Ardea, la bomba ad orologeria sulla Lega: il caso Marcucci apre la resa dei conti tra Bossiani e Salviniani
Per il capogruppo leghista del Comune a sud di Roma, via alla procedura di espulsione dal partito. Chi è Marcucci nel video racconto dell'influencer Daniele Martinelli
Il Comune di Ardea è una bomba pronta ad esplodere. Una bomba con un timer innescato dai social. È lì che hanno cominciato a circolare le prime notizie sul passato imbarazzante di Franco Marcucci, capogruppo al Comune ed esponente di spicco della Lega per il quale è stata chiesta l’espulsione per “incompatibilità con lo statuto”.
Reati commessi trent’anni fa dei quali si erano perse le tracce, e che qualcuno ha tentato anche di far rimuovere dal motore di ricerca google o di oscurare. Notizie che circolavano come voci che tutti conoscevano nella cittadina ma relegate a un passato oramai lontano e mai oggetto di attenzione a livello mediatico.
Marcucci avverte: "Nella Lega ci sono importanti indagati o condannati"
Contattato dal citizen journalist-blogger Mauro Delicato da Londra, Marcucci ha risposto lucido e minaccioso: “Tutti nel partito sapevano delle mie vicende giudiziarie. In particolare il segretario. Ci sono personaggi importanti della Lega, indagati o condannati, che ancora ricoprono il loro ruolo (e non di poco conto). Io, piccolo consigliere comunale, vengo espulso pur non essendo indagato in nessun procedimento, solo perché 33 anni fa ho avuto dei precedenti? E dopo 4 legislature da consigliere? Questo è il partito della Lega?”
Il consigliere sembra pronto ad aprire il suo personale archivio di conoscenze su altri esponenti del suo partito. Un passato apparentemente sepolto in polverosi atti giudiziari archiviati che, per ora, ha investito in pieno Franco Marcucci consigliere comunale approdato alla Lega da Forza Italia. Per lui è stata avviata la procedura di espulsione dal partito dopo che i suoi trascorsi sono emersi e alcune inchieste giornalistiche li hanno rimessi in fila.
L'influencer Daniele Martinelli ricostruisce il curriculum di Marcucci
"È impossibile che nessuno nella Lega sapesse che il loro uomo forte nel Comune a Sud di Roma ha un curriculum criminale di peso: condannato per rapine, sequestro di persona, detenzione illegale di armi e munizioni e spendita di monete false".
Daniele Martinelli, giornalista e blogger, così ne parla in un video apparso sulla sua pagina di Facebook: “Cari lombardi, che effetto vi fa sapere che nella lega di Matteo Salvini, milita un ex rapinatore che nel 1991 venne a fare un blitz armato con tanto di sequestro di persona proprio in Padania? Sì, a Mantova, nel 1991. Non una. Ma ben due rapine. Alla fine fu preso, processato a Brescia e condannato a 2 anni e 8 mesi per rapina in concorso. Sto parlando di Franco Marcucci, capogruppo della Lega di Salvini ad Ardea, comune a Sud di Roma, col quale Salvini non si è fatto nessun problema a imbarcarlo nel partito e a farsi fotografare. Ma non è finita. Marcucci ha precedenti anche per truffa, traffico illegale d’armi, ricettazione e spendita di monete false”.
Aperto il vaso di pandora
Continua Martinelli: “Il suo nome appare in diverse segnalazioni sospette dell’Unità di informazione bancaria della Banca d’Italia, prelievi di contante ingiustificati nell’arco di 6 anni dai conti delle sue aziende, e anche in una informativa dell’Antimafia del 2018, quindi in tempi relativamente recenti, quando Marcucci ebbe uno strano incontro a casa sua con due camorristi usi a riciclare denaro sporco. All’incontro c’era anche il futuro sindaco di Ardea Fabrizio Cremonini. In Valle d’Aosta è stato multato 50 euro per essere stato scoperto a pagare il conto di un ristorante con dei soldi falsi”.
La resa dei conti nel partito
Il provvedimento al momento in corso d’opera e non esecutivo è partito dall’alto, è l’incipit della guerra tra i sostenitori della Lega d’ispirazione bossiana e quella salviniana già sotto attacco per l’iperattività del generale Vannacci pronto a creare uno spin off del partito. La resa dei conti è appena cominciata”.