Agenzia Entrate, corruzione: “Paghi 50 mila euro e cancelliamo la cartella”. A rischio processo in 30

Garantivano corsie preferenziali per le cartelle esattoria, Chiuse le indagini, verso il processo per 6 dipendenti

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Roma

Garantivano “corsie preferenziali” in cambio di denaro per la gestione di cartelle esattoriali e pratiche. Sei ex dipendenti dell’Agenzia delle Entrate (persona offesa nel procedimento) rischiano di andare a processo a Roma dopo la chiusura dell’indagine da parte della Procura.

L’inchiesta riguarda in totale trenta persone con accuse, a vario titolo e a seconda delle posizioni, di corruzione e accesso abusivo a sistema informatico. Il procedimento, coordinato dal pm Carlo Villani, riguarda fatti avvenuti nel 2022.

I capi di imputazione per i  dipendenti

Secondo l’accusa, i dipendenti, ‘’in qualità di pubblici ufficiali, ricevevano indebitamente la promessa e la dazione di denaro per l’esercizio dei suoi poteri nonché per il compimento di una pluralità di atti contrari ai doveri di ufficio consistiti nell’acquisizione diretta, mediante incontri riservati, della gestione e della successiva trattazione di pratiche” per “ avvisi bonari o cartelle di pagamento scaturite da controlli automatici effettuati dell’Agenzie delle Entrate” si legge nei capi di imputazione.

Il prezzario delle prestazioni: una gallina valeva 100 euro; il fisso 50 mila euro

Da quanto emerso dalle indagini, i dipendenti ricevevano anche somme da appena 100 euro, in gergo chiamata ‘gallina’. In un caso gli inquirenti hanno scoperto un importo ‘fisso’ da 50 mila euro all’anno per gestire una cartella da 300 mila euro.