Anziana muore schiacciata dall'albero a Monteverde: lo scivolone dell'Alfonsi

L'assessore all'Ambiente: "E' stato un incidente con una determinata situazione meteo, si muore molto di più sulle strade"

di Franco Pasqualetti
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La donna morta a Monteverde
Roma

Il crollo dell'albero a Monteverde che ha causato la morte di una donna anziana "è stato un incidente con una determinata situazione meteo. Tanti nostri alberi sono a fine ciclo, ma Roma è sicura, si muore molto di più sulle strade". Lo ha detto l'assessore all'Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi, in un'intervista al "Corriere della sera".

Lo ammettiamo: abbiamo dovuto rileggere più volte queste parole. E ancora non crediamo sia possibile che un amministratore possa averle proferite. 

Gara tra morti

E invece è tutto vero. Fare un paragone tra morti, come se fosse una gara a chi vince, è qualcosa che andrebbe censurato. Morire schiacchiati da un albero non è un incidente. E' inaccettabile. Nascondersi dietro al fatto che in auto si muore di più è vergognoso. Sia in un caso che nell'altro la colpa è sempre e solo di chi dovrebbe potare a dovere le piante e di chi dovrebbe far in modo che vengano rispettati i limiti di velocità e il codice della strada. L'assessore all'Ambiente di Roma Capitale dovrebbe in primis scusarsi con la famiglia della signora che pensando di essere tranquilla su un marciapiede e non alla guida di un'auto dove si muore di più è morta sotto i rami di un albero che non era malato ma sicuramente non era stato curato a dovere. 

Non esistono classifiche

Non esistono classifiche sulle morti, non c'è un tabellario che ci indica quando i morti sono troppi. Troppe morti sulle strade, troppi suicidi, troppe violenze sulle donne: che significa? Esiste un numero giusto di morti, di suicidi, di violenze? No, è sempre una sconfitta. E quando si perde, e il Comune di Roma sta drammaticamente perdendo sulla cura del verde pubblico, non si cercano scuse o alibi: si china il capo e si chiede scusa. Questo sarebbe un comportamento corretto verso una città e i suoi cittadini. Non vogliamo dar lezioni a nessuno, tantomeno all'Alfonsi ma solo sottolineare il rispetto della vita e del dolore di una famiglia che ha perso una mamma, una zia, una nonna solo per colpa di una passeggiata. Non esistono incidenti, esiste la forza di ammettere che qualcosa non va. 

In cerca di alibi

Sicuramente la colpa sarà anche, e sottolineiamo anche, del passato: di un'assenza di manutenzione di anni, ma questo - dopo due anni di governo - non può essere più uno scudo. Le gare tra morti, lo ripetiamo, non aiutano di certo una città a migliorare e provare a diventare una Capitale degna di questo appellativo.