando i suoi, precisi, senza mai cercare il corpo a corpo. Ha serietà e determinazione da vendere nascoste dietro il viso pulito, doti che possono permettergli di aspirare a proseguire nella catena di successi.

I valori della boxe

Ogni giorno sotto lo sguardo attento di mamma Roberta Viti, presidente della palestra, con il padre Alessandro che gli fa da coach, incrocia negli spazi interni tante vite diverse, persone che trovano lì un punto di riferimento, cercano una comunità, amicizia, crescita, impegno, confronto leale, speranza, un’alternativa alle solitudini e alle scorciatoie pericolose.

La visita di Claudio Marotta

È qui che ha scelto di venire Claudio Marotta, candidato al consiglio regionale nel collegio di Roma e provincia con la lista “Verdi e Sinistra” per D’Amato Presidente. Lo ha fatto per fare i complimenti a Anthony di persona e per ascoltare chi vive a Torre Angela: ha avuto indietro parole significative delle difficoltà quotidiane come della voglia di riscatto di uno dei tanti quartieri popolari che lamenta la mancanza di interesse della politica e l’abbandono da parte di quella sinistra a cui una volta si affidava.

Per Marotta “lo sport è davvero un modello di inclusione, di mescolanza che azzera pregiudizi e stereotipi. Prevale il lavoro da fare insieme, il rispetto, la solidarietà e lo spirito di squadra e di sacrificio, che consentono di sfuggire alle solitudini e talvolta portano pure al raggiungimento di risultati straordinari, come ci racconta la storia di Anthony. Le associazioni e le polisportive dilettantistiche, i centri sportivi municipali che aprono le strutture scolastiche nel pomeriggio, le palestre popolari che a Montagnola, al Quarticciolo, al Quadraro, al Tufello e altrove hanno migliorato la qualità della vita dei dintorni, lo sport di base in generale, sono strumenti essenziali per scrivere una storia diversa dei nostri quartieri: ci insegnano che un altro mondo è possibile qui e ora a partire dai nostri bisogni, sogni, desideri e aspirazioni. È necessario che nella nostra città e in tutta la regione ci siano strutture e spazi sia chiusi che aperti per praticare sport, vicino casa, senza doversi spostare di chilometri”

Insomma, in una bella mattinata di sole un candidato che viene da esperienze di movimento, civiche ed ecologiste è tornato a fare quello che tutte le sinistre dovrebbero fare ogni giorno: cercare la connessione con i quartieri e l’anima popolare della città. Raccogliendo la bella lezione magari le stesse sinistre potranno evitare di perdere le prossime sfide che le attendono per K.O tecnico.

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