Accordo Uber It Taxi, esplode la bomba. Il video: “I tassisti come i rider”

Un video anonimo ricostruisce le grandi manovre per l'accordo tra la Uber e la It Taxi. Piovono accuse e repliche sdegnate: “E' diffamazione, denunciamo”

Roma
Condividi su:

Accordo Uber/It Taxi: la bufera esplosa nelle prime ore successive all'accordo tra la società statunitense e l'applicazione italiana, diventa una bomba che esplode in ciascuna delle auto dei tassisti italiani.

Piovono accuse contro Loreno Bittarelli, presidente della coop 3570 e presidente di It-Taxi l'applicazione divenuta società, costretto a giocare in difesa contro “fantasmi”, tra cui Anonymous, presumibilmente un tassista scontento che ha diffuso in rete un video di inaudita violenza, nel quale si spiega con tanto di visure camerali, come l'accordo tra Uber e It Taxi celerebbe un business pure, destinato a trasformare i tassisti italiani, partendo da Roma, Milano e Napoli in tanti “rider al servizio di Uber che, senza taxi non riuscirà a sfondare né in Italia né in Europa”.

Accordo Uber It Taxi: le denunce di Anonymous

Il video è una sintesi di visure camerali che ricondurrebbero It Taxi, MyPos e Splyt sotto un unico “padrone che avrebbe messo in piedi una ragnatela di società per controllare i mercati italiani del noleggio delle auto con conducente.

Secondo la denuncia anonima il cui video è girato praticamente in tutta Italia,l'origine del male sarebbe nella costituzione del Consorzio It Taxi scrl, “costituito a Roma il 26 aprile del 2022 con il capitale sociale detenuto per il 60% dalla Coop Radio taxi 3570, tenendo all'oscuro i soci che si sono trovati a partecipare a una nuova società senza esserne stati nè coinvolti né informati. E questo consorzio ha stretto un accordo economico, politico e di partnerariato senza che i soci potessero esprimersi, con la scusa del segreto aziendale”.

Accordo Uber It Taxi: "Senza 3570 Uber non sfonderòà mai in Italia"

 

“E questo - spiega ancora il video in stile hacker – perché Uber non voleva essere partner di una scatola vuota come il consorzio 3570 ma ha chiesto espressamente che ci fosse la Radio Taxi 3570. Il vero obiettivo di Uber – denuncia l'anonimo - sono infatti i 4 mila taxi del 3570 che gli permetteranno di acquisire il mercato e quello che era il pacchetto clienti dei taxisti”.

E provare il “grande accordo”, esce una visura camerale che certifica che la sede di Splyt Italia aveva la sede legale nella stesa sede del 3570 già nel 2018 e riprendendo un video del presidente Bittarelli, Split Italia “è stato l'artefice dell'accordo per chiudere la trattativa con Uber”.

Accordo Uber It Taxi, la replica: "Denunceremo tutti. Video difforme dalla realtà"

In data 10 giugno e dopo aver preso visione del secondo video, il Consorzio ItTaxi ha emesso un lungo comunicato diretto alla categoria con il quale annuncia “di aver dato mandato ai legali di far individuare gli autori di tali firmati e di perseguirli legalmente”. E aggiunge: “Il video – come i precedenti – è assolutamente difforme alla realtà, mostra fatti raccontati senza alcuna veridicità perché basati su fondamenti senza alcun riscontro e presenta tutti gli elementi perché si costituisca il reato di diffamazione aggravata e l'offesa alla reputazione di diversi soggetti. Ecco perché auspichiamo che la Polizia Postale riesca in breve tempo a risalire agli autori e a chi lo diffonde”.

Per ora è una denunci contro ignoti che però non ha fermato le polemiche per un accordo che, secondo le accuse, sarebbe stato studiato e realizzato a tavolino e in tempo antecedenti la sua pubblicazione.