Amatrice e l'Inferno: Super Cantiere fantasma, compare lo striscione di denuncia con la terzina di Dante

Sul ponte del lago di Scandarello appeso uno striscione di protesta contro la ricostruzione fantasma

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Roma

Amatrice: “Per me si va nella città dolente, per me si va nell'eterno dolore... Lasciate ogni speranza o voi che entrate”. Sul ponte del lago di Scandarello 5 giorni dopo l'ottavo anniversario del terremoto compare uno striscione con la terzina di Dante che preludo alla discesa agli inferi. Per la precisione si parla del Terzo Canto, ambientato nell'anti inferno.


E questo dopo la “sfilata” delle istituzioni tra le macerie di un paese e di una comunità in perenne attesa della ricostruzione post terremoto, e le promesse che ogni annosi agitano nell'aria.

Ad Amatrice le parole al vento hanno superato le macerie

“Gente perduta, città dolente”, mai accostamento fu più adatto a definire gli inferi di una zona dove le parole al vento hanno superato il peso di quanto è stato fatto per un minimo di ritorno alla normalità.

Caccia agli autori ma solo per curiosità

E tra gli amatriciani è scattata la caccia a chi possa aver montato lo striscione davanti alla diga Enel, approfittando dei favori della notte. Ma è solo una curiosità paesana, perché la maggior parte dei residenti condivide il messaggio letterario di denuncia. Se non sarà Super Cantiere, sarà super citazione letteraria.