Al ritorno dalle vacanze l'incubo del caro libri, appello dei presidi alle case editrici: “No modifiche inutili”

Cristina Costarelli: “Facilitare l'acquisto dell'usato ma anche il comodato d'uso, cioè lasciare i libri nelle scuole per essere riutilizzati”

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Roma

Libri scolastici, penne matite, zaini e altro: per le famiglie di rientro dalle vacanze è un incubo peggiore delle bollette nella buca della posta e delle lavatrici da far girare e pieno regime perché anno che passa salasso che arriva.


In vista dell'apertura delle scuole, scende in campo l'Associazione dei presidi del Lazio che manda un appello alla case editrici: “Dovrebbero evitare di cambiare edizione annualmente, anche in minimi particolari nei testi, in modo tale che diventi più facile l'acquisto di libri usati, dice Cristina Costarelli, presidente dei presidi del Lazio.

La possibilità del comodato d'uso nelle scuole

Che prosegue: “C'è anche la possibilità del comodato d'uso, cioè chiedere alle famiglie di lasciare i libri a scuola per poter essere ridiffusi in comodato d'uso negli anni successivi per chi ne ha necessità".

Il caro libri incide sul bilancio delle famiglie

Per la Costarelli, "Il discorso del rincaro libri e materiale scolastico è sempre attuale e incide sicuramente nel bilancio delle famiglie. Gli enti locali forniscono numerose opportunità di voucher e buoni scuola, il comune per il primo ciclo e regione per il secondo, e ritengo che facciano già il possibile, se ci fosse qualcosa di più certamente sarebbe meglio".