Acea, 115 anni con Mattarella e il Governo. Palermo: “Noi primi nella transizione idrica”
La multiutility romana festeggia 115 anni di vita. L'Ad avverte: "In Italia manca una cultura delle risorse”
“L’acqua richiede oggi una riflessione particolare. E Acea vuole svolgere un ruolo di primo piano nella transizione idrica”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Acea Fabrizio Palermo intervenendo alla celebrazione dei 115 anni della multiutility alla quale era presente il presidente Mattarella e diversi rappresentanti del Governo.
Ancora Palermo “L’acqua è strategica per lo sviluppo sociale ed economico, in settori come l’agricoltura, l’industria, hi tech e anche l’intelligenza artificiale ma gli impianti sono vetusti e pieni di detriti. Serve una regia centralizzata, con una visione d’insieme, anche a livello europeo. In Italia manca una cultura delle risorse”.
La rivoluzione auspicata del settore
Ma il cambiamento richiesto da Palermo è un processo complesso: “Bisogna cambiare il quadro normativo. Il modello pubblico-privato è vincente ma bisogna far nascere gruppi di grandi dimensioni anche con aggregazioni di vari operatori. Inoltre vanno creati operatori quantomeno regionali”. E ancora, “bisogna valutare il prolungamento delle concessioni”.
La rete idrica ha più di 30 anni
“Il 60% della rete ha oltre 30 anni. Ai ritmi attuali si stima che servirebbero 250 anni” per l’ammodernamento, ha sottolineato Palermo. “Investire nell’acqua significa anche promuovere la sicurezza delle comunità. Si rischia di creare una guerra dell’acqua, con riflessi sui flussi globali e sulle politiche migratorie”.